Acemagic X1 è un portatile con due schermi.
Due schermi "interi", perfettamente identici, tenuti assieme da una cerniera metallica che consente al secondo display di ruotare di 360°.
Un dispositivo senz'altro originale, al punto da spingerci a provarlo per capire se fosse solo un esercizio di stile, o un'alternativa concreta.
La risposta può sembrare insita nel voto finale, ma in realtà non è così: per capire bene a chi e a cosa serva questo notebook, l'unica risposta esaustiva è leggere tutta la recensione di Acemagic X1.
C'è una piccola sorpresa nella confezione di Acemagic X1.
Oltre al portatile e all'alimentatore USB-C da 65 Watt troviamo infatti 4 membrane per la tastiera. Si tratta di rivestimenti in silicone che vanno in pratica a sovrascrivere quello che c'è scritto sui tasti, in modo da avere un layout il più possibile affine a quello italiano.
Dal punto di vista estetico funziona, da quello pratico un po' meno, ma ne riparleremo poi nel capitolo dedicato.
È molto difficile giudicare la qualità costruttiva dell'Acemagic X1 nel complesso, perché ci sono alti e bassi. Partiamo dalle note positive.
La cerniera che unisce i due schermi è solida e il peso è ben bilanciato.
Sono due elementi non di poco conto, perché significa che il secondo schermo è effettivamente utilizzabile bene a (quasi) ogni inclinazione. Giusto nei casi più estremi potrebbe tendere ad aprirsi un po' da solo.
C'è inoltre un aggancio magnetico tra i due display, in modo che quando il secondo schermo viene piegato a 360° rimangia attaccato al primo.
Allo stesso modo, alzando lo schermo principale, quello secondario non si apre da solo per il semplice effetto della forza di gravità.
Bisogna però stare un po' attenti a com'è inclinato il primo schermo perché non in tutte le posizioni è possibile aprire agilmente il secondo, che può sfregare sul portatile o sulla scrivania, a seconda del caso.
Anche la cerniera principale, quella che lega i due display al resto del portatile, è sufficientemente rigida da sostenere il loro peso.
Il lato negativo, a dispetto della scocca in metallo, consiste nella facilità con cui questa si flette in seguito alla pressione, particolarmente sulla tastiera.
Gli speaker affacciano sui due lati, una soluzione che diffonde bene l'audio, ma che non contribuisce molto a esaltarne la qualità.
Il peso complessivo è di poco inferiore ai 2 Kg, che è tanto per un 14 pollici, ma non è molto per un dual screen laptop. Le porte presenti sono 2 USB-C, una USB-A e una HDMI: sufficienti, ma senza abbondare.
Il tocco finale è la scritta "stay hungry, stay foolish" incisa in un piccolo riguardo dorato, che forse si riesce a intravedere nello scatto qui sopra.
Se dovessimo puntare il dito sul peggiore difetto di Acemagic X1 sarebbe a colpo di sicuro in direzione di tastiera e touchpad.
Ciascuno a modo loro, i due dispositivi di input sono deludenti.
La tastiera non solo flette visibilmente, come già accennato, ma ha proprio un pessimo feedback al tocco.
Il layout poi, a dispetto della membrana in silicone, non è nemmeno quello italiano, e nemmeno la memoria muscolare basta del tutto, perché la "ù", ad esempio, è sopra al tasto invio, che è su una sola riga.
Il touchpad non solo non è sempre immediatamente reattivo, ma soprattutto ha un pessimo clic, al punto che, premendo al centro della sua superficie, è addirittura possibile fare clic destro e sinistro contemporaneamente!
Si tratta insomma per lo più di difetti proprio strutturali, a livello costruttivo.
Probabilmente l'azienda ha cercato di alleggerire la scocca per non appesantire troppo il portatile, ma il risultato finale è andato troppo a scapito di questi due dispositivi.
- Schermi: 2x 14'' IPS 1.920 x 1.080 pixel
- CPU: Intel Core i7-1255U
- RAM: 16 GB DDR4
- Archiviazione: 1 TB SSD M.2 NVMe 2280
- Webcam: 1080p@30fps
- Porte: HDMI 2.0, USB-A 3.0, 2x USB-C (solo una con power delivery)
- Connettività: Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2
- Batteria: 62 Wh
- Peso: 1.936 grammi
- OS: Windows 11 Home
Dal punto di vista tecnico Acemagic X1 è esattamente come ce lo aspettavamo: un medio gamma, senza particolari fronzoli.
Da notare, purtroppo, che delle due USB-C solo una può alimentare il portatile. In compenso il quantitativo di memoria è generoso, sia in termini di RAM che di archiviazione.
Buona infine la capacità della batteria, anche lievemente superiore alle attese, ma purtroppo l'autonomia non è uno dei punti di forza di questo portatile, come vedremo nel paragrafo dedicato.
Anche il peso non è contenuto, ma come dicevamo c'è da mettere in conto il secondo display, e almeno non ci sono problemi di sbilanciamento.
È chiaro comunque che non siamo davanti a una workstation, quindi quel secondo schermo non è pensato tanto per lavorare, quanto per il multitasking.
Acemagic X1 è il primo laptop al mondo con due display (IPS da 14 pollici full HD) piegabili orizzontalmente.
Il secondo schermo è collegato tramite un'interfaccai eDP, e viene visto a tutti gli effetti come un monitor esterno.
L'azienda ha inserito nella scocca alcuni pulsanti dedicati, per abilitare rapidamente uno qualsiasi dei due display, per duplicare sul secondo lo schermo principale, e per usare invece il secondo come estensione del primo. Tutto ciò in barba alle impostazioni di Windows.
Da un punto di vista qualitativo però, gli schermi non sono niente di particolare.
Gli angoli di visione, particolarmente importanti per il secondo schermo, non sono proprio impeccabili, a dispetto della tecnologia IPS.
Non c'è inoltre un sensore di luminosità per regolare automaticamente la retroilluminazione, non c'è supporto HDR e il refresh è di 60Hz.
La copertura sRGB è sufficiente, ma non si va molto oltre, e i colori non brillano particolarmente.
Il gap tra i due è inoltre così evidente che non provano nemmeno a essere una cosa simile. Sono due display distinti, per quanto uguali.
Acemagic X1 | Surface Laptop 5 | ZenBook S 13 OLED | |
3DMark (night raid) | 9.440 | 16.250 | 15.875 |
PCMark 10 | 4.024 | 4.893 | 5.240 |
GeekBench 5 single-core | 2.222 | 2.180 | 2.500 |
GeekBench 5 multi-core | 4.650 | 8.900 | 8.690 |
GeekBench 5 GPU | 11.000 | 14.480 | 15.100 |
Cinbench R23 | 1.190 (single) / 4.175 (multi) | 1.655 (single) / 7.500 (multi) | 1.700 (single) / 7.000 (multi) |
CrystalDisk lettura | 3.820 MB/s | 3.560 MB/s | 6.480 MB/s |
CrystalDisk scrittura | 2.650 MB/s | 2.530 MB/s | 4.450 MB/s |
I benchmark non dipingono un bel ritratto di Acemagic X1, e non è che lo abbiamo messo contro chissà chi.
Il Surface Laptop 5 è dotato di i7-1255U e 16GB, quindi è in pratica suo gemello, ma è più performante sotto ogni punto di vista (chiariamo che tutti i benchmark sono stati eseguiti con un solo schermo attivo)
Zenbook S 13 OLED ha invece la generazione successiva dei processori Intel, i7-1355U, sempre accompagnato da 16 GB di RAM, e ovviamente la musica non cambia.
Solo l'SSD è più che all'altezza delle aspettative, mentre il processore di Intel non riesce a dare il meglio di sé, complici anche delle ventole che entrano sì in azione spesso, ma non sembrano molto intenzionate a spingere, lasciando quindi che il sistema vada in throttling.
La buona notizia è che superficialmente, e anche internamente, le temperature sono sempre molto contenute. Ma è solo un modo per vedere il bicchiere mezzo pieno.
La realtà è che in questo caso abbiamo visto più volte dei concreti rallentamenti, anche durante operazioni banali, come l'avvio di un video su YouTube, o la ricerca su Windows.
Solitamente diciamo di non badare troppo ai benchmark, perché poi ormai i processori moderni nella vita comune non danno problemi, ma questa è la classica eccezione che conferma la regola. E non è una buona notizia.
Detto questo, non vuol dire che il sistema sia piantato o che presenti dei costanti colli di bottiglia. È usabile, fa quel che deve nella maggior parte dei casi, ma non è affidabile nel 100% delle situazioni, anche più di quanto non dicano i benchmark stessi.
6 ore di autonomia lavorativa possono sembrare in fondo sufficienti, e in parte lo sarebbero; peccato che 6 ore si fanno con un solo schermo acceso!
Il perché è anche piuttosto evidente dal ridotto tempo di idle: c'è un battery drain costante, che limita l'autonomia complessiva, questo a prescindere dai due display.
- Idle (luminosità minima, massimo risparmio energetico): 7 ore
- Gaming (luminosità massima, massime prestazioni): 1 ora e 50 minuti
- Ufficio (luminosità 25/100, prestazioni bilanciate): 6 ore
Il problema sembra per lo più lato software, anche perché, come abbiamo già visto, non sono certo le prestazioni a brillare. Proprio del software dedicato sembra però l'elemento che manca a questo portatile, quindi non siamo pronti a scommettere che le cose cambieranno in futuro.
Da un dual screen nessuno si aspettava miracoli, ma qui stiamo parlando di qualcosa che prescinde dai due schermi.
Per fortuna l'alimentatore è abbastanza piccolo e leggero, perché sarà bene averlo a portata di mano.
Dare un voto all'esperienza d'uso di Acemagic X1 è estremamente difficile, e va preso con le pinze.
Chi usi molto il multitasking qui troverà pane per i suoi denti, questo è innegabile.
Se in un portatile classico la maggior parte delle app vengono eseguite in full screen, qui c'è la concreta possibilità di affiancarne più di una, cosa che solo un secondo display ti può garantire.
Browser, Telegram, file manager e Spotify aperti, tutti contemporaneamente, tutti usabili a colpo d'occhio. Una comodità che solo su un PC fisso con uno schermo particolarmente grande (o appunto con due display) possiamo ritrovare.
Il rovescio della medaglia però è che non c'è alcun tipo di software che ci aiuti nel gestire il secondo schermo. La gestione delle finestre è quella di Windows, nuda e cruda.
ASUS, nei suoi "Duo" aveva aggiunto diverse modalità di utilizzo per passare app da un display all'altro, o per sfruttare lo schermo aggiuntivo in modo peculiare; qui lo sviluppo software è del tutto assente, e questo in parte mina proprio quello che è il fiore all'occhiello di Acemagic X1.
Sì perché tutto il resto, come abbiamo già visto, non è particolarmente degno di lode. Anzi, in alcuni casi (tastiera e touchpad su tutti) è particolarmente biasimabile, e va senz'altro a incidere sul piacere d'uso del laptop nel quotidiano.
All'inizio insomma X1 ti conquista con la libertà che ti mette a disposizione. Se però non la sfrutti, costantemente, rischia di diventare addirittura frustrante.
È un confine sottile, che si sposta in base alle esigenze di ciascuno. Di certo è il classico prodotto che potremmo banalmente riassumere con "per pochi". Il timore è che, anche per quei pochi, possa non essere abbastanza.
Acemagic X1 ha un prezzo di 1.399€, al momento scontati ad 889€.
Il primo è un discreto prezzo, se mettiamo in conto non solo l'hardware ma anche il suo form factor unico. Il secondo è, a maggior ragione, quasi ottimo. Almeno sulla carta.
Restano ovviamente tutte le perplessità che abbiamo espresso sopra, ma del prezzo non possiamo lamentarci.
Immagini
Il sample per questa recensione è stato fornito da Acemagic che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
Acemagic X1
Acemagic X1 ha un grande pregio, anzi due. Da un lato è una soluzione concreta a un problema comune, quello dello scarso spazio sullo schermo di un portatile. Dall'altro è anche una soluzione economica, che sotto un altro brand sarebbe costata facilmente più del doppio.
Questo non significa però che sia adatto a tutti, anche perché di elementi migliorabili ce ne sono parecchi, ma almeno è un'alternativa concerta e non solo un esercizio di stile. Per pochi, ma non per molti.
Sommario
Benchmark e Temperature 6.5
Pro
- Prezzo
- È ben bilanciato, nonostante tutto
- Le cerniere tengono bene
- Vero multitasking in mobilità
Contro
- Tastiera e touchpad da rifare
- Prestazioni sotto tono
- Autonomia bassa
- Manca software dedicato ai due schermi
Nicola Ligas Laureato in ingegneria informatica, con una specializzazione in sviluppo di applicazioni per il web. Dopo alcuni anni di progettazione e deploy di siti web ed e-commerce per varie PMI, sono entrato in AndroidWorld nel 2010, scrivendo inizialmente solo notizie di tecnologia ed elettronica di consumo. Dal 2011 al 2014 ho collaborato ad Android Magazine, un mensile cartaceo sul mondo Android. In oltre 10 anni di prove in prima persona su centinaia di dispositivi diversi ho sviluppato un forte know-how su notebook, TV e home cinema, action cam, monopattini elettrici, e tanti altri dispositivi sui quali ho scritto recensioni e guide di ogni genere, spiegando ai lettori in modo chiaro come usare la tecnologia odierna, e quale dispositivo comprare in base alle loro esigenze. Attualmente curo tutta la produzione editoriale di SmartWorld.it, e realizzo video recensioni e approfondimenti per YouTube, TikTok, Instagram, e Facebook.