Mastodon attira gli sviluppatori terzi: Tapbots lavora a un client alternativo

1 year ago 163

L'insediamento di Elon Musk al timone di Twitter ha causato, possiamo dire, un certo quantitativo di controversie, che hanno portato a una significativa fuga (volontaria o non) di dipendenti, inserzionisti ma anche utenti. Tra i social network emergenti, uno di quelli che a quanto pare ci sta guadagnando di più è Mastodon, che ha annunciato l'apertura di oltre 500.000 nuovi account (tra cui anche uno di Google, per quanto secondario) da fine ottobre. E pare che ci si inizino a interessare anche gli sviluppatori terzi: Tapbots, lo studio indipendente che ha realizzato il famoso client Twitter alternativo Tweetbot, ha detto di aver rivolto le proprie attenzioni anche a Mastodon.

Il client alternativo di Tapbots si chiamerà Ivory, ed è pensato per rendere l'uso del social più semplice, soprattutto ai neofiti e in particolare a chi proviene proprio da Twitter. In effetti, il design mostrato in anteprima da Tapbots ha moltissimi punti in comune proprio con Tweetbot: permette di usare una timeline, sono implementate le menzioni con il simbolo @, la ricerca, i profili utente e molte altre opzioni. C'è un pulsante dedicato alla creazione di un nuovo tweet toot (sì, questo è il nome ufficiale dei post su Mastodon) con il simbolo di una trombetta.


I ragazzi di MacRumors hanno condiviso i primi screenshot, che vedete subito sopra, e hanno detto che l'app è nelle primissime fasi di beta testing e ha ancora diversi bug e mancanze (per esempio, liste e supporto alle notifiche push) da sistemare prima del lancio. È comunque piuttosto evidente che lo sviluppo stia procedendo con una certa rapidità - comprensibilmente Tapbots vuole "cavalcare l'onda" delle defezioni di Twitter, e al tempo stesso essere tra le prime a credere in una realtà emergente.

Mastodon, ricordiamo, è stato fondato sei anni fa dallo sviluppatore tedesco Eugen Rochko, che al momento ha 29 anni. È significativamente diverso da Twitter: è un social decentralizzato, nel senso che chiunque può mettere online il proprio server (o istanza) e coltivare la propria community, cosa che in un certo senso "risolve" anche i problemi di moderazione (ognuno ha le proprie regole ed è responsabile dei contenuti pubblicati), non ci sono "algoritmi" che scelgono con che ordine vanno mostrati i post e non c'è pubblicità (funziona tutto grazie alle donazioni, e l'unico dipendente a tempo pieno rimane Rochko stesso).


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