Per ridurre il costo dell'abbonamento, sia chiaro
Con l'annuncio di Disney+ in merito all'introduzione di un futuro piano di abbonamento economico, supportato dalla pubblicità, gli occhi del pubblico si sono subito rivolti a Netflix, per capire se la posizione del coloso dello streaming sia ancora fermamente contraria, come in passato; e nemmeno a dirlo, c'è ora uno spiraglio.
Il Direttore Finanziario di Netflix, Spencer Neumann, ha chiarito che al momento non ci sono piani in merito, ma senza escludere del tutto la possibilità in futuro.
It's not like we have religion against advertising, to be clear. But that's not something that's in our plans right now… We have a really nice scalable subscription model, and again, never say never, but it's not in our plan. It's hard for us to kind of ignore that others are doing it, but it now doesn't make sense for us.
E sia chiaro che Disney+ non è il solo concorrente di Netflix con un simile modello di business: tra gli altri annoveriamo Hulu, HBO Max e Paramount Plus, dei quali noi eruopei non abbiamo percezione, ma che comunque possono influenzare le decisioni di Netflix.
Neumann ha anche puntualizzato che Neflix ha ancora tantissimo margine di crescita (nei soli USA, Netflix ha meno del 10% di del tempo passato in TV, secondo le stime di Nielsen), a livello globale, ma tutto ciò senza escludere del tutto nuove aperture future verso altre forme di abbonamento; e se lo dice il direttore finanziario, potete stare sicuri che c'è del vero sotto, perché gira e rigira tutte le decisioni passano "dai soldi", in un modo o nell'altro.