Dall'iniziale diffusione dei primi telefoni negli anni Novanta ad oggi ci si è sempre chiesti se l'uso di un dispositivo del genere possa condizionare la vita delle persone, soprattutto in negativo. Dopo 28 anni di ricerca l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che non c'è alcuna connessione tra l'uso di cellulari e il cancro al cervello.
L'OMS ha commissionato un'indagine alla Australian Radiation Protection and Nuclear Safety Agency, che ha raccolto 63 studi svolti tra il 1994 e il 2022, analizzando gli effetti delle radiofrequenze emesse dai cellulari: ciò che è emerso è che l'utilizzo dei telefoni non aumenta il rischio di cancro al cervello o altri tipi di cancro localizzati nella testa o nel collo, perché i cellulari emettono radiazioni non ionizzanti che non danneggiano il DNA.
Questo non riguarda solo i telefoni in sè, ma anche la tecnologia relativa a loro, come il Wi-Fi, il Bluetooth, il 4G e il 5G, che utilizzano diversi tipi di radiofrequenze, ma nessuna di loro riesce a danneggiare l'essere umano.
A differenza di quelle non ionizzanti, le radiofrequenze ionizzanti possono arrecare danni alle persone: questo è quello che succede, ad esempio, con i raggi ultravioletti, che possono essere la causa dei tumori alla pelle, a seguito di una lunga esposizione senza le dovute precauzioni.
La possibilità che i cellulari possano causare il cancro ha destato preoccupazione per molto tempo: la stessa IARC (International Agency for Research on Cancer), che fa parte dell'OMS, nel 2011 aveva stabilito che le radiofrequenze fossero un possibile cancerogeno, ma ad oggi quell'allarme è stato arrestato dalle evidenze scientifiche.
Sono stati presi in considerazione diversi casi, come l'uso continuativo di un telefono per più di 10 anni oppure un elevato numero di telefonate fatte nell'arco di una giornata o semplicemente il passare molto tempo al telefono, eppure non è stata riscontrata alcuna differenza rispetto a chi ne fa un uso più limitato o nullo.
Tuttavia, la ricerca non si concluderà qui, perché il gruppo di scienziati sta già lavorando a una seconda parte dello studio, che esaminerà alcuni tumori che solitamente non vengono direttamente collegati all'uso dei telefoni, come la laucemia o il linfoma non-Hodgking.
Ci circondiamo spesso di un elevato numero di dispositivi, ma non sempre si fa la scelta giusta. Per questo possono tornare utili le nostre guide su come fare un'attenta valutazione prima di un acquisto: