Kodi, addio a TVAddons: multa da 19,5 milioni di dollari per il fondatore

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Adam Lackman, fondatore di TVAddons, ha annunciato che pagerà 19,5 milioni di dollari di multa per violazioni di copyright. Contestualmente TVAddons, uno dei repository terzi di Kodi più famosi e diffusi al mondo, è stato messo offline. Le dichiarazioni di Lackman su Twitter indicano la sua intenzione di procedere oltre e dedicarsi ad altri progetti, e pare che la piattaforma sia persa per sempre.

Kodi è un software mediacenter gratuito e open-source, di per sé perfettamente legale, ma su repository terzi come TVAddons brulicano add-on che permettono agli utenti di piratare contenuti protetti da copyright. Dal canto suo, Lackman non fa mistero dello scopo del suo repo, né si nasconde dietro il proverbiale dito dei tecnicismi: si definisce un ex pirata. Nella causa intentata da una coalizione dei principali operatori canadesi, il tribunale ha stabilito che Lackman "è stato coinvolto direttamente o indirettamente nelle promozione, nell'hosting, nello sviluppo o nella distribuzione di add-on per Kodi che permettono all'utente di accedere senza autorizzazione a contenuti protetti da copyright".

The lawsuit is now officially over and I can move on with my life. It wasn't the outcome I had hoped for, but an outcome nonetheless.

I won't be making further statements on the matter, as I wish to I look towards the future rather than dwell upon the past.

— Adam Lackman • אדם לקמן (@adam_lackman) February 23, 2022

Non è la prima causa per TVAddons e Lackman. In effetti la piattaforma aveva dovuto affrontare già a giugno 2017 l'operatore americano DISH Network; andò offline per la prima volta e per un discreto periodo di tempo. Una volta risolta quella causa, il sito ricomparse online con un nuovo dominio ma non tornò più ai livelli di popolarità del periodo d'oro (40 milioni di utenti attivi al mese nel 2017). Senza dubbio ha avuto il suo peso anche una costante riduzione dell'interesse nei confronti di Kodi nel tempo, in un mercato ormai completamente dominato dallo streaming, profondamente diverso da quello in cui il software nacque.

Come parte dell'accordo, gli operatori che hanno vinto la causa otterranno il controllo di molteplici dati e proprietà di TVAddons, tra cui domini, sottodomini, server, account e informazioni di login. È quindi molto improbabile che la piattaforma tornerà in pista con un nuovo proprietario.


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