Tra le novità 2024 di Logitech G c'è anche lei, G915 X, la versione aggiornata di una delle tastiere meccaniche più amate del noto brand di periferiche gaming.
A primo acchito è davvero difficile distinguerla dal modello di 4 anni fa. Questo perché le differenze non sono così tante, e non sono neanche così marcate.
Perché quindi realizzarne una versione aggiornata? In parte per la transizione a nuovi standard (come banalmente l'USB-C), in parte per usare componenti più recenti e continuare a commercializzarla.
Vediamo quindi cosa ha da offrire al grande pubblico, quali sono le novità e se ha ancora senso un prodotto del genere sul mercato.
Per chi vuole la versione italiana
Se volete una G915 X in formato italiano (ISO ITA), dotata quindi del tasto invio tipico del layout ISO e con i tasti accentati ITA, c'è una sola variante disponibile.
Siete obbligati a scegliere il modello dotato di switch tattili Brown. È una cosa che va avanti da tempo, e tutte le ultime tastiere Logitech G che abbiamo provato condividono questa limitazione.
Se volete per forza di cose switch lineari (rossi) o clicky (eresia!), dovete accontentarvi di layout internazionali.
Le caratteristiche in parole povere
Vediamo le caratteristiche salienti che dovreste conoscere prima di valutare o meno l'acquisto di un prodotto del genere:
- Design a basso profilo: spessore di soli 23 mm, mantiene il solito profilo basso della prima versione che combina robustezza e leggerezza. Non è esattamente definibile compatta, visto che è molto lunga.
- Triplice modalità di connessione: Supporta la connettività LIGHTSPEED wireless proprietaria Logitech G con ricevitore USB; c'è poi il Bluetooth o la modalità cablata tramite USB-C, garantendo flessibilità e facilità di utilizzo su più dispositivi e piattaforme.
- Switch meccanici GL migliorati: I nuovi switch low-profile GL (disponibili in varianti lineari, tattili e clicky) offrono un punto di attuazione ridotto a 1,3 mm. Adesso sono dotati di stelo a croce con paratie antipolvere. Sono gli stessi visti sulla G515 TKL, i Kailh Choc V2 Low Profile. Buone sonorità e feedback tattile.
- KEYCONTROL avanzato: La funzione KEYCONTROL permette di assegnare fino a 15 comandi per tasto, personalizzando la tastiera per trasformarla in un centro di controllo completo. È uno dei fiori all'occhiello delle ultime tastiere Logitech (lo abbiamo visto anche sulla G PRO X 60)
- Keycaps in PBT doppio strato: I tasti in plastica PBT sono più resistenti all'usura e alla lucentezza rispetto ai modelli in ABS, con legende durevoli e retroilluminazione RGB chiara e definita. I colori sono sempre molto brillanti, quasi pastello.
- LIGHTSYNC RGB: Offre accesso a 16,8 milioni di colori personalizzabili, sincronizzabili con altri dispositivi Logitech tramite l'app G HUB per creare effetti di illuminazione unici e sincronizzati.
- Batteria e autonomia: Con retroilluminazione spenta, la batteria può durare fino a 800 ore in modalità Bluetooth, mentre con l'illuminazione RGB al massimo, la durata è di 36 ore in modalità wireless LIGHTSPEED. Occhio però: con la retroilluminazione spenta i tasti si vedono con difficoltà.
- 9 tasti G programmabili: Dotata di 9 tasti G dedicati per macro e comandi, completamente programmabili da G Hub. In questo modello prendono tutti la lettera G (nel vecchio modello c'erano i tasti M).
- Potenziometro volume in alluminio: Il controller del volume è un roller in alluminio che permette una regolazione fluida e precisa, facilitando l'accesso rapido ai controlli multimediali. Subito sotto ci sono anche pulsanti per il controllo multimediale (play, avanti, indietro, muto).
- Costruzione in alluminio anodizzato: La piastra superiore in alluminio spesso 1,5 mm aggiunge stabilità strutturale alla tastiera, rendendola resistente e adatta a un uso intensivo.
- Polling rate: purtroppo è rimasto fermo a 1.000 Hz, anche in modalità Wi-Fi se non altro.
- Personalizzazione: solo a livello software. Gli switch non sono sostituibili, e sarebbe difficile mettere le mani all'interno per cambiare la resa acustica.
Quindi cosa cambia?
Sicuramente non il prezzo, che rimane estremamente salato.
C'è però da dire che rimane un prodotto unico nel suo genere, un mix vincente di caratteristiche gaming e lavorative che è difficile da trovare in altre tastiere del genere.
E vista sia l'unicità del prodotto, sia i pregi che evidenziammo 4 anni fa, Logitech G si è limitata ad aggiornare l'aggiornabile senza stravolgere troppo il tutto.
Abbiamo già visto per esempio il cambio di interruttori meccanici. Logitech ha scelto modelli recenti e più diffusi, peccato però che come in passato siano saldati sul circuito stampato e impossibili da sostituire (almeno facilmente).
Ci sono altri cambi piuttosto scontati. La porta di ricarica utile anche per la connettività cablata è ora una USB tipo C. In teoria cambia anche la versione del Bluetooth, anche se né oggi né all'epoca Logitech G aveva confermato quale versione c'era a bordo.
Tutto qui? A livello hardware c'è davvero poco altro da dire. Internamente ci sono sicuramente soluzioni fonoassorbenti che nel 2020 non erano minimamente previste, ma non c'è molto altro su cui soffermarsi.
A livello software la novità più grande è il KEYCONTROL, che permette di assegnare fino a 15 funzioni per tasto. Sì, 15. Sono un'enormità, e in pochi sfrutteranno completamente questa cosa.
Su una tastiera come la G PRO X 60 ha forse più senso, visto che si sopperisce alla mancanza di tasti creando nuove tipologie di scorciatoie.
Ma qui, dove si ha una tastiera completa con ben 9 tasti programmabili extra è quasi ridondante. Ma è anche vero che non aveva senso privare gli acquirenti di una G915 X di questa funzionalità.
Ma qui, dove si ha una tastiera completa con ben 9 tasti programmabili extra è quasi ridondante. Ma è anche vero che non aveva senso privare gli acquirenti di una G915 X di questa funzionalità.
Quello che davvero conta
In una prima presentazione a porte chiusa per la stampa Logitech G lo disse chiaramente: la G915 è stata una delle più amate dal grande pubblico.
E questo nonostante il prezzo bello salato.
Il perché in pratica lo abbiamo detto poco fa: il giusto mix di elementi gaming e professionali che lo rendono uno strumento utile a 360°.
Gli switch tattili per esempio hanno una corsa molto rapida, degna di interruttori lineari gaming da tastiera meccanica classica, con un feedback tattile che in ottica lavorativa e di digitazione pura non fa certo male.
La triplice modalità di connessione si adatta anche all'uso multi-dispositivo. La retro-illuminazione personalizzata torna utile in entrambi i campi d'uso. Anche avere i controlli multimediali dedicati è comodissimo sia nel gioco che nel lavoro.
E poi c'è tutta l'eleganza di un prodotto che ha una scocca in alluminio spazzolato, un profilo ribassato e in generale un'estetica che non è invecchiata di un giorno.
La vecchia G915, quella che abbiamo recensito nel 2020, non è andata in pensione. Uno degli autori di SmartWorld la usa sin da allora proprio come dispositivo multi funzione.
Giusto come riprova della resistenza nel tempo di un prodotto del genere.
Ma insomma, quanto costa?
Il prezzo di listino sul sito ufficiale ammonta a 269€. Su Amazon Italia la trovate a qualcosina meno, nella sua variante ISO ITA con switch tattili ovviamente.
Se non ve ne frega nulla del tastierino numerico c'è anche la variante TKL a qualcosina meno.
Inutile girarci intorno: è un gran bell'investimento. Come detto poco fa, è un prodotto che, per sua natura, è destinato a durare nel tempo. Inoltre non è così banale trovare tastiere del genere dotate di layout ISO ITA e supporto software in italiano.
Dopo 4 anni era lecito aspettarsi qualche novità in più? Diciamo che poteva aver senso fare qualcosa a livello di polling rate, ma la verità è che chi cerca tastiere gaming con polling rate superiori ai 1.000 Hz valuta anche dispositivi diversi da questo.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Logitech G, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
Logitech G G915X LIGHTSPEED
La G915 non aveva bisogno di grossi stravolgimenti. Logitech G ha a listino tanti altri prodotti, e c'era bisogno, vista la qualità del dispositivo originale, di mantenere anche qualcosa del genere. Logitech G G915 X di conseguenza non è così diversa dal passato, se non appunto per tutta una serie di novità (USB-C, Bluetooth, interruttori meccanici) che gli sono serviti a rimanere al passo con i tempi. Se vi aveva fatto gola all'epoca o se cercate una tastiera meccanica che riesca a coniugare il mondo del gaming con quello lavorativo, siete (ancora) nel posto giusto.
Pro
- Profilo ribassato con piastra in alluminio spazzolato
- Triplice modalità di connessione, anche con ricevitore LIGHTSPEED
- 9 tasti programmabili extra e controlli multimediali
- Ottimo feedback dei tasti e layout ISO ITA
Contro
- Prezzo importante
- Non ci sono novità davvero degne di nota
- Polling rate solo 1.000 Hz
- Con i LED spenti i copri tasto sono illeggibili
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.