Realme 9 Pro Plus il camaleonte che non ti aspetti | Recensione
16 Febbraio 2022 8
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Potremmo anche dire che pur di fare la differenza ci si inventa di tutto, e non credo che in Realme si offenderebbero. Di certo incuriosisce il nuovo 9 Pro Plus, capace di cambiare colore sotto luce diretta del sole nella sua inedita variante "Sunrise", un dettaglio che per qualcuno potrebbe fare la differenza. Naturalmente c'è molto di più da dire su questo modello, che incarna le vesti di un medio gamma ma porta con sé tutta l'esperienza della casa cinese (e del gruppo Oppo).
Attenzione ai dettagli, materiali e fotocamere, con la principale ereditata dai cugini non troppo lontani della famiglia Oppo (vedi il Reno 6 Pro), tanto che si parla dello smartphone più economico tra quelli che integrano l'apprezzato sensore d'immagine Sony IMX766. Ma basterà per fare la differenza? Ve lo racconto dopo qualche settimana di utilizzo nella nostra recensione del Realme 9 Pro Plus.
DESIGN CAMALEONTICO
Molti dei migliori dispositivi mobili sono ormai in vetro, contano ovvero su una back cover in questo materiale e diverse finiture a seconda del modello e del costo finale, e tanti degli acquirenti finiscono per utilizzare un guscio in gomma per proteggerli. Ore e ore di lavorazione su strati e strati, spesso vanificato da una cover che poi copre quasi tutto (proteggendolo però a dovere).
Ecco, con il Realme 9 Pro Plus in questa variante Sunrise sembrerà ancor più uno scempio dover coprire il retro: al netto dei gusti soggettivi, il celeste glitterato si trasforma infatti in un rosa/rosso in pochi secondi quando esposto alla luce diretta del sole. Un effetto inedito realizzato grazie ad uno strato fotocromatico, divertente per stupire amici e parenti con un simile effetto speciale ma resta qualche dubbio sulle colorazioni scelte. L'Aurora Green e il Midnight Black sono le alternative "non cangianti", e dai render mi sembrano anche più interessanti.
DISPLAY
Altro passo in avanti è stato fatto per il pannello anteriore, un Super Amoled da 6,43 pollici con risoluzione FHD+ e refresh rate massimo a 90Hz, stessa diagonale dello scorso anno (Realme 8 Pro) e luminosità massima alta ma non altissima. Buon trattamento oleofobico e bordi piatti, lo trovo decisamente a fuoco visto il posizionamento.
Lettore biometrico per il riconoscimento delle impronte che si trova in basso, sotto al pannello, che ho trovato piuttosto rapido nella risposta. Tuttavia non è questo ciò di cui voglio parlare: sotto la categoria "Realme Lab", infatti, si trova la misurazione della frequenza cardiaca che sfrutta proprio tale sensore per il rilevamento. L'ho provato svariate volte e confrontato con i risultati del mio smartwatch, ritrovando quasi sempre valori differenti. L'idea non è male, bisogna tuttavia lavorare sulla precisione perché così risulta fin troppo impreciso.
CUORE MEDIATEK, CAVALLI A SUFFICIENZA
Realme ha distinto il 9 Pro dal 9 Pro Plus con due piattaforme hardware differenti: Snapdragon 695 per uno e MediaTek Dimensity 920 per l'altro. Stiamo parlando in ogni caso di SoC all'altezza del compito quando si parla di mid-range, con supporto alle reti 5G e GPU capaci di sostenere anche i titoli più esigenti.
Resta ovviamente qualche compromesso rispetto ai flagship, pare ovvio, ma il divario si è ormai ridotto tanto e grazie ad alcune trovate la forbice sembra sempre più stretta. Penso al refresh rate a 90Hz per il display Super Amoled, oppure alla fotocamera principale da 50MP che lo scorso anno abbiamo addirittura trovato sul top di gamma Oppo Find X3 Pro. Tutti elementi ben integrati e rodati, ma con qualche limitazione: per esempio nei video, che non possono essere registrati in 4K oltre i 30fps. Un limite già noto della piattaforma hardware.
I due Cortex-A78 a 2,5Ghz e i 6 core Cortex-A55 a 2,4GHz lavorano più che bene e riescono a fornire i cavalli necessari nel far girare a dovere l'ultimissima Realme UI 3.0, interfaccia che ricorda in tutto e per tutto la ColorOS12 ed è ovviamente basata su Android 12. Devo dire che l'esperienza d'uso è davvero assimilabile a quella che si ha con uno smartphone di fascia superiore, e anche un occhio esperto faticherebbe a distinguere eventuali difformità dai SoC più blasonati.
SPECIFICHE TECNICHE
- Display: Super AMOLED Full HD+ da 6,43", refresh rate adattivo massimo 90 Hz
- SoC: MediaTek Dimensity 920 a 2,5 GHz + GPU Mali-G68 MC4
- Memoria: fino a 8 GB di RAM e a 256 GB di spazio di archiviazione
- Fotocamere:
- posteriori: 50 MP Sony IMX766 con OIS e EIS (1/1,56 pollici) + 8 MP ultrawide (119°) + 2 MP
- anteriore: 16 MP
- Sblocco: lettore di impronte in display
- Batteria: 4.500 mAh con ricarica rapida SuperDart a 60 W
- Colorazioni: Midnight Black, Aurora Green e Sunrise Blue
Doppio slot per nano SIM e ricezione eccellente, ormai siamo su livelli altissimi con quasi tutti gli smartphone moderni. La connettività in generale è piuttosto completa e comprende (ovviamente) chip NFC, Bluetooth 5.2 e WiFi 6. Giocare è stato un piacere su questo pannello e la Mali-G68 che non si tira indietro neanche davanti ai titoli più impegnativi, sappiamo infatti che i produttori hardware mobile sono andati fin troppo avanti per le softwarehouse e per chi punta sui mediogamma non è altro che un vantaggio.
Due speaker per questo 9 Pro Plus che riesce a sprigionare un suono corposo senza scomporsi più di tanto, anche al massimo; oltre a quello principale che si trova in basso, alla destra della USB-C, è stato incorporato un secondo altoparlante in alto, in coincidenza della capsula auricolare. Non manca poi il jack audio da 3,5 mm che fa sempre piacere rivedere, elemento ormai raro ma apprezzato. Lo slot per le due SIM si trova sul fianco sinistro in alto, la ricezione mi è sembrata più che buona in tutti i contesti.
Interessante l'integrazione del nuovo motorino della vibrazione (X-axis Tactile Engine) che rende tutto molto più preciso e localizzato. Realme chiama questa sensazione "O-Haptics" e tramite la sezione dedicata esistono numerose personalizzazioni che possono attivare o disattivare questa funzione, limitandone l'effetto per chi non la desidera.
AUTONOMIA E RICARICA
Realme non molla ovviamente la buona strada già tracciata in questi pochi anni di attività e conferma la sua tecnologia SuperDart per la ricarica rapida, quindi adattatore in confezione da 60W e possibilità di caricarlo da 0 al 100% in circa mezzora. Potremmo dire che ormai è ciò che ci si attende anche in questa fascia del mercato, i produttori cinesi più agguerriti si stanno allineando su tali velocità e adesso i migliori si spingono ulteriormente avanti.
Possiamo anche dire che hanno avuto ragione sui più conservativi che negli anni scorsi decantavano le ricarica più lente e "sicure", l'adozione della doppia cella ha dimostrato ampiamente che tagliare i tempi è possibile e nessuno ne soffre davvero. Al di sotto della scocca troviamo quindi le due classiche batterie da 2.250mAh ciascuna per un totale di 4.500mAh, abbastanza per arrivare a sera senza dover penare.
FOTO E VIDEO
Seppure cambi la base hardware a sostegno della fotocamera principale, e presumibilmente anche le piccole ottiche, sono rimasto piacevolmente felice di ritrovare anche su un modello più economico il sensore d'immagine IMX766 da 50MP che ben conosciamo. La sensazione è di una fotocamera da prima della classe ed una messa a fuoco precisa, che non mi aspettavo: tanti dettagli (anche quando si scatta in automatico) e poche sbavature anche di notte, dove il grande sensore fa la differenza rispetto alla diretta concorrenza.
Di contro fa sfigurare le altre due fotocamere, sia chiaro, con la grandangolare da 8MP che dimostra tutti i suoi limiti nonostante riesca ad inquadrare un campo di 119°. Semplicemente non sta al passo, il che significa pixel che si confondono al minimo zoom, bilanciamento del bianco molto diverso da quello visto sulla principale e temperatura più fredda. Insomma non si ha la sensazione di continuità come sui top di gamma, dove le diverse fotocamere sono più livellate tra loro; qui c'è un abisso tra la principale e le altre due.
Fotocamera anteriore da 16MP che si comporta bene anche in condizioni difficili come in controluce, l'HDR è ben bilanciato e i video possono essere girati alla massima risoluzione FHD.
Video buoni se realizzati sempre con la principale, ma ci si deve limitare al 4K a 30fps e la stabilizzazione (ottica ed elettronica) non lavora in maniera eccelsa come ci si aspetterebbe. Inutile forse aggiungere che la grandangolare mostra tutti i suoi limiti anche su questo fronte, con qualità che scende a 1080p a 30fps e da lì non si schioda.
CONCLUSIONI E PREZZI
Di certo Realme non ha lesinato su questo 9 Pro Plus e il risultato del lavoro fatto si traduce in uno smartphone concreto e aggiornato, forte della sua ottima fotocamera principale, ricarica rapida e software ben affinato dopo gli ultimi aggiornamenti. Resta comunque un medio gamma e i suoi limiti si riscontrano inevitabilmente sul comparto multimediale - con una fotocamera grandangolare fin troppo economica - e nelle linee che, frontalmente, sono affini ad una moltitudine di altri modelli.
Il posizionamento è congruo con quanto offerto, con la versione base da 6/128GB in vendita a 399€ e quella top con 8/256GB che sale a 439€. In ogni caso vale la pena ricordare che c'è la possibilità di espandere la RAM virtualmente e aggiungere così fino a 5GB aggiuntivi, motivo per cui suggerisco la variante più costosa soltanto a chi davvero necessita di più memoria d'archiviazione.
La strada intrapresa dalla casa cinese è quella giusta e poco importa se alcune delle soluzioni arrivano dai cugini di Oppo, la cosa importante è il prezzo finale più accessibile ed un pacchetto che comunque convince, senza troppi compromessi. Lo consiglierei.
PRO E CONTRO
VIDEO