Anche Realme è in procinto di svelare la propria tecnologia di ricarica rapida a 300 W, stando a indiscrezioni che provengono dalla Cina (il super prolifico conosciuto leaker Digital Chat Station, ormai un nome arcinoto per chi segue assiduamente il settore). Potrebbe arrivare con la presentazione di GT7 Pro. Per precisare, lo smartphone non supporterà questa tecnologia, ma la società coglierà l’occasione del lancio per mostrarla in anteprima.
Non è la prima volta che si raggiungono i 300 W nella ricarica cablata: Redmi, il sotto-brand di Xiaomi dedicato al mercato domestico, aveva dimostrato questo risultato già all'inizio dell’anno scorso. Tuttavia, a oggi nessun dispositivo è stato messo in vendita, o anche solo lanciato, con queste velocità - che, ricordiamo, permetterebbero di ricaricare una batteria da 4.000 mAh in meno di cinque minuti. Per quanto riguarda Realme, ha già portato sul mercato la ricarica a 240 W con un’edizione speciale del GT5 l’anno scorso, che però è rimasto confinato in Cina.
È interessante osservare che questo trend è piuttosto consolidato: i dispositivi con le velocità di ricarica più spinta rimangono in Cina, e più in generale sono le aziende di quel Paese che spingono di più a riguardo. i grandi protagonisti di altri Paesi, come Apple, Samsung e Google, sono molto, molto indietro. Una coincidenza? Difficile: viene più da pensare che sia una questione di leggi, limiti e regolamenti.
In ogni caso, per quanto riguarda il GT7 Pro di per sé, la fonte aggiunge un altro paio di caratteristiche interessanti: scanner di impronte a ultrasuoni e soprattutto certificazione contro acqua e polvere IP69. Quel “9” è un dato molto raro nel settore smartphone, che di solito si fermano a 8.
Per ricapitolare: la prima cifra di una certificazione IP riguarda il livello di protezione dalla polvere, la seconda la protezione dall’acqua. Per la polvere il 6 è il valore massimo, che significa protezione assoluta; per l’acqua, invece, 8 rappresenta la protezione da immersione permanente, ovvero per almeno 30 minuti e per oltre 1 metro (in genere anche oltre 3 metri). Il massimo è rappresentato, appunto, dal livello 9, che protegge contro l’acqua anche a pressione molto elevata (i test vengono effettuati tra gli 80 e i 100 bar per almeno 2 minuti da ogni angolazione).