Microsoft pensa ancora agli smartphone pieghevoli | brevetto

4 weeks ago 51

Che Microsoft voglia provare di nuovo a entrare nella “guerra dei pieghevoli”, dopo l’insuccesso di Surface Duo? Un brevetto sembra confermarlo: è stato pubblicato inizialmente nel 2021, quando ancora si ipotizzava l’arrivo di un Surface Duo di terza generazione, ma è stato espanso con moltissima documentazione e informazioni molto di recente.

La società sostiene di aver sviluppato un meccanismo che permetterebbe di superare molti dei limiti strutturali che si vedono nei pieghevoli a libro di oggi. A tutti gli effetti si tratterebbe di un Surface Duo ma con un solo schermo pieghevole invece di due display tradizionali separati: il dispositivo si potrebbe piegare sia verso l’esterno sia verso l’interno, e il display sarebbe in grado di assecondare questo movimento senza pieghe e affossamenti grazie a fessure nella scocca che potrebbero “nascondere” il display in eccesso. La società sembra implicare un processo produttivo piuttosto avanzato, che combina incisione a umido e taglio al laser.


Storicamente Microsoft non ha avuto molto successo nel mondo mobile: entrata nel campo inizialmente come fornitore software con Windows Mobile, rimase sopraffatta dall’avvento degli iPhone e degli smartphone Android. Il sistema operativo ci mise molto a diventare ottimizzato per i touch screen capacitivi multi-touch usabili solo con le dita, essendo nato nell’epoca dei touch resistivi e dei pennini. Quando uscì Windows Phone 7, una riscrittura da zero dell’OS, il treno sembrava ormai perso: Android e iOS erano già molto diffusi e affermati, e Microsoft non riuscì a imporsi come terzo ecosistema - nemmeno rilevando un colosso come Nokia Mobile. In ultimo l’intera iniziativa naufragò.

 Microsoft lo immaginava cos

Android 26 Giu

Dopo qualche anno, nel pieno dell’era Panos Panay, Microsoft decise di riprovarci con, sorpresa, sistema operativo Android: arrivò così il primo Surface Duo, tecnicamente un “pieghevole” ma non come lo si intende oggi - erano due display separati uniti da una cerniera che permetteva di ruotare a 360°. L’idea era meccanicamente molto interessante, ma tra il prezzo alto, i limiti funzionali e una commercializzazione non proprio capillare non attecchì. Arrivò una seconda generazione con diversi miglioramenti tecnici, ma nemmeno quella riuscì a risollevare le sorti dell’iniziativa. Si vociferava che un Surface Duo 3, questa volta con un “vero” display OLED flessibile, fosse in cantiere, ma a quanto pare il piano fu cancellato.


Se è vero che la pubblicazione di questo brevetto potrebbe riaccendere le speranze, è anche molto importante prendere l'informazione con la dovuta cautela: le grandi aziende tecnologiche depositano decine di brevetti ogni settimana, e solo una piccola parte di essi viene mai implementata - e chissà con quali tempistiche. Anche se non diventa mai realtà, un'idea può avere molto valore, anche solo per dire "ci ero arrivato prima io" (che a livello legale può significare: accordi di licenza e quindi fonte di introiti "passiva").


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