LOL 2: Chi ride è fuori è il territorio in cui esce la genialità per Maccio Capatonda

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Giusto poco fa è terminata la conferenza stampa indetta da Prime Video per la presentazione di LOL 2: Chi Ride è Fuori, la seconda stagione della produzione Endemol Shine Italy per Amazon Studios che ha letteralmente spopolato nel corso del 2021.

La prima parte dei nuovi episodi, quattro in tutto, arriverà il 24 febbraio prossimo sul catalogo italiano di Prime Video. Il gran finale, composto da 2 episodi, andrà invece online il 3 marzo prossimo. Il cast di questa nuova stagione promette sketch scoppiettanti (anzi, croccanti, come è stato detto nell'evento stampa): Virginia Raffaele, Corrado Guzzanti, Diana Del Bufalo, Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Mago Forest, Alice Mangione, Gianmarco Pozzoli, Tess Masazza e Max Angioni.

Ma cosa si è detto in questa conferenza che coinvolgeva tutti i protagonisti della nuova stagione, compresi i conduttori Fedez, Frank Matano, e il jolly Lillo? Si è parlato principalmente dell'esperienza di LOL e delle difficoltà che si trovano ad affrontare i partecipanti.

Difficoltà non solo relative allo sforzo di non ridere per via delle battute o dalle scenette improvvisate dagli altri concorrenti. Si è parlato molto di ansia da prestazione: lo stesso Maccio Capatonda, un personaggio che con la sua comicità spontanea e nonsense non dà certo l'impressione di lasciarsi destabilizzare da situazioni del genere, ha confessato di essere entrato nello studio di LOL con una certa preoccupazione.

La prima stagione di LOL infatti ha convinto milioni di spettatori, spettatori che a questo punto hanno aspettative altissime nei confronti della nuova serie di episodi. Maccio ha raccontato ai microfoni della sala stampa di essersi preparato tantissimo per l'esperienza, anche a causa della già citata ansia da prestazione, ripassando magari scene, personaggi o cavalli di battaglia da esibire durante la diretta. 

Tutti i comici e i personaggi coinvolti, Maccio compreso, erano insomma ansiosi di dimostrare qualcosa a loro stessi e al pubblico, magari non godendosi a pieno l'esperienza. "LOL è il territorio in cui esce la genialità" ha commentato Maccio Capatonda rispondendo alla domanda di un giornalista, proprio per via dei fattori appena descritti e di un altro dettaglio di cui ha parlato successivamente Corrado Guzzanti.

Per l'attore e comico romano infatti, mettere in scena personaggi, scene o cavalli di battaglia, rende molto più facile agli altri concorrenti difendersi da eventuali risate proprio perché sanno cosa aspettarsi. A funzionare maggiormente sono le cose improvvisate, e non quelle preparate a tavolino. E la prima stagione di LOL lo conferma: la maggior parte dei tormentoni derivano da gesti e battute improvvise. A tal proposito Lillo, la "wild card" di questa seconda edizione, ha ricordato che al suo primo "Sono Lillo!" si è messo a ridere da solo venendo ammonito. Ecco spiegata quindi la frase di Maccio: probabilmente le vere risate, del pubblico e dei concorrenti, scaturiscono e scaturiranno dai gesti improvvisi e, appunto, geniali. Altra grossa difficoltà, hanno riportato alcuni dei protagonisti, è il cercare di far ridere qualcuno senza effettivamente vederlo ridere. Senza il feedback della risata anche i comici più navigati vacillano, privati di questa sorta di unità di misura del loro talento.

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Ad una delle ultime domande, "Ci saranno tormentoni in questa seconda edizione?" la risposta praticamente unanime è stata "dipenderà dal pubblico". Il successo di LOL infatti non è stato decretato dal format o dai personaggi coinvolti, ma proprio dal riscontro dal pubblico. Speriamo quindi che l'ansia da prestazione e questo timore quasi reverenziale che i nuovi partecipanti hanno avuto non vada a inficiare sulla qualità di questa stagione. Non sembrerebbe essere così comunque: durante la conferenza abbiamo avuto un assaggio di alcune scene, e le risate ci saranno eccome, anche grazie al genio di alcuni dei comici coinvolti. Noi puntiamo tutto sul Mago Forest, che durante tutto l'evento ha fatto ridere i presenti a più riprese.

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