C'è una cosa che da anni mi tormenta, mi provoca fastidio e allo stesso tempo eccitazione: i messaggi vocali. Ricevere la notifica di un vocale su WhatsApp mi regala sempre un brivido e non so mai come prenderla: un po' mi arrabbio perché non posso scoprire subito di cosa si tratta, un po' m'incuriosisco proprio per lo stesso motivo. Capita spesso che a vincere sia la prima sensazione, perché la maggior parte delle volte non ho tempo di ascoltare il messaggio audio e mi resta solo una frustrante curiosità.
Lo so, vi aspettavate un argomento meno banale, eppure se ci pensate bene i vocali sono uno strumento diffusissimo nella pratica e sconosciuto nella teoria. Sul web e sui social ci siamo battuti per anni sulla scrittura dei messaggi testuali, cercando di convincere gli adolescenti a non scrivere "cmq" invece di "comunque", limitando al minimo le interazioni con i boomeroni che intasano le chat di "buongiornissimo!!!1!!", provando addirittura a usare con moderazione la punteggiatura, separando le frasi con le virgole invece dei tre puntini.
Non sempre l'abbiamo avuta vinta, anzi quasi mai, ma almeno ci abbiamo provato.
Tutto questo non è avvenuto per i messaggi vocali. Non si è mai sviluppata una netiquette, non c'è mai stata una discussione a riguardo, non glien'è mai fregato niente a nessuno. Una grande mancanza di rispetto per una forma di comunicazione così importante e radicata nelle nostre vite.
Ed è qui che arrivo io! Con non poco coraggio, in questa guida semi-seria proverò a darvi i consigli giusti per mandare i vocali su WhatsApp, Telegram, Instagram, Messenger e tutte le altre app. La linea guida è molto chiara: mandarne meno, mandarli meglio. Se seguirete queste semplici indicazioni, sono sicuro che i vostri amici, familiari, partner, conoscenti, collaboratori, colleghi e tutti gli altri vi ringrazieranno. Provare per credere.
Motivi per mandare un vocale
Diceva il poeta Tommaso Paradiso in una nota canzone del 2018 (non posso riportare il titolo per motivi stilistici, ma la trovate qui):
Ti mando un vocale
Di dieci minuti
Soltanto per dirti
Quanto sono felice
Ebbene, caro Tommy, della tua felicità ci frega molto poco, con tutto il rispetto.
Anzi, il problema non è neanche la felicità, ma i 10 minuti persi per ascoltare il tuo verbosissimo vocale, che poteva essere tranquillamente sintetizzato in un messaggio testuale di tre parole: "sono molto felice". E se vuoi esagerare ci metti pure una faccina sorridente (🙂), crepi l'avarizia.
La prima regola base per la questione dei messaggi vocali è questa: ha senso mandare un vocale?
Non è una domanda retorica e non è neanche una questione tanto scontata. Per decidere di mandare un vocale invece di un messaggio di testo serve una motivazione valida, non è una cosa da prendere alla leggera. Nel caso del buon Tommy, ad esempio, non c'era alcun bisogno, ma lui è un tipo impulsivo e certe domande non se le fa.
Gli unici motivi validi per decidere di mandare un messaggio vocale sono i seguenti:
- non è possibile fare una telefonata;
- non è possibile scrivere un messaggio testuale lungo e comprensibile;
- è necessario far sentire il tono della propria voce per chiarire il tono del messaggio.
Tutte e tre queste condizioni devono essere soddisfatte allo stesso tempo per poter essere abilitati a mandare un messaggio vocale, non ne bastano solo due.
Soprattutto, non basta che l'unica motivazione per mandare un vocale sia la vostra pigrizia. C'è un girone dell'Inferno che attende coloro che mandano vocali solo perché non hanno voglia di usare le dita per digitare sulla tastiera, ed è un girone parecchio brutto, vi avviso.
Vocali da NON mandare
Adesso che abbiamo visto le cose da fare, vediamo anche quelle da non fare, che sono ancora più importanti. Esiste una lista infinita di motivi per cui non si dovrebbe mandare un vocale, ma ovviamente ne vedremo solo alcuni, perché altrimenti si rischia l'esaurimento nervoso.
Ecco dunque una rapida lista dei messaggi da NON mandare se non volete essere odiati dai vostri contatti, con relativa spiegazione del perché non sia giusto mandarli:
- vocali di un secondo in cui dite solo "ok": basta scrivere "ok" sulla tastiera, si fa prima e meglio;
- vocali da mezz'ora in cui raccontate tutta la vostra giornata: non frega niente a nessuno, sono una tortura da ascoltare anche a 2x, se volete chiacchierare fate una telefonata;
- vocali in cui siete continuamente interrotti da altri interlocutori: sono terrificanti da ascoltare e provocano sussulti e confusione, soprattutto quando si passa da un volume basso a uno urlato nel giro di un millesimo di secondo;
- vocali di gruppo in cui si parla tutti insieme: difficilmente intelligibili, provocano un gran mal di testa per lo sforzo di riuscire a sentire tutte le voci, soprattutto quando le persone sono a distanze diverse dallo smartphone;
- vocali di 10 minuti soltanto per dire quanto siete felici: Tommy basta dai, fatti una vita.
La regola d'oro in questo caso è cercare di non rompere troppo le scatole al vostro contatto.
Se avete qualcosa di importante da raccontare oppure vi serve un dialogo più interattivo, aspettate il momento per fare una telefonata e sarete di certo più soddisfatti.
Dove e quando mandare un vocale
Altro aspetto fondamentale dell'esperienza di creazione di un messaggio vocale: quando e dove registrarlo? Bisogna avere le idee chiare anche su questo, usando molto buon senso.
Registrare vocali in luoghi pubblici, e spesso molto affollati, non è né educato verso gli altri né rispettoso della propria privacy. Fare un messaggio audio per raccontare i risultati delle analisi della prostata su un affollatissimo vagone ferroviario (giuro che l'ho visto coi miei occhi) non è una buona idea. Allo stesso modo, camminare in strada registrando un vocale per i propri amici parlando di traffici con sostanze poco lecite non è cosa furba.
Il luogo giusto per mandare un vocale è quello più appartato possibile. Evitate di registrare in mezzo alla strada, sui mezzi pubblici, nelle stanze affollate e sui luoghi di lavoro.
Fatelo per voi e per gli altri.
Tra l'altro, in questo modo otterrete anche un gradito effetto collaterale: il vostro messaggio avrà meno disturbo in sottofondo e chi lo ascolterà potrà gustarselo meglio.
Come si fa un vocale fatto bene
Entriamo nella sezione decisiva di questa guida, nella quale vi spiego in dettaglio come si fa il vocale perfetto. O almeno, si prova a farlo, perché poi non dipende tutto da noi.
Ho messo insieme alcune delle regole più importanti per registrare un messaggio vocale chiaro ed efficace:
- Messaggio unico: il messaggio deve essere unico, intero e conciso. Non mandate 10 messaggini da 5 secondi, spezzettandolo a rate;
- Lunghezza media: un vocale non deve essere troppo corto (altrimenti sarebbe un messaggio di testo) né troppo lungo (per quello ci sono i podcast). La giusta lunghezza è di qualche minuto, a seconda dei contenuti da comunicare. Tra 1 e 2 minuti siamo prossimi alla perfezione, tra 2 e 5 minuti dovete avere qualcosa di molto interessante da raccontare, oltre i 5 minuti inizia il rischio denuncia;
- Tono deciso: fatevi sentire bene. Non parlate sottovoce col cellulare attaccato ai denti, ma neanche urlate a tutta gola mettendo lo smartphone a 10 metri. Ponete lo smartphone a 10-20 cm dalla bocca, possibilmente rivolti verso la parte bassa del dispositivo (dove si trova il microfono), usate un tono deciso e un volume adeguato, senza esagerare. Se scandite bene, farete anche felici tutti i nerd che usano la trascrizione automatica di Telegram;
- Schema mentale: non improvvisate, dovete avere già bene in mente quello che dovete dire. Sembra una forzatura, invece è solo buon senso: prima di iniziare la registrazione, pensate per qualche secondo agli argomenti di cui volete parlare, fatevi un piccolissimo schema mentale e lasciate solo le cose importanti da dire, eliminando il superfluo. Non dovete andare ad un'interrogazione a scuola, ma i vecchi metodi sono sempre efficaci;
- Niente pause: evitate come la peste qualsiasi tipo di pausa, interruzione, sospensione del discorso. Gli "ehm" e i "mhh" sono la morte dei vocali, antipaticissimi da ascoltare anche a 2x. Più interruzioni ci sono nel vostro audio e meno forte sarà il vostro messaggio;
- Contenuti: il segreto per un buon vocale sta tutto qui. Al di là della forma, dovete avere qualcosa da dire per poter mandare un messaggio. Se pensate che il contenuto non sia abbastanza interessante o funzionale alla conversazione, lasciate perdere. Chiedetevi sempre: la cosa che sto raccontando mi interesserebbe davvero se dovessi ascoltarla io?
Altri consigli per fare bella figura
Se siete arrivati fino a qui e avete studiato bene le sezioni precedenti, siete già in grado di migliorare la vostra vita e quella di chi vi deve ascoltare, mandando vocali di livello superiore.
I miglioramenti, però, sono sempre possibili, quindi ho deciso con grande magnanimità di darvi ulteriori consigli per fare bella figura coi vocali. Queste non sono regole obbligatorie, ma se riuscite a seguirle sarete ricompensati (non da me, eh, dalla vita).
- Praticate la gentilezza: siate sempre leggeri ed educati quando parlate con le persone, nei vocali come nella vita vera. All'inizio di un messaggio vocale lungo fate un saluto veloce, e così alla fine. Parlate con tranquillità ed evitate emozioni troppo ruvide, come rabbia, collera, disperazioni, e magari anche troppo entusiasmo. Queste cose lasciatele alle telefonate, che sono uno strumento più indicato dei vocali;
- Usate il ritmo: non tutte le persone hanno un modo di parlare piacevole e comprensibile, per questo sforzatevi di avere un buon ritmo del parlato. Trovare un corretto bilanciamento non è sempre semplici, bisogna fare un po' di pratica, senza andare troppo veloci (mangiandosi le parole) né troppo lenti (diventando tediosi);
- Aspettate il momento giusto: non mandate i vocali appena svegli, magari direttamente da sotto le coperte. Chi vi ascolta se ne accorge. E allo stesso tempo, non mandate vocali quando siete troppo stanchi, ubriachi, su di giri, e nemmeno quando siete sul "trono" (ci siamo capiti). Datevi il tempo di riprendervi, pensate bene se sia il caso di mandare un messaggio e poi, dopo, lo registrate;
- Non vi scusate: iniziare un messaggio con "scusami per il vocale" vi mette subito in cattiva luce. Non c'è niente di male a mandare un vocale, non avete nulla da farvi perdonare se il messaggio è sensato;
- Non litigate: i messaggi vocali non sono fatti per litigare, perché tendono solo ad esasperare ancora di più il litigio. Una comunicazione già compromessa diventa ancora più pesante se fatta in maniera asincrona. Come già detto, meglio una telefonata per queste cose e, ancora di più, il dialogo dal vivo;
- Fatevi desiderare: non abusate dei messaggi vocali, lasciateli come un'arma segreta per comunicazioni speciali. Fate in modo che i vostri vocali siano un'occasione rara per raccontare in brevissimo qualcosa a qualcuno. Se riuscirete nel vostro intento, magari poi un vostro amico vi dirà che quel vocale che gli avete mandato due anni fa ancora se lo risente qualche volta.
Va bene, siamo arrivati alla fine.
Vi ho dato tantissime informazioni per fare in modo che i vostri vocali siano di alta qualità. Spero che qualcuno di voi le segua davvero, sarebbe un bel modo di dare un contributo positivo al mondo. Grazie per l'attenzione!