Sono passati più di cinquant'anni da quanto il settore automobilistico è passato dall'architettura a 6 V a quella a 12 V, ma per Elon Musk è arrivato il momento di compiere un ulteriore passo avanti, e per questo ha inviato gratuitamente ai produttori di auto concorrenti il white paper dell'architettura a 48 volt del Cybertruck (sapete cosa sia il powertrain elettrico?).
Con il lancio del nuovo pick up elettrico, infatti, Tesla ha introdotto la nuova architettura a 48 V, che necessita di meno corrente e quindi di risparmiare sulla quantità di rame necessaria per i fili elettrici, visto che a più corrente devono corrispondere fili di diametro maggiore (date un'occhiata al nostro approfondimento su cosa misurano volt e kWh in un'auto elettrica).
Ad annunciarlo pubblicamente, l'amministratore delegato di Ford Jim Farley, che su X ha confermato come Musk non stesse scherzando e lo ha ringraziato per il gesto (pur sottolineando come il suo gruppo di sviluppo fosse vicino a ottenere lo stesso risultato, giusto per non fare una brutta figura).
Ma cosa significa passare da 12 V a 48 V e perché la mossa di Musk? Sappiamo come tutte le auto, non solo quelle elettriche, sono dotate di un sistema elettrico, sostenuto da una batteria. Bene questo sistema funziona, da più di 50 anni, a 12 V. In precedenza era a 6 V, poi negli anni '50 è stata introdotta la nuova architettura, ma sono stati necessari circa vent'anni, fino agli anni '70, prima che diventasse uno standard diffuso.
Le moderne vetture utilizzano componenti che consumano più energia, e diversi operatori del settore si sono chiesti se non fosse necessario passare a un sistema più potente. Per questo motivo a fine anni '90 c'è stata una spinta per un sistema ausiliario a 42 volt, ma i piani sono stati annullati dopo che i veicoli ibridi e l'uso di avviatori / generatori ad alta tensione hanno alleggerito l'onere sul sistema elettrico a 12 V.
Insomma, il settore era ancorato al passato, ma non aveva fatto i conti con Tesla. Il produttore americano non ha nulla da perdere e ha iniziato una vera e propria rivoluzione.
Nel 2019 ha offerto la maggior parte dei suoi brevetti gratuitamente a chiunque abbia accettato di non citarla in giudizio per violazione di brevetto (una cosa non troppo distante dall'open source), e in questi anni ha lanciato un nuovo standard di porta per la ricarica rapida, il NACS, che negli Stati Uniti sta diventando la soluzione più popolare (in Europa si è optato per il CCS) .
Arriviamo al basso voltaggio, e perché Musk abbia concesso il white paper dell'architettura gratuitamente. Dotato di un sistema a 48 V, il Cybertruck non ha nemmeno prese da 12 volt e utilizza invece prese domestiche da 110 volt. L'uso di un'architettura a bassa tensione da 48 V richiede però di modificare praticamente tutti i componenti del veicolo, dall'areazione alle dotazioni di sicurezza, e produrli per una sola auto è costoso.
Ecco perché Musk vuole che diventi uno standard: se questi componenti venissero utilizzati da tutti, costerebbero molto meno.
Una settimana fa avevamo condiviso un video in cui Jason Cammisa testava il Cybertruck e spiegava il funzionamento di questa soluzione. Cammisa ha poi anche anticipato questo white paper, anche se come afferma il CEO di Ford, poi in realtà il documento non è esattamente come quello mostrato (Cammisa mostrava una copertina in cui si prendevano in giro gli altri produttori con la scritta "dobbiamo veramente fare tutto il lavoro per voi?", ed ecco perché il CEO di Ford ha voluto rimarcare il fatto di essere al lavoro su una soluzione simile).
Tesla sicuramente può permettersi di farlo, essendo il produttore di auto elettriche più importante al mondo, e gli altri produttori in fondo hanno poco da perdere, visto il loro ritardo e la mancanza di stimoli a innovare, ma resta da vedere se come negli anni '50 ci vorranno altri vent'anni per accogliere il cambiamento.