Recensione Huawei Pura 70 Ultra, foto TOP e esperienza d'uso migliorata

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Recensione Huawei Pura 70 Ultra, foto TOP e esperienza d'uso migliorata

26 Giugno 2024 0

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Dopo avervi portato con noi per le strade di Taipei grazie alle incredibili foto di Huawei Pura 70 Ultra, uno dei migliori cameraphone in commercio, oggi torniamo a parlare del flaghship dell'azienda cinese affrontando tutte le questioni rimaste irrisolte. Vi avevamo anticipato, ad esempio, la presenza di un nuovo chipset Kirin, una super resistenza del vetro, un buon display con colori fedeli ed anche una ottima autonomia ma ora andiamo ad approfondire questo e molti altri aspetti. Fondamentale capire anche il software come si sta evolvendo grazie ad HarmonyOS, la EMUI ed AppGallery.

Huawei Pura 70 Ultra, qualit

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Ho personalmente utilizzato Huawei P60 Pro durante tutto il suo primo anno "di vita", usandolo a volte anche come videocamera da vlog per alcuni contenuti qui su HDBlog, e nel tempo ho utilizzato varie soluzioni per sfruttare appieno il suo potenziale. Per circa sei mesi l'ho utilizzato senza servizi Google ma con praticamente tutto il resto delle applicazioni che uso nel quotidiano mentre per altri sei mesi ho deciso di provare ad installare anche le app di Google, seppur non molto facilmente e con qualche compromesso. A distanza di un anno sono però cambiate tantissime cose e ad oggi usare un Huawei Pura 70 Ultra con le vostre app Google preferite è più semplice ed immediato che mai, rendendo finalmente di nuovo i dispositivi Huawei consigliabili ad una fascia di utenza che si era persa.

INDICE

UN HUAWEI CON GOOGLE? FACILE E SICURO

Inizio a raccontarvi questo Huawei Pura 70 Ultra, dando per scontato che abbiate già visto il focus fotografico, parlandovi proprio dell'esperienza software. Il nuovo top di gamma di Huawei arriva nel nostro mercato con la EMUI 14.1 come interfaccia grafica, una leggera miglioria della attuale EMUI 13.1 presente su Huawei P60 Pro. La base è sempre Android, almeno qui in Europa, ed è la versione 12. A conti fatti non ho avuto la minima noia a sfruttare le oltre 200 app che installo su ogni telefono seppur non ci sia l'ultima versione di Android installata.


L'app store di Huawei, AppGallery, rispetto a qualche anno fa è finalmente usabile. Ci sono tantissime app bancarie, giochi e svariate app social (seppur non tutte tra le più famose) ma più di tutto le app si aggiornano in contemporanea se non a volte anche prima del Play Store di Google. Non c'è nulla di più fastidioso di non poter sfruttare le nuove funzioni delle app che magari hanno i vostri amici e conoscenti e ora non ci sono più problemi. Per sfruttare il Pura 70 Ultra al massimo del suo potenziale ho installato Aurora Store, un "client secondario" FFOS del Play Store. Cosa significa questo? Ora cerco di spiegarvelo.


IL PLAY STORE SENZA PUBBLICITÀ: AURORA STORE

Aurora Store è una app OpenSource ovvero è un'applicazione il cui codice sorgente è reso pubblico e liberamente accessibile a tutti. Questo significa che chiunque può visualizzare, modificare, migliorare e distribuire il codice dell'app e ciò ha vari risvolti tra i quali sicurezza e trasparenza. Scaricando le app da Aurora Store si scaricano direttamente dal Play Store ma senza la necessità di un account google, senza avere sponsorizzate ai vari giochini in home page con annessi drain assurdi in standby e senza il rischio di scaricare apk modificati ed infetti.


Aurora Store da qualche giorno è ufficialmente disponibile al download, oltre che da GitHub, anche direttamente da Huawei AppGallery. Scaricando questa versione, occhio, lo store di app ufficiale di Huawei ci chiederà se vogliamo installare anche "MicroG", ma cos'è questa dicitura? MicroG è un progetto open source, come Aurora Store, che fornisce una versione libera e gratuita dei servizi proprietari di Google Play Services, la base del funzionamento di tutte le app basate sui servizi Google.

MicroG ci permette quindi di utilizzare app che necessitano dei servizi di Google, come Gmail, Google Maps e YouTube, anche su dispositivi privi di tali servizi. In parole semplici, MicroG fa credere alle applicazioni di funzionare come se stessero comunicando con i servizi Google originali, mentre in realtà utilizzano le alternative open source fornite da MicroG stesso.

Per farvi capire quanto tutto ciò sia sicuro pensate che MicroG ha ricevuto un finanziamento da PrototypeFund, un programma tedesco che supporta progetti open source innovativi. Questo programma è sponsorizzato dal Ministero Federale dell'Istruzione e della Ricerca Tedesco (BMBF), che riconosce l'importanza di iniziative per la promozione della privacy, della sicurezza e della libertà di scelta degli utenti.


Tutto ciò per dire che con un semplice click possiamo iniziare a scaricare e sfruttare tutte le app che siamo soliti sfruttare e ci permette di sfruttare anche funzioni come Android Auto che nel passato con metodi come GBox ci era impossibile. GBox era uno dei metodi più diffusi in passato ma ha sempre lasciato dubbi sul discorso privacy essendo una sandbox che emulava un secondo dispositivo Android, tra l'altro con vari malfunzionamenti. Ad oggi l'unico vantaggio di GBox rispetto a MicroG è la possibilità di vedere Netflix in HD e con HDR mentre se scarichiamo l'app da Aurora Store o qualunque altra fonde lo vedremo in SD e senza HDR.

Ci sono anche altre piccole noie da segnalare come Play Games che ogni tanto non sincronizza i dati o il fattore di dover fare per ogni app e ogni nuova versione software un aggiornamento manuale, il che su un lungo periodo può diventare un po' frustrante. Insomma ad oggi un Huawei Pura 70 Ultra è usabile al 99% con un paio di click, anche con tutte le app Google alle quali siamo abituati, ma non è comunque come avere un telefono con GMS nativi.

DESIGN E QUALIT COSTRUTTIVA

Huawei P60 Pro è stato ed è ancora ad oggi, nella colorazione Rococo Pearl, uno degli smartphone più belli che abbia mai avuto e utilizzato e Huawei Pura 70 Ultra, per quanto differisca leggermente, riprende molte delle linee guida tracciate dall'azienda cinese durante il 2023. Resta quindi il frame in metallo tondeggiante e con un effetto cromato, il vetro curvo verso tutti i lati ma che ora sta a coprire frontalmente un display decisamente meno curvato. Questo fattore è essenziale poiché Pura 70 Ultra risulta essere decisamente più comodo da usare nel quotidiano per quanto riguarda l'assenza di falsi tocchi a schermo. Il telefono è leggermente più largo, le misure generali sono di 162.6 x 75.1 x 8.4 mm ma più che altro occhio al peso poiché sale di ben 26g, passando dai 200g di P60 Pro ai 226g di Pura 70 Ultra.


Reputo i 200g ed inferiori la miglior grammatura per avere una esperienza d'uso eccellente anche durante sessioni di utilizzo medio-intense e devo ammettere che durante le varie sessioni di street photography per le strade di Taipei ogni tanto ho avvertito un po' di fastidio al polso se andavo ad usare lo smartphone soltanto con una mano. Purtroppo è un compromesso, quello del peso, che accomuna anche top come Galaxy S24 Ultra, iPhone 15 Pro Max e Xiaomi 14 Ultra. Fortunatamente ci viene fornita una cover in confezione che tra l'altro risulta essere decisamente ben costruita e bellissima con quel design a "P" ripetuta.


Ciò che più mi ha impressionato però è il blocco fotocamere, ampio ma anche costruito interamente attorno ad una base in metallo solidissima e piacevolissima al tatto. Ed in generale questo Huawei Pura 70 Ultra restituisce una eccellente sensazione di solidità e resistenza. La back cover in finta pelle è abbastanza rigida, non morbidissima e curva leggermente ai lati annegando perfettamente nel frame senza creare scalettature. Ovviamente c'è la certificazione IP68. Il vetro a protezione del display è denominato Crystal Armor Kunlun Glass e comporta una resistenza estrema sia ai graffi ma anche alle cadute. Rispetto ai modelli base e pro garantisce fino al 300% di resistenza in più. Dove un Victus di Corning si concentra più sulle cadute qui il focus è sui graffi ed in effetti dopo un mese di utilizzo intenso il vetro è come nuovo.

RICEZIONE, MICROFONI E CONNETTIVIT

Huawei Pura 70 Ultra arriva in Europa non più con una SoC Snapdragon ma con il nuovo e proprietario Kirin 9010 prodotto da SMIC. In Cina il supporto al 5G è ovviamente presente mentre il nostro modello è limitato al 4G. Un gran peccato, come sempre, anche perché per il resto la ricezione e la qualità delle chiamate è semplicemente eccellente. Tra i tanti smartphone che ho usato in questo periodo come principali, tra i top di gamma, questo Huawei è stato secondo solo ad S24 e preferito ad iPhone 14 Pro e Magic 6 Pro. Il WiFi 6 non è l'ultimo arrivato come neanche il Bluetooth 5.2 ma per fortuna c'è la Type C 3.1 Gen 1 con supporto video. Il sensore di prossimità funziona molto bene.


Menzione d'onore all'NFC che ora funziona in accoppiata, anche in Italia, a Huawei Wallet. Una delle funzioni non supportate, anche con MicroG, è per l'appunto il Google Wallet e finalmente questa grande mancanza viene colmata. Occhio perché non sono ancora molte le banche suppportate da Huawei Wallet ma è sicuramente un ottimo inizio, soprattutto se pensiamo al supporto a questa funzione già presente sui tanti smartwatch Huawei ai quali potrebbe estendersi.

IL DISPLAY LTPO OLED

Huawei a differenza degli altri produttori in questo 2024 non ha puntato a numeri sensazionalistici per quanto riguarda il display ma si è concentrata più sulla qualità effettiva. Ciò non è assolutamente scontato poiché stiamo parlando di un cameraphone ed è quindi essenziale avere un pannello affidabile come colori, anche nei profili colore più vividi, in grado di farci fare anche una eventuale color correction adeguata. Il pannello a disposizione su questo Pura 70 Ultra è un OLED LTPO, con refresh rate dinamico quindi 1-120Hz, e risoluzione poco superiore al FHD+. La luminosità massima raggiunge i 2500 Nit in contenuti HDR mentre nel quotidiano ci aggiriamo poco sopra i 1200 Nit in contenuti SDR e luminosità automatica.


Entrambi i profili colore a disposizione non si allontanano da colori veritieri e affidabili. La profondità colore è ferma ai 10bit. Tra le feature messe a disposizione da Huawei ce n'è una che permette di risparmiare autonomia andando ad impostare una risoluzione minore in modo automatico. Se quindi state scrivendo un messaggio di testo probabilmente avrete una risoluzione più bassa che vi farà risparmiare batteria mentre entrando nella galleria per visualizzare un video subito essa verrà tarata al massimo disponibile per offrirvi la miglior qualità di visualizzazione. Ad oggi solo OnePlus e Xiaomi su qualche modello offrono questa funzione. C'è l'HDR Vivid, ovvero il supporto HDR10+, ma come detto in precedenza non ha impatto in app terze come Netflix. Paradossalmente c'è anche il supporto ai DRM Widevine L1.

​SCHEDA TECNICA

  • dimensioni e peso: 162,6 x 75,1 x 8,4 mm, 226 grammi
  • schermo: OLED LTPO da 6,8 pollici, frequenza di aggiornamento variabile tra 1 e 120 Hz, risoluzione Full HD+ (2.844 x 1.260 pixel, 460 pixel per pollice), luminosità di picco 2.500 nit, PWM dimming 1.440 Hz, protezione in vetro temprato proprietario Kunlun
  • SoC: HiSilicon Kirin 9010 (non confermato)
  • sistema operativo: EMUI 14.2
  • memorie: 16 GB di RAM e 512 GB di spazio di archiviazione
  • fotocamere:
    • posteriore wide principale: 50 MP, sensore da 1 pollice, apertura variabile f/1.6 ~ f/4.0, stabilizzazione ottica sensor shift, lunghezza focale equivalente 22,5 mm
    • posteriore ultra wide: 40 MP f/2.2, lunghezza focale equivalente 13 mm (zoom 0,6x)
    • posteriore telemacro: 50 MP f/2.1, lunghezza focale equivalente 90 mm (zoom ottico 3,5x), stabilizzazione ottica, macro 5 cm
    • frontale: 13 MP f/2.4
  • batteria: 5.200 mAh
  • ricarica: rapida
    • 100 watt via cavo
    • 80 watt wireless
  • resistenza IP68
  • connettività: 4G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2, USB-C 3.1 gen 1, NFC, GPS a 2 frequenze, AGPS, GLONASS, Beidou a 4 frequenze, Galileo a 3 frequenze, QZSS a 2 frequenze, NavIC, emettitore a infrarossi
  • sblocco: lettore di impronte digitali in display
  • colori: green, brown, white, black.

ESPERIENZA D'USO E BATTERIA

Huawei Pura 70 Ultra arriva in Italia con il nuovissimo Kirin 9010 prodotto da SMIC su un nodo, non recentissimo, a 7nm. Con l'impossibilità di montare soluzioni Snapdragon, come l'8+ Gen 1 nella precedente generazione, era prospettabile aspettarsi un passo indietro che però non è a conti fatti così evidente. Se pensiamo alle limitatissime risorse a disposizione di Huawei tirar fuori ad oggi, in poco meno di un anno, un SOC alla pari già di un Dimensity 8200 / Snapdragon 7 Gen 3 è tanta, tantissima roba. La RAM è LPDDR5x senza rinunce mentre occhio alle memorie perché dai nostri test abbiamo verificato come siano delle semplici UFS 3.1, non 4.0. La differenza è netta poiché ci arrestiamo a 1932MB/s in lettura e 1532MB/s in scrittura dove un Magic 6 Pro di HONOR con le 4.0 arriva a 4037MB/s in lettura e 3584MB/s in scrittura, più del doppio.

Ciò che molti utenti hanno lamentato non è ovviamente il leggero passo indietro prestazionale ma il prezzo legato a ciò. Trovo sensato questo ragionamento seppur a conti fatti tutte le operazioni del quotidiano, dall'uso social al più spinto video editing 4K, viene effettuato senza la minima noia e senza far scaldare il telefono. Se andiamo a videogiocare in questi frangenti l'ottimizzazione Huawei può far poco e se spingiamo ad esempio al massimo un titolo come Honkai Star Rail le temperature raggiunte sono elevate. Il frame diventa caldo e sgradevole al tatto evidenziando in questo caso gli ancora presenti limiti di un "primo e nuovo" SOC made in Huawei.

LA BATTERIA E LA RICARICA

Impressiona invece l'autonomia poiché i 5200mAh, accoppiati ad un SOC da medio gamma, permette al Huawei Pura 70 Ultra di risultare tra uno degli smartphone più promettenti lato autonomia. Risulta pressoché impossibile scaricare la batteria di questo smartphone anche nella giornata più impegnativa dove passiamo la maggior parte del tempo a registrare video e scattare foto in RAW. Nel caso poi ce ne fosse bisogno c'è a disposizione la ricarica via cavo a 100W e via wireless a 80W, impressionante. Huawei, con le gambe tagliate, continua ad introdurre novità come questa ricarica wireless ad una velocità pari ed oltre il doppio di quella che un Samsung, Pixel e iPhone raggiungono via cavo.

GLI SPEAKER STEREO

Come per Huawei P60 Pro anche questo nuovo Pura 70 Ultra integra due speaker o perlomeno sfrutta la capsula auricolare come secondo altoparlante per simulare l'effetto stereo. Il risultato è di ottimo livello seppur come volume la precedente generazione faceva leggermente meglio. Come corposità del suono e presenza dei bassi invece ho preferito questo nuovo Pura 70 Ultra.

IL CAMERAPHONE DA BATTERE?

Nel podio dei migliori cameraphone provati fino ad oggi metterei sicuramente Huawei Pura 70 Ultra, Oppo Find X7 Ultra e Xiaomi 14 Ultra. A questi tre probabilmente c'è da aggiungere allo scontro il recentissimo Vivo X100 Ultra. Huawei, come anche Xiaomi, ha però una freccia al proprio arco in più degli altri ovvero la funzione telemacro. La soluzione osservata su Huawei P60 Pro difatti è stata ripresa e migliorata e ad oggi scattare con la fotocamera 3.5X di Huawei Pura 70 Ultra è una delle migliori esperienze disponibili su smartphone. Le foto per le strade di Taipei parlano chiaro, ci troviamo di fronte ad una qualità quasi da fotocamera micro quattro terzi con una lente mediocre, in condizioni di ottima luce.


Vorrei sottolineare ottima luce poiché questi sensori secondari sono ancora disponibili su sensori più piccoli dei principali e con aperture focali più limitate andando quindi a degradare di molto la qualità appena la luce cala. A compensare ciò però abbiamo l'enorme vantaggio della funzione macro. Scattare foto al cibo o a prodotti con questa lunghezza focale e con questa qualità a disposizione cambia completamente l'utilizzo al quale siamo abituati della fotocamera del telefono. Nei giorni del Computex ho potuto lasciare a casa una lente macro per la mia fotocamera, risparmiando 500-700g di attrezzatura in più, affidandomi semplicemente al telefono per questa funzione.


E non abbiamo neanche ancora parlato della fotocamera principale retrattile, così da andare a contenere le dimensioni, con un sensore alla base da ben 1 pollice. Parliamo del sensore Sony IMX989, non il recentissimo Lytia-900, ma a conti fatti la differenza non è poi così impattante. Già poiché comunque Huawei tra la camera retrattile ed il meccanismo di apertura e chiusura del diaframma, il quale consente di avere una apertura focale che varia da f/1.6 a f/4.0, ci permette di avere a bordo il meglio del meglio. Le foto parlano da sé, Huawei Pura 70 Ultra è uno dei top di gamma da battere per quanto riguarda le foto, soprattutto se scattiamo in RAW come vi ho raccontato nell'approfondimento fotografico.


CONCLUSIONI E PREZZO

Huawei Pura 70 Ultra arriva in commercio a ben 1499 euro per la configurazione 16/512GB. Il prezzo è alto, anzi altissimo, anche perché difficilmente vedremo grandi cali di prezzo ed offerte. Ciò ha senso nell'ottica di rendere il Pura 70 Ultra la punta di diamante del listino Huawei ma ovviamente rischia di limitare la sua diffusione che quest'anno come non mai potrebbe finalmente essere numericamente superiore a quella avuta da P60 Pro. Abbiamo analizzato come ad oggi infatti lo smartphone risulti perfettamente funzionante, seppur con qualche piccola limitazione, anche con le app Google e più di tutto permette di far ciò in modo sicuro e senza esporre i nostri dati privati.

Anche funzioni come Android Auto addirittura funzionano senza alcun problema e considerando la natura Open Source del tutto non è improbabile pensare che la situazione possa solo che migliorare. Al netto di ciò è imprescindibile ripetere ancora una volta che anche con tutti questi meccanismi per sfruttare le app di google non sarà mai come avere una esperienza nativa vera e propria. Bene il Soc Kirin che in una sola generazione è gia arrivato al livello dei migliori SOC medio gamma Mediatek e Snapdragon e benissimo la fotocamera che permette a questo Huawei Pura 70 Ultra di essere tra i migliori cameraphone del 2024.

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