Logitech G PRO X TKL LIGHTSPEED, la recensione: va bene così, ma da Logitech G pretendo di meglio

9 months ago 245

Logitech G PRO X TKL LIGHTSPEED è la versione aggiornata della tastiera meccanica tenkeyless del celebre marchio di accessori gaming. Immaginatela come una versione più morigerata dell'ottima G715 dell'Aurora Collection. Di fatto è una versione "riveduta e corretta" di un prodotto che abbiamo già imparato ad apprezzare, tant'è che una delle novità più sostanziali è suggerita dal nome stesso: LIGHTSPEED. Vediamo insieme di che pasta è fatta.

Logitech G PRO X TKL LIGHTSPEED rientra in quel genere di tastiere che potremmo definire da torneo. O meglio, è Logitech G a voler spingere su questo concetto, rimarcando come i suoi prodotti siano pensati per gamer che vogliono prestazioni solide dai loro accessori. Proprio in questa ottica, il brand ha deciso di includere in confezione una meravigliosa (sì, è davvero ottima) valigetta per poter riporre la tastiera al sicuro e portarla sempre con sé. È solida, elegante e imbottita, perfetta insomma per proteggere la (costosa) tastiera meccanica. A parte questa, all'interno troviamo un cavo USB molto classico, un adattatore USB-C a USB-A per poter avvicinare il ricevitore USB Wi-Fi alla tastiera, e il ricevitore in questione.

Questa sarà una recensione un po' atipica. Se siete capitati in una delle analisi che pubblico di solito sulle tastiere, saprete che sono spesso molto puntiglioso sulle caratteristiche e sui tanti aspetti che caratterizzano i modelli meccanici.

Non che Logitech G PRO X TKL LIGHTSPEED non si meriti questo trattamento, anzi. La verità è che ci troviamo di fronte a un prodotto molto simile al passato, con sì qualche miglioramento, ma anche con tante cose che sono rimaste praticamente identiche. Quando poco fa ho citato la Logitech G G715 della collezione Aurora non l'ho fatto a caso. È praticamente la stessa identica tastiera, con linee più squadrate, colore nero predominante e, finalmente, layout ISO ITA. Nel caso voleste recuperarne la recensione, la trovate qui.

Visto che ci siamo, parliamo proprio del layout ITA. Ottimo che Logitech G abbia optato per lanciare una versione italiana della tastiera. C'è però una sola delle tre varianti, varianti che si distinguono fra di loro per la scelta degli switch meccanici. Quella scelta per l'Italia ha switch Kailh Brown, ovvero switch marroni tattili. Anzi, sono proprio gli stessi che avevamo visto sulla tastiera Aurora, i Kailh Long Hua Brown, dotati di una forza di attuazione di 50 gf, di una forza di ritorno di 60 gf, di una distanza di attuazione di 2 mm e di una corsa totale di 4 mm.

Nel caso non vi piacessero non c'è molto che possiate fare: la tastiera non è un modello hot-swappable. A dirla tutta poi, i tattili forse non sono i più adatti al gaming, ma ci si riesce comunque ad adattare, soprattutto se siete abituati a spingere sui tasti con una certa forza e se vi aspettate un feedback di ritorno da questa pressione. Sta di fatto che per uso di ufficio sono davvero top, tant'è che il mio collega Vezio non vede l'ora che questa recensione volga al termine per poterla usare su base giornaliera come accessorio misto da scrittura e gioco. Sorprende tra l'altro il fatto che le sonorità di questi switch e della tastiera in generale non sono così male. Siamo purtroppo lontani anni luce dai suoni di tastiere meccaniche custom dotate di soluzioni fonoassorbenti, ma anche tra quelle che non dispongono di tali misure, la nuova TKL di Logitech G non è così male.

Ma avevo detto la stessa cosa della variante Aurora, e non è un caso che le due tastiere siano così simili.

Ecco, proprio a tal proposito, questa è una delle tante cose che mi aspetto da Logitech G. Se anche marchi altrettanto blasonati come ASUS e CORSAIR stanno arrivando a capire che bisogna sperimentare nel campo delle tastiere custom, introducendo strati fonoassorbenti, permettendo talvolta il cambio di switch meccanici e simili, non vedo perché anche Logitech non possa cercare di muovere i primi passi in questo campo. Anche perché il prezzo a cui viene proposto questo modello eguaglia (se non supera) quello di tastiere che sulla carta riescono a offrire persino di più. Se non altro ottimo che i tasti siano in plastica PBT dual-shot, resistentissima quindi, e anche shine-through, cosa rara quando sia ha a che fare con questo materiale. E si nota usandoli: non rimangono impronte, o comunque meno del solito, e sono tendenzialmente più opachi dei classici keycap in ABS che si trovano sulle tastiere gaming che lasciano passare la luce dei LED.

Ottima, come da tradizione Logitech G, la retro-illuminazione. La luce è sempre ben visibile, e anche con 0 luminosità vedrete sempre tutto chiaramente.

Come accennato, il nome fa intuire una delle caratteristiche del nuovo modello: la connettività LIGHTSPEED. Si tratta del protocollo di trasmissione wireless di Logitech G, quello che ritroviamo su tanti prodotti del marchio fra cui anche Logitech G PRO X SUPERLIGHT 2 di cui vi ho parlato di recente. Si tratta di un sistema di trasmissione rodato con cui non ho mai avuto problemi, anzi, e a riconferma della sua bontà sappiate che basta un unico ricevitore per due dispositivi. Se quindi volete affidarvi all'ecosistema Logitech G potete usare un solo ricevitore occupando meno porte USB. Oltre al protocollo LIGHTSPEED, la nuova tastiera integra anche Bluetooth e, ovviamente, modalità cablata classica.

Come suggerisce il nome, il formato scelto da Logitech G è nuovamente il TKL, tenkeyless, ovvero il formato privo del tastierino numerico.

Quest'ultimo, oltre a risultare un po' inutile per i gamer, permette anche di tenere più vicini mouse e tastiere fra di loro durante l'utilizzo. È una questione di postura: c'è chi ci si troverà bene, e c'è invece chi distanzia tantissimo le due periferiche. Ci sono tanti comandi aggiuntivi sulla parte superiore. In alto a sinistra troviamo quelli per selezionare la connettività in uso, per attivare la modalità gaming e per regolare la luminosità dei tasti. La modalità gaming è quella pensata per disabilitare scorciatoie specifiche di tasti che potrebbero interrompere accidentalmente le nostre sessioni di gioco, come banalmente Alt+F4, Ctrl+Alt+Canc o anche il tasto Win. Sono tutti retro-illuminati, e si illuminano se li stiamo usando. Proseguendo lungo la sezione superiore troviamo i LED di stato per CapsLock e batteria, e una serie di comandi multimediali retro-illuminati: indietro, play e pausa, avanti o muto.

Nell'angolo in alto a destra invece troviamo il cilindro rotabile che serve a regolare il volume di sistema, una soluzione già vista in altre tastiere Logitech che è difficile non apprezzare. Mancherebbero giusto i tasti macro, ma Logitech G, tramite il suo software, vi suggerisce di usare FN in combinazione con i tasti funzione per sopperire.

E per quanto riguarda il polling rate? Nessuna sorpresa di rilievo purtroppo: si parla di 1.000 Hz, un valore piuttosto standard. Anche in questo caso non ho capito perché non spingere verso i 2.000 Hz, allineandosi all'ottimo Logitech G PRO X SUPERLIGHT 2 che è uscito al suo fianco. Ovviamente i 1.000 Hz sono raggiunti con protocollo LIGHTSPEED o via cavo, non via Bluetooth. A livello di caratteristiche rimane da vedere le dimensioni, 352 x 150 x 34 mm e i materiali. Sui tasti ci siamo già espressi: il resto è un misto di plastica ABS coadiuvato dalla solita piastra in metallo che dona solidità e pregio a tutto il dispositivo.

Sul retro ci sono piedini per inclinare il tutto a 4° o 8°. Ottimo che siano doppi: così avete 3 diverse possibili inclinazioni fra cui scegliere.

La parte software è sempre gestita tramite G Hub, l'applicativo proprietario di Logitech che riunisce le opzioni per tutte le sue periferiche (ora comprese anche le cuffie Astro). Non ci sono particolari sorprese, visto che le funzioni sono più o meno le stesse: gestione della retro-illuminazione, assegnazione tasti e modifica della Modalità Gioco, con tasti da abilitare o disabilitare nel caso la modalità sia inserita. Dalle Impostazioni generali si leggono anche interessanti dati riguardanti l'autonomia, e da qui si possono anche regolare i parametri di standby.

A tal proposito, l'autonomia dichiarata da Logitech G ammonta a 50 ore, poco più di una settimana lavorativa quindi. Sono valori piuttosto standard, soprattutto usando la retro-illuminazione al massimo. In realtà si riesce a fare qualcosina in più, anche grazie alle politiche di standby già impostate.

Prezzo e acquisto

Il prezzo purtroppo è uno dei principali problemi di questo prodotto. Di listino viene a costarvi 239€. Se volete azzardare uno degli altri due colori (magenta o bianco) si spende anche un po' meno, ma dovrete probabilmente sacrificare il layout ITA.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Logitech G PRO X TKL LIGHTSPEED

Logitech G PRO X TKL LIGHTSPEED è nuova sì, ma alla fine è la solita (ottima) tastiera Logitech che dovrebbe osare di più. Se tutti i grossi produttori stanno aprendo al mercato delle custom un motivo c'è: con la scelta di switch che c'è in circolazione non si può limitare gli utenti a usare solo quelli in dotazione, soprattutto se per limitazioni geografiche in paesi (come il nostro) si lanciano modelli singoli. E poi, vista l'uscita in concomitanza con il nuovo G PRO X SUPERLIGHT 2, si poteva osare anche con il polling rate, creando un'accoppiata di dispositivi davvero al passo con i tempi.

Voto finale

Logitech G PRO X TKL LIGHTSPEED

Pro

  • Switch tattili piacevoli per uso misto
  • Sonorità tutto sommato accettabili
  • Tanti comandi aggiunti, incluso potenziometro
  • Supporto completo G Hub
  • Layout ISO ITA

Contro

  • Logitech G deve osare di più
  • Non c'è scelta di switch
  • Solo 1.000 Hz
  • Prezzo quasi fuori mercato

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.

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