MediaTek sta attraversando un periodo di crescita più che soddisfacente, e a quanto pare il merito va in gran parte ai suoi ultimi chip di fascia top e alta, ovvero i Dimensity serie 9000 e 8000. La società taiwanese ha osservato un incremento del fatturato del 33% nei primi cinque mesi del 2022, per un totale di 8,32 miliardi di dollari.
Riguardo al singolo mese di maggio, il fatturato è stato di 1,75 miliardi di dollari, sostanzialmente analogo rispetto al mese precedente (una flessione dell'1%, a essere pignoli) ma che rappresenta una crescita del 26% su base annua, ed è il terzo trimestre di seguito che supera la soglia psicologica dei 50 miliardi di dollari taiwanesi, pari a 1,68 miliardi di dollari USA.
MediaTek prevede una contrazione per il mese di giugno, per una serie di motivi relativa al periodo e alla situazione economica attuale (crisi dei chip, crescita dell'inflazione, mercato in cui ormai tutti i protagonisti sono disponibili all'acquisto, riduzioni degli ordini...), ma gli ottimi risultati registrati fin qui dovrebbero garantire un raggiungimento degli obiettivi trimestrali in assoluta agilità.
I tre chip concretamente protagonisti dell'impresa di MediaTek sono il Dimensity 9000 annunciato a novembre 2021, il Dimensity 8100 e il Dimensity 8000. Da noi si sono iniziati a vedere solo recentemente, ma un gran numero di produttori, soprattutto cinesi, li ha adottati in massa. Parliamo di tutti gli attuali protagonisti, come OPPO, Xiaomi, OnePlus, Vivo, Honor e Realme.
Non è stato dichiarato in modo ufficiale, ma possiamo dire che il chipmaker taiwanese ci ha visto giusto quando si è trattato di scegliere la fonderia per produrre i chip: i processi produttivi a 4 e 5 nm della connazionale TSMC si sono rivelati più efficienti e performanti di quelli di Samsung. Anche Qualcomm è corsa ai ripari, affidando a TSMC la produzione dello Snapdragon 8+ Gen 1.