Plex sta per ricevere finalmente una funzione attesa (e annunciata) da anni

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Plex si sta confermando sempre più come il centro dell'esperienza multimediale casalinga, non solo per la possibilità di accedere ai propri contenuti e a quelli sostenuti da pubblicità, ma a breve anche con un marketplace proprietario per noleggiare e acquistare film o programmi TV (a proposito, sapete come usare Discord per guardare video, film e serie TV con altre persone?).

La notizia, per quanto grande, non è in realtà una novità assoluta, in quanto già nel 2020 e poi nel 2023 l'azienda aveva annunciato dei piani in questo senso, per poi rimandarla.

A giugno 2023, poi, Plex aveva licenziato il 20% dei dipendenti a causa di quella che era stata definita come una "significativa" flessione dei mercati pubblicitari globali, ma adesso la situazione sembra essere migliore, almeno stando a quanto dichiarato dal chief product officer di Plex, Scott Olechowski, a Janko Roettgers di Lowpass. 

Ora è lo stesso Roettgers a condividere sul sito l'arrivo del marketplace sulla piattaforma, e la fonte sono i dirigenti dell'azienda con cui ha parlato durante il CES 2024, tenutosi la scorsa settimana.

Secondo quanto riportato, il marketplace, che alcuni servizi chiamano negozio di video online (o TVOD), consentirà di offrire film e programmi TV, a noleggio o acquisto, e se "la maggior parte degli studi di produzione" sono pronti per il lancio, ci sono piani per completare il catalogo in una fase successiva.  

Ma questa non è l'unica novità in arrivo su Plex. Roettgers ha infatti riportato che l'azienda si sta preparando a un significante aggiornamento dal punto di vista dell'interfaccia grafica, in modo da rendere più semplice la fruizione di contenuti supportati dalla pubblicità e dei canali FAST (streaming gratuito e supportato dalla pubblicità).

Inoltre, dopo aver aggiunto la funzione Discover Together a novembre 2023, l'azienda ha intenzione di implementare nel corso dell'anno ulteriori funzionalità sociali come i profili pubblici (sperando che non causino gli stessi problemi rilevati a novembre, con utenti che ricevevano email dal servizio contenenti una selezione di contenuti dei loro amici che forse avrebbero preferito non condividere).

Date precise non sono state rivelate, ma verranno annunciate più avanti.

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