Qual è la più grande differenza tra Chrome per desktop e Chrome per Android (e dispositivi mobili in genere)?
Chiunque utilizzi regolarmente il browser di Google non potrà che rispondere in uno e un solo modo: la mancanza di estensioni.
Ebbene, Google è effettivamente al lavoro su una versione di Chrome per Android con supporto alle agognate estensioni, peccato che questa versione non sia pensata per Android.
Chrome + estensioni = ❤️
La sinergia di Chrome con le sue estensioni non è un concetto che va ribadito. Di fatto sono la leva in più che permette di aggiungere funzioni e personalizzazione al browser, tanto che a prima vista potrebbe stupire la loro assenza su dispositivi mobili.
Pensandoci bene in realtà non è così strano. Le estensioni introducono non solo una maggiore complessità, ma rendono anche il browser più pesante e più avaro di risorse.
Inoltre il facile blocco della pubblicità su dispositivi mobili è qualcosa che Google difficilmente può anelare.
Detto questo, potrebbe esserci una scappatoia all'orizzonte, grazie a Chrome OS.
Lo scorso giugno infatti, Google annunciava che Chrome OS avrebbe utilizzato diverse parti dello stack di Android, come il suo kernel Linux e il suo framework. Ecco quindi che è in sviluppo anche una nuova versione del browser Chrome per Android (chiamata Dekstop Android) indirizzata espressamente a sistemi come i Chromebook.
Questo perché Google vuole probabilmente unire le build di Android e Chrome OS, distinguendo però per quale form-factor è stata pensata ciascuna versione di Chrome.
A questo punto è già intuibile che Desktop Android Chrome supporta le estensioni del browser, in modo da non essere da meno rispetto all'attuale versione che gira su Chrome OS.
Il problema è che si tratta appunto di una versione che, per quanto compatibile sulla carta con Android, non è pensata per Android. Un ingegnere di Google ha chiaramente affermato che "qualsiasi lavoro relativo alle piattaforme mobili è esplicitamente fuori campo", stroncando sul nascere l'idea di un supporto nativo anche per Android.
La buona notizia però è che si tratta comunque di una versione compatibile con Android, che sarà quindi possibile installare manualmente, una volta che il supporto alle estensioni sarà del tutto implementato.
È chiaro che non si tratta di una soluzione pratica come aggiornare un'app tramite il Play Store.
Inoltre il corretto funzionamento di tutte le estensioni non è scontato, dato che parliamo comunque di un browser pensato per un form-factor diverso da quello di uno smartphone.
Ma almeno è una speranza, il che è già abbastanza, almeno per gli utenti più smanettoni. Tutti gli altri possono passare a Firefox, se proprio ci tengono alle estensioni.