Recensione Fujifilm X100VI: un gioiellino vintage per chi ama la street photography

9 months ago 222

Si sentiva la mancanza di un prodotto come la Fujifilm X100VI, la sesta generazione della serie più "hipster" di casa Fuji. Il nuovo modello di mirrorless APS-C ad ottica fissa arriva a quattro anni di distanza dalla X100V e fa tanti passi in avanti: sensore con più risoluzione, stabilizzazione IBIS, video 6.2K, prestazioni migliorate. Insomma, c'è tutto quello che potreste chiedere ad una mirrorless compattissima come questa, ma ci sono anche alcune funzionalità sorprendenti. Scopriamole insieme nella nostra recensione completa!

Fujifilm X100VI arriva in una classica scatola nera a marchio Fujifilm, nel quale troviamo il corpo macchina e tutti gli accessori in dotazione: batteria NP-W126S, tappo per l'obiettivo, cavo USB-C, tracolla firmata Fujifilm e manuale utente.

Non sono forniti né un caricabatterie esterno né altri gadget particolari. L'esperienza di unboxing è dunque buona, ma avremmo gradito qualche piccolo extra per un prodotto così curato nel design, come ad esempio un pulsante da montare nella filettatura del pulsante di scatto.

Al netto di lievissimi spostamenti di qualche pulsante, il design Fujifilm X100VI è praticamente identico a quello della precedente X100V, al punto che messe una di fianco all'altra si fa molta fatica a distinguerle. Fujifilm ha dunque deciso di proseguire nel segno della tradizione e, per quanto ci riguarda, la scelta è assolutamente sensata.

Come per il modello del 2020, anche questa nuova versione ha uno stile vintage in tutto e per tutto.

Le dimensioni sono compattissime e anche il peso è ben ottimizzato, anche se è aumentato rispetto alla X100V (40 grammi in più). Il corpo in alluminio ha un rivestimento nella fascia bassa, con una texture che aumenta il grip. I controlli principali si trovano sulla parte alta, con tante ghiere manuali per gestire ogni parametro di scatto.

Sono due gli elementi notevoli di X100VI: il mirino ibrido ottico/elettronico, ormai marchio di fabbrica della serie, e l'ottica fissa da 23 mm montata sul fronte. C'è anche un piccolo flash integrato, che può sempre tornare utile in caso d'emergenza.

Proprio a causa del suo stile così "estremamente" vintage e compatto, l'ergonomia risulta un po' sacrificata. Questa macchina è piccola e può essere difficoltoso impugnarla bene, soprattutto per chi ha mani grandi. Sulla parte sinistra (guardandola frontalmente) è presente un'impugnatura leggermente pronunciata, ma non abbastanza a garantire una presa comoda.

Inoltre, il mirino decentrato è sempre una scocciatura per i fotografi più esigenti.

  • Sensore: APS-C X-Trans CMOS 5 HR da 40,2 MP con filtro colori primari
  • Processore di immagine: X-Processor 5
  • Stabilizzazione: IBIS a 5 assi (6 stop)
  • Autofocus: AF ibrido con 425 punti a contrasto (EV -4) / fase (EV -7)
  • Sensibilità: 125-12.800 ISO (esp. 64-51.200 ISO)
  • Tempi di scatto:
    • ott. meccanico: da 15 minuti a 1/4.000 di secondo
    • ott. elettronico: da 15 minuti a 1/180.000 di secondo
  • Raffiche:
  • ott. meccanico: fino a 11 fps
  • ott. elettronico: fino a 20 fps (crop 1,29x)
  • Flash: Super Intelligent Flash (NG 4,4)
  • Display: LCD TFT da 3" in 3:2 a 1,62 MP
  • Mirino elettronico: OLED da 0,5" con 3,69 MP (ingr. 0,77x)
  • Mirino ottico: galileiano inverso, copertura 95% (0,52x)
  • Foto:
    • Formati: JPEG, HEIF (4:2:2 10 bit), RAW (14 bit)
    • Risoluzione massima: 7.728 x 5.152 pixel (in 3:2)
  • Video:
    • Formati: HEVC/H.265, MPEG-4 AVC/H.264
    • Compressione: Long GOP (4:2:2 a 10 bit)
    • Risoluzioni: fino a 6.2K a 30 fps, 4K @ 60 fps, 1080p @ 240 fps
  • Connettività:
    • memorie: slot SD-UHS II
    • porte fisiche: USB-C (10 Gbps), micro HDMI, mini jack microfono (2,5 mm), foro a vite da 1/4"
    • wireless: Wi-Fi 802.11 ac (Dual Band), Bluetooth 4.2
  • Obiettivo integrato: 23 mm f/2.0 (con filtro ND da 4 stop)
  • Batteria: NP-W126S da 1.260 mAh
  • Autonomia: 450 scatti, 45 minuti video in 4K
  • Dimensioni: 128 x 74,8 x 55,3 mm
  • Peso:
    • solo corpo: 471 g
    • con batteria e scheda SD: 521 g
  • Colori: nero, argento

Fujifilm X100VI utilizza un hardware di altissimo livello, derivato in gran parte da due celebri sorelle maggiori: la Fujifilm X-H2 e la Fujifilm X-T5.

Sia il sensore che il processore sono infatti gli stessi. Il primo è un modernissimo APS-C X-Trans CMOS 5 HR da 40,2 MP con filtro colori primari. Il secondo è l'ottimo X-Processor 5, ormai ben rodato.

Il salto rispetto alla X100V è enorme: parliamo di un ben 14 MP di risoluzione in più, un processore molto più veloce, ma soprattutto un sensore che finalmente integrata la stabilizzazione IBIS. La nuova X100VI è il primo modello della sua serie ad avere un sensore stabilizzato!

Obiettivo integrato

Non ci sono novità, invece, per quanto riguarda l'ottica fissa integrata su Fujifilm X100VI, che è la stessa del modello precedente. Parliamo di un obiettivo prime da 23 mm f/2.0 (equivalente ad un 35 mm nel formato 35 mm).

L'ottica è realizzata con una struttura a 8 elementi divisi in 6 gruppi (inclusi 2 elementi asferici) e ha un diaframma a 9 lamelle. La distanza minima di messa a fuoco è di 10 cm circa, dunque abbastanza buona per un grandangolo.

Da segnalare che è presente anche un filtro ND da 4 stop integrato nell'ottica, attivabile tenendo premuta la levetta sulla parte frontale. Per un obiettivo fisso così luminoso è sicuramente una bella comodità, soprattutto per la parte video.

Fujifilm X100VI si distingue dalle altre mirrorless non solo per l'ottica fissa, ma anche e soprattutto per il suo mirino ibrido, che ha un doppio funzionamento.

Da una parte è un buon mirino elettronico OLED da 0,5" con risoluzione di 3,69 MP, identico a quello della X-T5. Dall'altra è anche un mirino ottico galileiano inverso, con copertura del 95% e ingrandimento 0,52x. Ciò vuol dire che potete vedere direttamente la scena che state inquadrando, con un riquadro in sovrimpressione che vi mostra i limiti dell'inquadratura e le informazioni di scatto.

Per passare dall'uno all'altro basta usare la levetta sulla parte frontale. Ovviamente c'è molta differenza tra i due: il mirino elettronico vi mostra esattamente quello che viene inquadrato dall'obiettivo, con una buona anteprima dello scatto, mentre quello ottico vi dà solo un'approssimazione dell'inquadratura, che tra l'altro è anche decentrata rispetto all'asse dell'obiettivo.

Perché usare il mirino ottico, se è meno preciso e performante di quello elettronico? Ma perché è dannatamente più divertente, non c'è dubbio su questo.

C'è anche un display LCD da 3" con risoluzione di 1,62 MP, uguale a quello della precedente X100V. Attenzione perché è un modello basculante, che si può estrarre e inclinare sull'asse orizzontale, ma ha una mobilità molto limitata.

Connettività

Fujifilm X100VI ha un pannello sulla parte sinistra nel quale sono racchiuse tutte le porte principali: USB-C, micro HDMI e mini jack audio da 2,5 mm per microfono e telecomando.

Lo slot per la scheda SD-UHS II si trova nello stesso vano in cui va infilata la batteria, sulla parte inferiore della macchina.

Per le connettività wireless si utilizzano gli standard Wi-Fi 802.11 ac (Dual Band) e l'ormai antiquato Bluetooth 4.2 (ci saremmo aspettati una versione più recente). Supportata anche la compatibilità con l'app per dispositivi mobili Fujifilm XApp.

Fujifilm X100VI utilizza la stessa batteria della X100V, il modello NP-W126S da 1.260 mAh. Nonostante questo, l'autonomia dichiarata è leggermente più alta per questa nuova generazione.

Parliamo di un valore massimo di 450 scatti (in modalità normale) e fino a 45 minuti (effettivi) di registrazione video in 4K. Rispetto alla X100V si possono dunque fare circa 30 scatti in più con una sola carica.

Durante le nostre sessioni di prova siamo andati anche oltre i valori dichiarati, segno che l'ottimizzazione di Fujifilm è abbastanza buona. Rimane però lontana da altri modelli concorrenti: sia la sorella maggiore X-T5 che una degna rivale come la Sony A6700 usano batterie con maggiore capacità, riuscendo a fare oltre 100 scatti in più e oltre il doppio della registrazione video con una sola carica.

Per una macchina così particolare e compatta come la X100VI ha senso avere una batteria di dimensioni ridotte, ma dovete essere consci del fatto che non potrete usarla per lunghe sessioni di scatto.

Il software della Fujifilm X100VI è lo stesso utilizzato dalle altre mirrorless prodotte recentemente dall'azienda. Rispetto alla X100V del 2020 non ci sono state grandi modifiche, se non una leggera riorganizzazione di alcune sezioni nei sotto menu.

L'esperienza di navigazione tra i tantissimi parametri a disposizione è dunque abbastanza buona, ma non la migliore sul mercato. Come abbiamo già detto per altre macchine Fujifilm, sarebbe forse il momento di un cambiamento più radicale per l'impostazione software, che inizia a sentire il peso degli anni e risulta ora meno efficace rispetto alla concorrenza (soprattutto Sony e Canon).

Le prestazioni, però, sono molto buone. Grazie al processore più recente, la X100VI è più scattante e pronta all'uso sia durante la navigazione nei menu che nell'utilizzo generale.

Autofocus

Fujifilm X100VI ha un sistema autofocus ibrido con 425 punti di rilevazione a contrasto/fase. Le prestazioni sono le stesse viste sulla X-T5, con una sensibilità diversa per le due modalità: si arriva fino a EV -4 a contrasto, fino a EV -7 con la fase.

In generale l'affidabilità è molto buona e l'esperienza d'uso apprezzabile. La velocità di riconoscimento della scena ci è parsa molto alta, un netto passo in avanti rispetto alla generazione precedente.

Migliorato visibilmente anche il riconoscimento e il tracciamento dei soggetti, con tantissime modalità a disposizione per riconoscere umani (volto e occhi), animali, uccelli, automobili, moto e bici, aeroplani e treni. Il sistema AF è promosso sia per le foto che per i video.

Stabilizzazione

Come già detto in precedenza, Fujifilm X100VI è la prima mirrorless della serie X100 ad avere un sensore stabilizzato, con un sistema IBIS a 5 assi che compensa fino a 6 stop.

Attenzione perché in questo caso il sistema è leggermente meno performante di quello di X-H2 e X-T5, salva uno stop in meno.

Detto questo, per una macchina così compatta e leggera, con un'ottica da 23 mm molto luminosa, 6 stop sono più che sufficienti per ottenere un'esperienza di stabilizzazione molto buona. Anche quando si usano tempi dilatati o si girano video a mano libera, la stabilità della X100VI è davvero ottima ed evita qualsiasi problema di micro mosso.

La qualità delle foto di Fujifilm X100VI è eccezionale. Per essere una mirrorless così piccola, riesce a tirare fuori scatti sorprendenti. Il merito è, ovviamente, dell'ottimo sensore APS-C da 40,2 MP, che come già detto fa una grande differenza rispetto a quello della X100V.

Potremmo ripetere quanto di buono detto a riguardo della X-H2 e della X-T5, che usano lo stesso sensore. Non è però solo questione di risoluzione.

Le immagini della X100VI sono migliori sotto ogni punto di vista rispetto alla precedente generazione: la color science di Fujifilm si fa apprezzare molto su questo modello, che ha un'ampia gamma dinamica e una resa cromatica di altissimo livello.

Il rumore digitale è sempre molto controllato, anche per le foto notturne o con scarse luci. Si riesce a scattare con buona qualità anche a ISO 5000, i dettagli restano molto nitidi.

Da sottolineare che potete scattare in diversi formati: il classico JPEG, ma anche HEIF in 4:2:2 10 bit e RAW a 14 bit. Tra l'altro, al momento i RAW non sono ancora supportati dai principali software di elaborazione fotografica, dunque nelle gallerie a seguire vi proporremo solo gli scatti in JPEG. Se volete dare un'occhiata ai file a dimensioni intera e controllare tutti i dati EXIF, potete scaricarli andando a questo indirizzo.

JPEG originali

JPEG elaborati

Prova ISO

Raffiche

Lo scatto a raffica sulla X100VI arriva fino a 11 fps con otturatore meccanico (senza crop) e fino a 20 fps con otturatore elettronico (con crop 1,29x).

Tali valori sono abbastanza buoni, anche se meno rispetto a X-T5 e X-H2 (che arrivano a 15 fps con otturatore meccanico) e anche della precedente X100V, che scattava a raffica fino a 30 fps con otturatore meccanico.

In ogni caso, la X100VI non è una mirrorless pensata per la fotografia sportiva o per essere super veloce. Per questo motivo, i 20 fps proposti sono più che sufficienti e dovrebbero bastare per cogliere l'attimo giusto in sessioni di street photography.

Simulazione pellicola

Sulla Fujifilm X100VI non poteva mancare una delle modalità più amate delle macchine Fuji, la simulazione pellicola. Tra l'altro, proprio su un modello così particolare è bello utilizzare le tante modalità proposte, che permettono di tirare fuori scatti con grande personalità senza il bisogno della post-produzione.

Sono integrate ben 20 modalità: la nuovissima REALA ACE, che si unisce alle classiche PROVIA/Standard, Velvia/Vivid, ASTIA/Soft, Classic Chrome, PRO Neg.Hi, PRO Neg.Std, Classic Neg, Nostalgic Neg, ETERNA/Cinema, ETERNA BLEACH BYPASS, ACROS, ACROS+Filtro Y, ACROS+Filtro R, ACROS+Filtro G, Monocromatico, Monocromatico+Filtro Y, Monocromatico+Filtro R, Monocromatico+Filtro G, Sepia.

Fujifilm X100VI è una buona macchina anche per i video. Sia chiaro: non è pensata per quello, il suo form factor non è per niente quello di una videocamera, ma per qualche clip breve potete usarla con grande soddisfazione.

Sulla carta le modalità sono le stesse di X-T5. Potete registrare fino a risoluzione 6.2K e sono supportati i formati H.265 e H.264, scegliendo tra i codec All-Intra e Long GOP, entrambi disponibili in 4:2:2/4:2:0 a 10/8 bit. A seguire trovate lo schema completo con tutti i formati supportati.

  • 6.2K 16:9 (fino a 29.97p) in HQ / LT, H.265;
  • DCI 4K HQ 17:9 /4K HQ 16:9 (fino a 29.97p) in HQ / LT, H.265, H.264;
  • DCI 4K 17:9 / 4K 16:9 (fino a 59.94p) in HQ / LT, H.265, H.264;
  • FHD 17:9 / FHD 16:9 (fino a 59.94p) in HQ / LT, H.265, H.264;
  • High speed FHD 17:9 / 16:9 (fino a 240p) in H.265, H.264.

Attenzione perché sia per il 6.2K che per il 4K a 60 fps è previsto un piccolo crop sul sensore, mentre dal 4K a 30 fps in giù si registra senza crop.

Inoltre, il 4K HQ permette di registrare con supersampling dalla risoluzione 6.2K.

Supportato anche il formato F-Log2 con gamma dinamica fino a 14 stop, sempre ottimo da avere per chi vuole fare una post-produzione professionale e creativa.

Le clip che abbiamo registrato durante le nostre prove sono sicuramente ottime, con una qualità d'immagine molto alta. Bisogna dire però che l'ottica fissa e il design della X100VI limitano molto le possibilità da videomaker, ed anche i controlli fisici sono un po' scomodi per fare video. Se avete bisogno di girare a lungo, dovete puntare su un modello diverso.

Fujifilm X100VI è disponibile dal 20 febbraio 2024 al prezzo ufficiale di 1.849,99€ per l'Italia. Su questo punto, dunque, dobbiamo tirare le fila di tutto quello che abbiamo detto sinora.

Il nuovo modello è migliorato molto rispetto alla X100V, che però aveva un prezzo molto più basso al lancio (1.529€).

L'aumento è di ben 320€, e non può essere giustificato solo con il classico discorso sull'inflazione e sul valore di mercato.

La X100VI è una macchina perfetta per la street photography, praticamente unica nel suo genere. L'impressione è che Fujifilm con questa nuova generazione abbia voluto spingere sull'acceleratore molto più che in passato, dotandola di tutte le funzioni che ogni appassionato avrebbe sempre desiderato.

L'aggiunta della stabilizzazione IBIS, di un autofocus migliorato e di un sensore di ultima generazione sono gli elementi che servivano per rendere la serie X100 ancora più appetibile, andando a completare un quadro già ottimo per quanto riguarda il resto dell'hardware e l'estetica vintage.

Certamente la X100VI non è per tutti, anzi è da considerarsi un modello di nicchia. Se volete una macchina del genere, dovete essere coscienti dei suoi limiti e delle sue peculiarità, a cominciare dall'ottica fissa.

Esistono concorrenti di alto livello, come la Fujifilm X-T5 e la Sony A6700, entrambe abbastanza compatte e con ottiche intercambiabili, ma ovviamente sono prodotti molto diversi.

Giudizio Finale

Fujifilm X100VI

Fujifilm X100VI è un gioiellino. Una mirrorless dalla forma adorabile, un oggetto di design che farà impazzire gli amanti delle fotocamere vintage. Ma al di là dell'estetica, sono le prestazioni il suo punto di forza. Grazie al nuovo sensore a 40 MP e all'integrazione della stabilizzazione IBIS, gli scatti che riesce a tirare fuori sono di qualità eccezionale, e anche sui video se la cava bene. Se vi piacciono le macchine ad ottica fissa e volete diventare i re della street photography, questa è una delle migliori mirrorless che potreste desiderare.

Voto finale

Fujifilm X100VI

Pro

  • Design vintage adorabile
  • Nuovo sensore a 40 MP
  • Stabilizzazione IBIS integrata
  • Mirino ibrido ottico/elettronico
  • Video fino a 6.2K

Contro

  • Ottica fissa non per tutti
  • Mirino decentrato a volte scomodo
  • Autonomia non eccezionale
  • Prezzo aumentato

Vezio Ceniccola

Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.

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