Quest'app ha salvato la memoria fotografica della mia famiglia: la prova di PhotoRec

1 week ago 53

Oggi gran parte delle foto (vi ricordiamo quali sono i migliori smartphone fotocamera del momento) che facciamo non esistono nella realtà fisica, nel senso che sono una combinazione di dati e memorizzate in formato digitale. E nell'ultimo decennio abbiamo anche imparato a non averle su supporti fisici ma anche nel cosiddetto cloud. E questo significa che, pur non avendole "in mano", si trovano più al sicuro.

Inquadrato il contesto, vi raccontiamo di una vicenda che ci è costata qualche ansia, ma che ha il lieto fine e che ci ha fatto scoprire un'app davvero interessante. Vi parliamo di PhotoRec, e di come quest'app ci ha aiutato a salvare (parte) della memoria fotografica della mia famiglia.

Vi spieghiamo un pochino il contesto di ciò che è successo prima di conoscere PhotoRec. La figlia piccola ha ricevuto in regalo qualche tempo una macchina fotografica istantanea, che stampa e memorizza le foto scattate tramite una microSD.

Un dispositivo chiaramente da battaglia, che non ha alcuna pretesa in tema di qualità fotografica ma che fa il suo lavoro.

Chiaramente nel corso del suo utilizzo la microSD di questa fotocamera si è riempita di scatti più o meno improbabili, circa 900. E succede che poco prima di partire per le vacanze mi riprometto di fare un backup sul cloud di questa microSD. Come menzionato sopra, si tratta di foto per il 90% sfocate, o mosse, o senza alcun soggetto sensato. Ma sono le prime foto che ha scattato mia figlia nella sua vita, quelle che per un nerd potrebbero essere equiparate ai primi passi o alle prime parole pronunciate.

Succede poi che il backup non riesco a farlo perché non trovo un adattatore per leggere la microSD con il PC, e allora mi dico che lo farò al ritorno. E ovviamente durante le vacanze, non so come, mia figlia cancella in un colpo solo tutti i primi scatti che ha realizzato nella sua vita.

E chiaramente diventa tutto nero.

Al ritorno, senza troppe speranze, e con la microSD vuota nel mio PC, provo a informarmi su programmi "magici" (ecco come recuperare i dati da microSD) che possano far tornare in vita tutti quei ricordi che sembrano essere andati via per sempre. E inizio a leggere di PhotoRec. Le speranze aumentano ma rimangono comunque basse mentre la installo.

Come vedete dagli screenshot in galleria, la sua interfaccia non è nemmeno di semplice interpretazione. Al primo avvio si deve selezionare il drive sul quale far eseguire il programma, e può accadere che supporti esterni non vengano riconosciuti immediatamente. In tal caso si deve chiudere e riavviare l'app.

Dopo aver riconosciuto il drive giusto, sarà necessario indicare all'app quali formati di file si intende recuperare. Senza entusiasmo seleziono i formati JPEG e PNG, oltre a quelli video (sì, l'istantanea da battaglia registra anche video discreti).

Una volta completato questo passaggio parte la scansione. Passa qualche minuto e leggo nella barra del progresso che nessun file è stato trovato. Mi dico "figuriamoci se funzionava davvero". Poi i file recuperati da 0 passano a 2, poi 12, poi 108. Immediatamente apro la cartella selezionata per memorizzare i file ripristinati e vedo dei file temporanei.

Il processo ci mette circa 15 minuti a completarsi. Alla fine apro la cartella del ripristino con i 928 file recuperati. Le foto e i video cancellati, proprio quelli che pensavo fossero persi per sempre, sono tutti lì. La qualità è inalterata, sia per le foto che per i video. L'unica cosa che non ha recuperato sono i metadata sulla data e ora di scatto, ma poco male.

PhotoRec mi ha salvato, e non era scontato visto che si trattava di un'app completamente gratuita, e mi ha insegnato che il backup sul cloud è sempre prioritario (a proposito, vi ricordiamo anche come fare il backup di WhatsApp).

E mi ha anche lasciato una bella storia da raccontare a mia figlia quando sarà più nerd.

Dopo la versione romanzata e sentimentale della storia, vi lasciamo qualche dettaglio tecnico su PhotoRec. Si tratta di un'app per dispositivi Windows, Linux e Mac, che permette di recuperare qualsiasi tipo di dato cancellato da supporti di memoria. Questo significa che non funziona solo con microSD ma con qualsiasi tipo di supporto digitale. E non funziona solo per recuperare foto e video ma qualsiasi tipo di file.

L'installazione e il suo utilizzo sono completamente gratuiti. Potete scaricarla e installarla tramite questo indirizzo. L'app viene scaricata insieme a un secondo software TestDisk, che potete ignorare se dovete solo recuperare dei file cancellati. Quindi dovrete eseguire i seguenti passaggi:

  • Una volta scaricato il file zip sarà necessario estrarlo.
  • Una volta estratto, dovrete avviare il file eseguibile che si chiama qphotorec_win.
  • A questo punto si aprirà l'app PhotoRec con la sua interfaccia. Selezionate il supporto sul quale intendete recuperare i file.
  • Selezionate il formato dei file da recuperare tramite la casella che si trova nella parte bassa, al centro.
  • Selezionate la cartella nella quale memorizzare i file recuperati tramite la barra inferiore.
  • Potete avviare la scansione, tramite il pulsante Cerca.
  • A questo punto parte la scansione, e dovrete attendere il completamento. Il tempo di esecuzione dipende dalla grandezza del supporto. Una barra di progressione vi indicherà quanti file sono stati recuperati man mano che avanza il processo.

Una nota tecnica.

PhotoRec non è magica, quindi non vi trovate dinanzi a un'app come quelle che si vedono nei film in cui il computer magico recuperare file cancellati per sempre.

PhotoRec sfrutta il processo di organizzazione e scrittura dei file secondo gli standard più comuni. Questo implica che anche quando i file vengono cancellati, le loro tracce rimangono sul supporto di memoria. Questo accade almeno finché tutti i cluster associati a quel file cancellato non vengono sovrascritti. Questo significa che app del genere potrebbero funzionare meno, o addirittura non funzionare, per recuperare file completamente sovrascritti, o su supporti formattati in maniera profonda. Se volete conoscere davvero tutti i dettagli tecnici del suo funzionamento, vi suggeriamo di leggere le note tecniche.

Da tutta questa storia avrete capito che fare dei backup delle cose a cui tenete è importante è sempre prioritario. Qui sotto trovate una serie di guide per aiutarvi nel backup su diverse piattaforme:

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