Meta Quest 3s sta piacendo molto: le prime recensioni internazionali

2 months ago 133

L'ultimo visore VR di Mark Zuckerberg sta piacendo molto: le prime recensioni americane sono uscite nelle scorse ore e sono per lo più tra il molto positivo e l'entusiastico. Da notare che alcuni "pezzi grossi" ancora non sono usciti: a quanto pare i visori sono stati consegnati molto vicini all'embargo, ed è probabile che molti siano giunti alla conclusione che il tempo a disposizione non era sufficiente per formare un'opinione completa e dettagliata. Alcuni hanno optato per pubblicare un articolo di "prime impressioni" invece che definirla una recensione vera e propria. In ogni caso, ecco qui di seguito i riassunti di alcuni dei più importanti usciti fin qui - naturalmente con link di approfondimento per chi è interessato:

ENGADGET

La testata da cui è nata The Verge (che per ora rimane non pervenuta) definisce l’ultima fatica di Meta “impressionante” per il prezzo, e un upgrade rispetto al Quest 2. Benché sia una versione meno potente del Quest 3 uscito già qualche mese fa, è potenzialmente il prodotto VR più importante mai rilasciato da Meta. Costa relativamente poco (almeno il modello base da 128 GB; per quello da 256 GB ha forse più senso fare uno sforzo in più e puntare al Quest 3) e, benché la qualità sia leggermente inferiore al Quest 3 (soprattutto per le lenti di tipo Fresnel e i display a risoluzione più bassa) è considerato più che sufficiente a invogliare tutta una fascia di potenziali nuovi utenti a provare la VR.

CNET

La testata definisce il Quest 3s come una buona sintesi del 2 e del 3. Vengono molto apprezzati l’incremento della qualità costruttiva e la riduzione del peso rispetto al Quest 2, anche se il paradigma ergonomico rimane lo stesso. La potenza di CPU e GPU è migliorata, anche se si potrebbe fare qualcosina in più dal punto di vista dell’output video (inteso come mix di display e lenti). L’autonomia non è proprio ottima, visto che siamo al di sotto delle tre ore, e il posizionamento frontale della batteria rende il visore un po’ sbilanciato e appare più pesante di quanto sia in realtà.

ANDROID CENTRAL

I ragazzi di Android Central si sbilanciano ancora di più, definendolo quello che potrebbe diventare il dispositivo VR più importante di tutti i tempi. Anche qui, si valuta che il rapporto qualità/prezzo potrebbe essere quello che finalmente permette alla realtà virtuale di fare breccia nel mainstream. L’esperienza d’uso viene definita “incredibilmente simile” a quella del ben più costoso Quest 3, soprattutto dal punto di vista della modalità in realtà mista.

La grafica nei giochi è un chiaro balzo in avanti generazionale rispetto al Quest 2; apprezzata anche la retrocompatibilità con gli accessori del 3, che rende più facili e accessibili eventuali upgrade più avanti. In generale si apprezza molto il catalogo di giochi e app a disposizione oltre al servizio in abbonamento Meta Quest Plus, che permette di accedere immediatamente a 22 (20 in abbonamento, 2 regalati e aggiunti al proprio account per sempre) dei giochi disponibili a catalogo. I sono a rotazione e cambiano ogni qualche mese.

PCMAG

Anche qui la “bottom line” è la solita: è finalmente arrivato un dispositivo relativamente economico per far provare la realtà virtuale a tutti, e con un livello qualitativo più che soddisfacente. La fonte apprezza molto le prestazioni del processore, che è bello veloce ed esegue bene tutti i giochi a catalogo, e l’ampio parco di app e giochi. La videocamera pass-through a colori garantisce un’ottima esperienza d’uso. Peccato che il display diventi in qualche occasione un po’ sgranato e che i controller debbano essere nel campo visivo del visore per un tracking preciso e accurato.

MASHABLE

Forse i più entusiasti in assoluto, anche loro usano diversi superlativi quando parlano della qualità e dell’esperienza d’uso, soprattutto riguardo al prezzo. Molto gradita la qualità dei controller e la capacità di operare in modo completamente autonomo, ma anche all’occasione in tandem con un PC. Bene il catalogo giochi, bene la piattaforma hardware, ma si ha qualche dubbio sulla longevità della strap che fissa il visore alla testa dell’indossatore. L’aspetto negativo principale, però, è l’impossibilità di fare aggiustamenti continui al punto di fuoco delle lenti - per quello bisogna passare al più costoso Quest 3.


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