Recensione Fujifilm X-T50: bella e leggerissima, ma c'è bisogno di uno sconto

4 months ago 203

La piccola Fujifilm X-T50 è una fotocamera da non sottovalutare. Prima di tutto, perché ha un design grazioso che cattura l'attenzione. Secondo, perché ha un hardware di altissimo livello, capace di produrre scatti di qualità elevatissima. Tutto questo non deve stupirvi, perché gran parte della scheda tecnica è identica alla sorella maggiore Fujifilm X-T5. E allora, quali sono le differenze tra le due macchine? Perché scegliere una X-T50 invece di una X-T5? Risponderemo a queste e a tante altre domande nella nostra recensione completa: attenti soprattutto alla parte finale, quando parleremo di prezzi.

La confezione di vendita della Fujifilm X-T50 include pochi elementi, lo stretto indispensabile. Oltre al corpo macchina, troviamo la batteria NP-W126S, un cavo USB-C, un adattatore per le cuffie (da jack audio a USB-C), il tappo per l'innesto obiettivi e la tracolla in similpelle.

Mancano un po' di accessori fondamentali per la ricarica. Non solo un caricabatteria esterno, ma anche e soprattutto un alimentatore con spina da muro per poter usare il cavo USB-C fornito in dotazione e ricaricare la fotocamera. Potete usare un qualsiasi alimentatore con ingresso USB-C che avete già a casa, magari quello dello smartphone, però è sicuramente scomodo non trovarlo in confezione.

Per la nostra prova abbiamo utilizzato il nuovissimo Fujinon XF16-50mmF2.8-4.8 R LM WR, lanciato insieme alla X-T50. Un'ottica zoom leggerissima, perfetta da usare insieme ad una mirrorless di questo genere. Trovate a seguire le immagini di unboxing per entrambi i prodotti.

La vera differenza tra la nuova Fujifilm X-T50 e le altre macchine di quinta generazione sta (quasi) tutta nel design. Questo modello prende ispirazione dalla Fujifilm X-T30 del 2019, con pulsanti e ghiere praticamente identici, al netto di qualche spostamento minimo.

Ciò vuol dire che è nettamente più piccola e più leggera della X-T5: parliamo di 119 grammi in meno (con batteria e SD inserite), un netto risparmio che si fa sentire quando la si porta a tracolla. Un punto è chiaro: la X-T50 è una fotocamera super portatile, fatta apposta per essere portata in viaggio, messa nello zaino, tenuta al collo.

A farne le spese, però, è il comfort tra le mani. L'ergonomia generale è buona, ma non ai livelli delle sorelle maggiori. Se avete mani grandi, vi sentirete un po' stretti ad impugnare la X-T50. Il feedback delle ghiere e dei pulsanti non è solido e preciso come su X-T5 o prodotti concorrenti.

Inoltre, c'è un netto cambiamento per la ghiera di sinistra: non serve né per gli ISO (come su X-T50) né per le modalità (come su X-T30), ma per la simulazione pellicola. Questa scelta ci ha stupito, difficile giudicarla: sicuramente può avere senso per un target più giovanile, anche se siamo sicuri che molti utenti più esperti rimpiangeranno di non poterla usare nativamente per la regolazione degli ISO.

Da segnalare anche la presenza del flash pop-up integrato, con levetta dedicata sulla sinistra. Per un prodotto super portatile come questo ha senso metterlo.

Tutto considerato, la X-T50 non è la migliore per ergonomia, ma è sicuramente la mirrorless più carina della nuova gamma Fujifilm, insieme alla Fujifilm X100VI.

  • Sensore: X-Trans CMOS 5 HR (APS-C, 23,5 × 17,7 mm) da 40,2 MP con filtro a colori primari
  • Processore di immagine: X-Processor 5
  • Stabilizzazione: IBIS a 5 assi (7 stop)
  • Autofocus: AF ibrido (425 punti) fino a EV -7
  • Sensibilità: 125-12.800 ISO (espandibile a 64-51.200 ISO)
  • Tempi di scatto:
    • ott.meccanico: da 15 minuti a 1/4.000 di secondo
    • ott. elettronico: da 15 minuti a 1/180.000 di secondo
  • Raffiche:
    • ott.meccanico: fino a 8 fps
    • ott. elettronico: fino a 20 fps (crop 1,29x)
  • Flash: pop-up, numero guida 3,9
  • Display: LCD da 3" in 3:2 con 1,84 MP
  • Mirino: elettronico OLED da 0,39" con 2,36 MP (ingr. 0,62x)
  • Foto:
    • Formati: JPEG, HEIF, RAW (14 bit)
    • Risoluzione massima: 6.864 x 5.152 pixel (in 4:3)
  • Video:
    • Formati: HEVC/H.265, MPEG-4 AVC/H.264
    • Compressione: All Intra, Long GOP (4:2:2 a 10 bit)
    • Risoluzione: fino a 6.2K a 30 fps, 4K @ 60 fps, 1080p @ 240 fps
  • Connettività:
    • memorie: SD-UHS II
    • porte fisiche: USB-C 3.2 Gen2x1, micro HDMI, jack audio 3,5 mm (microfono), foro a vite da 1/4"
    • wireless: Wi-Fi 802.11 ac (Dual Band), Bluetooth 4.2
  • Innesto obiettivi: Fujifilm X Mount
  • Batteria: NP-W126S da 1.260 mAh
  • Autonomia:
    • foto: 305 scatti (normale) / 390 scatti (economy)
    • video (riprese effettive): 45 minuti (4K)
  • Dimensioni: 123,8 x 84 x 48,8 mm
  • Peso:
    • solo corpo: 389 g
    • con batteria e scheda SD: 438 g
  • Colori: nero, grigio, argento

Sensore e Processore

Fujifilm X-T50 utilizza un sensore APS-C X-Trans CMOS 5 HR da 40,2 MP con filtro colori primari e un processore d'immagine X-Processor 5.

Un'accoppiata vincente, già messa alla prova su Fujifilm X-H2, Fujifilm X-T5, Fujifilm X100VI. Abbiamo già tessuto le lodi di questo hardware nelle recensioni delle altre macchine appena citate, che dunque vi consigliamo di leggere per approfondire.

In questa sede ci limitiamo a dire soltanto che è un netto miglioramento rispetto alla X-T30: si passa ad un sensore con molta più risoluzione (14 MP in più) e un processore in grado di gestire meglio tutte le funzionalità. Avere un sensore così potente in un corpo macchina così compatto è una goduria.

Altre novità sono le stesse già viste con la X-T5, dunque ci sono un ISO 125 come valore base, tempi di scatto minimi di 1/180.000 sec, autofocus con AI molto reattivo.

Display e Mirino

Fujifilm X-T50 monta un mirino elettronico OLED da 0,39" con risoluzione 2,36 MP, lo stesso di X-T30. Il display LCD sul retro ha dimensione di 3" e risoluzione di 1,84 MP, uguale a quello di X-T5 ma con un meccanismo pop-up inclinabile solo sull'asse orizzontale.

Per entrambi ci aspettavamo qualcosa in più, in termini di qualità per il mirino e di versatilità per il display posteriore. Sarebbe stato perfetto, per una macchina come questa, uno schermo completamente orientabile (a sportellino) come sulla Fujifilm X-S20.

Connettività

Il comparto connettività è uno degli aspetti in cui la Fujifilm X-T50 non brilla, anzi lascia molto a desiderare. Siamo rimasti all'epoca di X-T30, con uno sportellino laterale che include una porta USB-C, una micro HDMI e un jack-audio per il microfono, e un singolo slot per la scheda SD-UHS II nel vano batteria.

Per una macchina uscita a metà 2024 siamo al limite a livello di versatilità, non possiamo dirci soddisfatti. Per fortuna ci sono anche le connettività wireless, con standard Wi-Fi 802.11 ac (Dual Band) e Bluetooth 4.2 (anche qui ci saremmo aspettati una versione più recente). Supportata anche la compatibilità con l'app per dispositivi mobili Fujifilm XApp.

Fujifilm X-T50 utilizza una batteria NP-W126S da 1.260 mAh, la stessa di X-T30 e X100VI, ma più piccola di quella della X-T5 (NP-W235 da 2.200 mAh). L'azienda dichiara che si possono fare 305 scatti (in modalità normale) e fino a 45 minuti di video in 4K.

Durante le nostre prove siamo andati anche leggermente oltre rispetto a questi valori, che rimangono però abbastanza bassi. Il prezzo da pagare in termini di compattezza e leggerezza si paga proprio a livello di autonomia, che non è molto soddisfacente.

Il consiglio, come al solito, è di portarsi dietro almeno una batteria di scorta, in modo da poter coprire tutte le vostre esigenze. Se ad esempio portate la X-T50 in viaggio con voi, rischiate di finire l'autonomia a metà giornata.

La parte software di Fujifilm X-T50 è la stessa già vista su X-T5 e sulle altre mirrorless più recenti dell'azienda. Ci sono, quindi, luci ed ombre.

La fruibilità dei menu è buona, soprattutto dopo qualche giorno d'utilizzo per farci un po' l'abitudine. Fujifilm continua a nascondere alcune opzioni importanti in sottomenu un po' troppo complicati da trovare, ma c'è da dire che il livello di personalizzazione è elevatissimo.

In generale, le prestazioni del software e la reattività della macchina sono più che soddisfacenti. Speriamo solo che l'azienda proceda presto ad una razionalizzazione dell'interfaccia e dei menu di regolazione, in modo da adeguarsi a quanto sta facendo la concorrenza.

Autofocus

Parliamo di autofocus e tornano le buone notizie. Sono ben visibili i passi in avanti fatti dalla Fujifilm X-T50 rispetto alla X-T30. Il sistema autofocus ibrido usato su questa macchina ha 425 punti di rilevazione e arriva fino a EV -7, così come sulla X-T5.

Grazie all'aggiunta delle funzioni d'intelligenza artificiale, è stato migliorato molto il riconoscimento e il tracciamento dei soggetti, che ora risulta più affidabile e reattivo.

Ne parleremo meglio quando affronteremo l'argomento raffiche, ma possiamo già diversi che l'autofocus della X-T50 è certamente promosso.

Stabilizzazione

Ottimo anche il sistema di stabilizzazione IBIS a 5 assi che compensa fino a 7 stop, come su X-T5. Questa è forse la novità più rilevante in assoluto della Fujifilm X-T50, visto che è la prima della sua serie a poter vantare un sistema di stabilizzazione – la X-T30 non era stabilizzata.

Le prestazioni dello stabilizzatore sul sensore sono ottime, tra le migliori della categoria. Usando ottiche lunghe si possono facilmente evitare problemi di micro mosso. Non ci sono strani comportamenti sui panning o durante i movimenti rapidi della fotocamera. Tutto funziona al meglio ed è una grande notizia per una macchina di questa fascia.

Abbiamo già parlato a lungo dell'altissima qualità del sensore X-Trans CMOS 5 HR, vi invitiamo nuovamente a leggere le recensioni di Fujifilm X-H2, Fujifilm X-T5, Fujifilm X100VI se siete curiosi.

Anche Fujifilm X-T50 usa questo sensore e anch'essa produce scatti strepitosi. Non ci giriamo intorno: a livello di qualità fotografica in purezza, il sensore da 40 MP di Fujifilm è il migliore in assoluto nel segmento APS-C.

Il livello di dettaglio, la fedeltà dei colori, la gamma dinamica, la resa generale: sono tutti ottimi nelle foto scattate su X-T50, anche quelle in condizioni più rischiose. Certo, quando le luci sono scarse inizia a faticare un po' e il rumore digitale inizia a vedersi, ma dovete spingervi molto su con gli ISO (almeno 5000) per cominciare a notarlo.

In accoppiata con un obiettivo molto versatile come il nuovissimo Fujinon XF16-50mmF2.8-4.8 R LM WR, la X-T50 diventa una macchina perfetta per la street photography, le foto di viaggio, i panorami di paesaggi e natura.

X-T50 è tutto il contrario di una mirrorless professionale, iper-specializzata per fare al meglio pochissime cose, come la Sony A9 III.

Anzi, è un modello perfetto per il general purpose, come si direbbe in informatica, ed è proprio per questo che riesce a convincere così tanto.

In basso trovate una buona varietà di foto scattate nelle strade di Firenze, nella sede Ducati a Borgo Panigale e sul circuito del Mugello, durante le prove per il Gran Premio d'Italia di MotoGP.

Se volete dare un'occhiata ai file a dimensioni intera e controllare tutti i dati EXIF, potete scaricarli andando a questo indirizzo.

JPEG originali

RAW elaborati

Prova ISO

Raffiche

Lo scatto a raffica su Fujifilm X-T50 arriva fino a 8 fps con otturatore meccanico (senza crop) e fino a 20 fps con otturatore elettronico (con crop 1,29x). Sono valori bassi, soprattutto rispetto a X-T5 e X-H2, che usano lo steso sensore e arrivano a 15 fps con otturatore meccanico. Una limitazione difficile da accettare.

Detto questo, le raffiche sono comunque soddisfacenti, in particolar modo quelle con otturatore elettronico. Abbiamo usato la raffica a 20 fps con fuoco continuo per fotografare soggetti molto difficili come le moto da gare di MotoGP e i risultati sono stati molto buoni.

Certo è che la X-T50 non è una mirrorless per la fotografia sportiva, in nessun modo. Se avete bisogno di tanta velocità di scatto e volete rimanere in casa Fujifilm, potete optare per la più potente X-H2S, fatta apposta per questo scopo.

Simulazione pellicola

Il capitolo sulla simulazione pellicola è particolarmente importante per la Fujifilm X-T50, che come detto qualche sezione più in alto integra una ghiera dedicata per la selezione delle simulazioni.

Si tratta di un chiaro segno del target di riferimento di questo modello, che strizza l'occhio ai giovani e ai fotoamatori meno esperti di post-produzione. Grazie alla simulazione pellicola, infatti, è possibile ottenere scatti dotati di grande personalità direttamente in macchina, senza passare dal PC. Una bella opportunità per usare la propria creatività e lasciarsi ispirare da questi "filtri avanzati" creati da Fujifilm.

Sulla X-T50 sono disponibili 20 modalità di simulazione pellicola: la nuovissima REALA ACE, che si unisce alle classiche PROVIA/Standard, Velvia/Vivid, ASTIA/Soft, Classic Chrome, PRO Neg.Hi, PRO Neg.Std, Classic Neg, Nostalgic Neg, ETERNA/Cinema, ETERNA BLEACH BYPASS, ACROS, ACROS+Filtro Y, ACROS+Filtro R, ACROS+Filtro G, Monocromatico, Monocromatico+Filtro Y, Monocromatico+Filtro R, Monocromatico+Filtro G, Sepia.

Non sottovalutate la parte video di Fujifilm X-T50, perché sa regalare grandi soddisfazioni.

Tra le più grandi migliorie rispetto alla X-T30 c'è infatti anche la capacità di ripresa dei filmati, con risoluzione massima addirittura fino a 6.2K.

Su X-T50 potete usare i formati H.265 e H.264, scegliendo tra i codec All-Intra e Long GOP, entrambi disponibili in 4:2:2/4:2:0 a 10/8 bit. Per la precisione, ecco tutte le risoluzioni e i framerate disponibili nelle impostazioni.

  • 6.2K 16:9 (fino a 29.97p) in HQ / LT, H.265;
  • DCI 4K HQ 17:9 /4K HQ 16:9 (fino a 29.97p) in HQ / LT, H.265, H.264;
  • DCI 4K 17:9 / 4K 16:9 (fino a 59.94p) in HQ / LT, H.265, H.264;
  • FHD 17:9 / FHD 16:9 (fino a 59.94p) in HQ / LT, H.265, H.264;
  • High speed FHD 17:9 / 16:9 (fino a 240p) in H.265, H.264.

Attenzione perché sia per il 6.2K che per il 4K a 60 fps è previsto un piccolo crop sul sensore, mentre dal 4K a 30 fps in giù si registra senza crop. Inoltre, il 4K HQ permette di registrare con supersampling dalla risoluzione 6.2K.

Sono disponibili anche la registrazione in formato F-Log2 con gamma dinamica ad oltre 13 stop, la ripresa continua fino a 60 minuti, la registrazione in ProRes RAW tramite connettore esterno e altri strumenti avanzati per i videomaker.

Insomma, sulla carta un ottimo assortimento di funzionalità, che viene un po' limitato dall'ergonomia del corpo macchina: il display non orientabile è piuttosto scomodo da usare durante le riprese, ma soprattutto la compattezza rischia di causare problemi di surriscaldamento, soprattutto registrando alle risoluzioni più alte.

Fujifilm X-T50 è disponibile sul mercato italiano da giugno 2024 nelle colorazioni BLACK, SILVER e CHARCOAL SILVER. I prezzi di listino (IVA inclusa) sono quelli che trovate nello specchietto a seguire.

  • X-T50 (solo corpo): 1.529,99€
  • X-T50 + 16-50 mm 1.929,99€
  • X-T50 + 15-45 mm 1.679,99€

L'obiettivo Fujinon XF16-50mmF2.8-4.8 R LM WR è acquistabile da giugno 2024 al prezzo di 849,99€ IVA inclusa.

Lo diciamo subito: il prezzo di lancio è molto alto per una macchina serie X-TX0.

Pensate che la X-T30 al lancio (nel 2019) costava appena 949€. Certo, il mercato è cambiato, il costo di qualsiasi prodotto tecnologico si è alzato, la X-T5 ha diverse funzionalità aggiuntive rispetto alla X-T30, ma parliamo comunque di un salto troppo ampio, difficile da spiegare ai consumatori e soprattutto ai fan di Fujifilm.

In più, 1.529€ è una cifra pericolosamente vicina allo street price della X-T5, che è uscita da più di un anno e ha fatto in tempo a calare molto rispetto al prezzo di listino ufficiale. Ora la potete trovare facilmente a circa 1.700€, meno di 200€ rispetto alla X-T50, e su queste basi il confronto non regge: si prende la X-T5 senza pensarci un attimo.

Fujifilm X-T50 non ha le armi per combattere ad armi pari con la X-T5, che è molto più versatile e un po' più potente. Ma non ha neanche le peculiarità di nicchia della Fujifilm X100VI, che la rendono unica nel suo genere.

Come fare, dunque, a renderla appetibile per il pubblico? Ci vuole un netto calo di prezzo, al più presto. Se Fujifilm vuole dare spazio a questo modello, deve puntare al grande pubblico con una campagna aggressiva di sconti e promozioni speciali nel corso dei prossimi mesi.

Altrimenti, rischia di rimanere schiacciata tra i tanti modelli Fujifilm già presenti sul mercato e alcuni dei bestseller della concorrenza, a cominciare dalla Sony A6700. Non glielo auguriamo, perché non se lo meriterebbe.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Fujifilm, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

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Giudizio Finale

Fujifilm X-T50

Fujifilm X-T50 ha tanto potenziale, deve solo riuscire a scrollarsi di dosso il prezzo di listino troppo alto per riuscire a convincere il grande pubblico. Il corpo macchina compatto e leggerissimo è una goduria per chi vuole mettersela al collo e portarla in vacanza. L'hardware interno, poi, è di altissimo livello e regala scatti strepitosi. Ci sono piccole mancanze e alcune scelte di design che non ci sono piaciute, ma tutto sommato la X-T50 sa farsi apprezzare: può essere perfetta per i fotoamatori meno esperti, ma anche per i giovani più attenti al look. Speriamo che una bella offerta abbassi lo street price il prima possibile!

Voto finale

Fujifilm X-T50

Pro

  • Corpo compatto e leggero
  • Ottimo sensore da 40 MP
  • Stabilizzazione IBIS a 7 stop
  • Video fino a 6.2K
  • Autofocus reattivo

Contro

  • Prezzo di lancio troppo alto
  • Autonomia limitata
  • Display non completamente orientabile
  • Nessun alimentatore in confezione
  • Poche porte disponibili

Vezio Ceniccola

Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.

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