L'Italia tratta con la Cina: la fabbrica di Dongfeng in arrivo, ma non così facilmente

1 month ago 54

Rilanciare la produzione di automobili in Italia non è facile, soprattutto dopo un calo che dura da venti anni, dove si è perso quasi il 50% della produzione. Per questo motivo l'Italia ha deciso di rivolgersi al gruppo automobilistico cinese emergente nel panorama europeo Dongfeng Motors, che dovrebbe aprire uno stabilimento in Italia, ma solo se rispetterà le condizioni stabilite dal Governo italiano.

Dongfeng Motors è un gruppo che accoglie al suo interno marchi come Voyah e Forthing ed è uno dei più grandi produttori in Cina: per questo motivo vuole trovare un modo per espandersi al di fuori della Cina approdando in Europa. L'Italia è disposta ad offire degli incentivi per la creazione di uno stabilimento sul territorio italiano, ma non vuole lasciare campo aperto al colosso cinese.

Infatti, Roma ha chiesto delle garanzie nell'ambito della produzione dei veicoli, come l'utilizzo di sistemi di infotainment realizzati da fornitori italiani per motivi legati alla sicurezza.

Inoltre, è stato chiesto che tutti i dati forniti dalle auto vengano collezionati e gestiti all'interno del Paese, senza essere inviati all'estero, per una questione di cybersecurity.

In aggiunta, se Dongfeng si rivolgesse a fornitori italiani riuscendo a coprire il 45% della componentistica di ogni auto con pezzi made in Italy, riuscirebbe ad ottenere degli incentivi pubblici per centinaia di milioni di euro.

Dongfeng è in grado di offrire al nostro mercato la Voyah Free, un SUV elettrico da 350 kW, e la Voyah Dream, un monovolume, mentre con il brand Forthing può lanciare tre SUV con diverse motorizzazioni (elettrico, full hybrid e GPL).

Non conosciamo precisamente quale sarà il loro posizionamento all'interno del mercato italiano, però, per capire quali sono i prezzi attuali, vi consigliamo di consultare la nostra selezione di migliori auto elettriche, dove raccogliamo ciò che offre il panorama automobilistico.

Al momento nessuna delle due parti ha voluto commentare la trattativa, però sembra che l'Italia stia cercando anche altri costruttori oltre a Dongfeng per assicurarsi di essere parte della catena produttiva dei nuovi brand cinesi e per giocare un ruolo determinante nella produzione di veicoli elettrici in Europa.

Passare da un motore termico a un motore elettrico, oltre a sconvolgere la propria routine, può diventare motivo di paura, perché non si conosce a fondo la tecnologia. Perciò, vi consigliamo di consultare le nostre guide relative alla mobilità elettrica:

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