Le estensioni di Chrome vittima del fuoco amico nella lotta agli adblocker

9 months ago 162

La guerra di Google agli ad-blocker si fa sempre più dura. In particolare, si fa riferimento al processo di revisione delle estensioni quando Chrome adotterà il nuovo Manifest V3 nell'estate del 2024. Per chi non lo sapesse, Manifest V3 rappresenta le nuovi API che regoleranno i permessi delle estensioni dei browser Chromium.

Procedendo con ordine, Google, già da tempo, sta conducendo una difficile battaglia contro gli ad-blocker, soprattutto per quanto riguarda YouTube. In tal senso, il direttore tecnico dell'estensione ad block Ghostery, Krzysztof Modran, ha evidenziato qualcosa relativamente al tempo di revisione degli aggiornamenti delle estensioni. In particolare, la nota piattaforma di video cambia frequentemente i suoi script di rilevamento: dunque, gli utenti che utilizzano un adblocker potrebbero non essere in grado di visualizzare il video.

Per ovviare a questo processo, gli ad-blocker cambiano spesso i loro filtri di rilevamento. In tal senso, Manifest V2 – con cui è equipaggiato Google Chrome –consente una modifica piuttosto rapida, al contrario di Manifest V3.

Quest'ultimo, infatti, obbligherà gli aggiornamenti delle estensioni, prima dell'approvazione, a dover superare un processo di revisione abbastanza lungo. In poche parole, questo processo – che consente agli ad-blocker di aggiornare la block list di siti e servizi – potrebbe durare molto più tempo rispetto ad ora.

Per questo motivo, Modras ha affermato che "Per contrastare le modifiche alla pubblicazione degli annunci e al rilevamento del blocco degli annunci, le block list devono essere aggiornate almeno su base giornaliera e talvolta anche più spesso. Sebbene tutti gli attori del settore stiano innovando, alcuni ad blocker semplicemente non sono in grado di tenere il passo con questi cambiamenti".

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