Con la diffusione delle auto elettriche, gli utenti stanno scoprendo quanto differiscano dalle auto a benzina. Non stiamo parlando solo del fatto che non emettano CO2 e non facciano rumore, o per i tempi di ricarica e la minore autonomia, ma anche per l'effetto che le temperature esterne hanno su quest'ultimo aspetto.
È infatti ben noto come cambi in inverno l'autonomia delle auto elettriche, ma con l'avvicinarsi dell'estate, e la previsione di temperature sempre più elevate cosa succede con il caldo? Ad analizzarlo, uno studio della piattaforma di compravendita statunitense di auto elettriche Recurrent.
L'effetto del calore sulle auto elettriche
Lo studio ha preso in esame 20.000 vetture elettriche negli Stati Uniti in alcuni dei giorni più caldi del 2023 (l'anno più caldo degli ultimi 2000 anni). I risultati sono, per certi versi, rassicuranti, ma non troppo.
Stando ai dati registrati, infatti, le temperature elevate hanno un effetto sull'autonomia delle auto elettriche, ma non quanto le basse temperature.
Mediamente, a temperature sotto i 32°C si perde tra il 2 e il 5% dell'autonomia, mentre a temperature più elevate l'effetto è molto superiore, con un impatto che può arrivare tra il 20 e il 30% a temperature superiori, fino a 38°C. Qui sotto i dati registrati.
Temperatura | Variazione dell'autonomia |
24°C | 0% |
27°C | 2,8% |
29°C | 3,5% |
32°C | 5% |
35°C | 15% |
38°C | 31% |
Ovviamente ci sono delle differenze tra i singoli veicoli. Ford Mustang Mach-E a 32°C non presenta variazioni considerevoli (1%), mentre Nissan Leaf a 32°C perde il 22% di autonomia. Hyundai Kona elettrica perde invece il 5%.
Stando a Recurrent, le auto elettriche resistono bene alle temperature elevate, ma bisognerebbe evitare di lasciare un'auto parcheggiata al sole per settimane, per esempio nel parcheggio di un aeroporto.
Perché le temperature elevate hanno un effetto sulle auto elettriche
Perché il calore impatta sull'autonomia? Ci sono diverse spiegazioni. Le batterie forniscono energia attraverso reazioni chimiche, e se la batteria diventa più calda del solito, queste avvengono più velocemente e diventano meno efficienti. Il calore aumenta anche la resistenza al rotolamento degli pneumatici e aumenta l'utilizzo dell'aria condizionata.
Quest'ultimo ha un impatto soprattutto all'inizio. Nel passare da un abitacolo a 35°C a 20-25°C si possono consumare tra i 3 e i 5 kW, mentre per mantenere la temperatura a 21°C si consuma in genere 1 kW.
Nondimeno, il calore elevato ha un effetto più che altro sulla longevità delle batterie in quanto accelera il processo di degradazione naturale. Per questo le batterie delle auto sono dotate di soluzioni per non farle scaldare troppo.
Per ridurre questi effetti, si consiglia di non parcheggiare una vettura al sole per tanto tempo, come abbiamo detto, e neanche la ricarica dovrebbe essere effettuata in queste condizioni.
Quello che consiglia Recurrent inoltre è di rinfrescare l'abitacolo mentre l'auto è ancora collegata all'alimentazione, in modo da avere un impatto minore dell'aria condizionata sull'autonomia.