A distanza di poco tempo dal lancio della G PRO X 60 LIGHTSPEED, Logitech lancia sul mercato un'altra tastiera meccanica che va a sostituire la G G915 TKL vecchia oramai di 4 anni. Stiamo parlando della Logitech G G515 LIGHTSPEED TKL, una tastiera meccanica a basso profilo davvero, davvero sorprendente. E a sorprenderci, oltre alle sue caratteristiche e performance di cui vi parleremo a breve, c'era anche il prezzo di lancio super goloso. Peccato che poi è stato rivisto al rialzo per motivi a noi sconosciuti.
Unboxing
Nessuna sorpresa di rilievo nella confezione della nuova TKL low-profile. Non c'è l'ottima valigetta in tessuto rigido vista nelle ultime due tastiere, e un po' dispiace visto che la G515 si presterebbe bene a essere trasportata in qua e in là. Oltre alla tastiera, nella scatola troviamo un cavo USB-C / USB-A in plastica da 1,8 metri, adattatore USB-C femmina / USB-A femmina e manualistica. L'adattatore serve ad avvicinare il ricevitore USB per usare la tastiera senza fili: tenendolo quanto più vicino possibile al dispositivo riducete al minimo le possibili interferenze. Il ricevitore è incastonato dietro la tastiera.
Caratteristiche tecniche
Partiamo dal formato. La G515 TKL è disponibile nel layout ISO ITA. Ottimo! C'è solo un "ma": ma è disponibile solo con switch tattili brown. Come probabilmente saprete, la scelta degli switch influisce molto sull'usabilità di una tastiera. Sono oramai anni che tutte le tastiere Logitech G con layout italiano vantano unicamente switch tattili marroni, e a questo punto me ne sono fatto una ragione.
E quelli che troviamo a bordo di questa low-profile non sono nemmeno malvagi: forza di attuazione di 45 gf, distanza di attuazione di appena 1,3 mm, corsa totale di 3,2 mm. Si tratta di switch Kailh Choc V2 Low Profile, abbastanza recenti fra l'altro. Da bravi switch tattili hanno appunto un ulteriore feedback di tipo tattile e un rumore caratteristico, seppur molto attenuato dall'ottima qualità costruttiva di questa tastiera. Ah, sono anche pre lubrificati, il che spiega le sonorità molto buone. Come è facile intuire, non sono sostituibili.
Il formato TKL si presta bene sia in ambito lavorativo che videoludico. In quest'ultimo campo, l'assenza del tastierino numerico permette di tenere il mouse più vicino alla tastiera. In ambito lavorativo non è detto che serva il tastierino, e in questo modo risparmiate spazio prezioso sulla scrivania. Alcuni tasti funzione, quelli da F1 a F12, hanno una doppia funzionalità già programmata e stampata sul fianco del copri tasto stesso; idem dicasi per gli ultimi tre pulsanti in alto a destra.
A cosa servono? Gestione dei contenuti multimediali: volume, play, pausa e stop, avanti e indietro. Con FN+F8 regolate anche l'intensità della retro illuminazione dei tasti. Ci sono tre tasti extra in alto a sinistra: servono per attivare la modalità Gaming (disabilità scorciatoie e tasti scomodi), e per abbinamento in Bluetooth o Wi-Fi. Se proprio vogliamo paragonarla alla G915 TKL, anche se la numerazione suggerirebbe altrimenti, si sente un po' la mancanza di un potenziometro per il volume.
I tasti sono in plastica PBT "bicomponente", un materiale decisamente più resistente di quello usato per le classiche tastiere gaming. Al tocco risulta ruvido e professionale, ma mantiene un po' più le impronte del solito. Sono tasti shine-through: lasciano quindi passare la luce dei LED sottostanti. Di solito i keycap di questo materiale non sono così.
A livello costruttivo, Logitech G aveva già mosso i primi passi verso un'ottimizzazione delle sonorità con G PRO X 60 LIGHTSPEED.
Anche su questa G515 si inizia a sentire la differenza rispetto al passato. Le sonorità sono ovattate ed eleganti, e questo nonostante gli switch tattili di solito più rumorosi di quelli lineari. Gli stabilizzatori sono tutti molto buoni, e anche se Logitech non ha diffuso schemi costruttivi della tastiera, è certo che nei suoi 22 mm di spessore (tecnicamente meno, visto che 22 sono sulla parte più spessa in alto) ci siano delle soluzioni fonoassorbenti. Sappiamo infatti che c'è almeno uno strato di schiuma fonoassorbente (lo disse Logitech quando la presentò). Esteticamente è stata rinnovata e, a mio avviso, anche migliorata. Il dente superiore che ospita parte dell'hardware è elegante e diverso dal solito, e con il giusto pattern di retro illuminazione dei tasti potreste anche farla passare per una tastiera da lavoro più che da gioco. I materiali sono un po' meno premium della vecchia G915, dove trovavamo metallo sulla scocca superiore, ma al tatto si ha comunque la percezione di un dispositivo curato e solido.
La connettività è triplice: Bluetooth (non è specificato quale versione), via cavo (con quello in dotazione da 1,8 metri o con altri) o via Wi-Fi 2.4 GHz tramite adattatore USB LIGHTSPEED. Quest'ultimo permette di collegare due periferiche Logitech G con un solo ricevitore. Le dimensioni ammontano a 368 x 150 x 22 mm, mentre il peso ammonta a 880 grammi. Peccato per il polling rate che si ferma a 1.000 Hz. Visti gli switch con distanza di attuazione molto breve, e visti alcuni degli ultimi prodotti Logitech come il G PRO X SUPERLIGHT 2 che si spinge a 4.000 Hz, un upgrade in tal senso non guastava affatto.
Autonomia
Logitech G non ha comunicato l'amperaggio della batteria che troviamo a bordo. Sul sito ufficiale si parla di 36 ore di autonomia. In realtà da software G Hub la stima è di 40/45 ore, quindi qualcosina in più. Non è tantissimo, ma tastiere così sottili non possono avere batterie particolarmente esagerate.
40 ore equivale più o meno a una settimana, e per come la vedo io se dovete usarla in casa tanto vale collegarla via cavo e non pensarci più. Alternativamente, sappiate che settimanalmente (o comunque ogni 9/10) giorni, dovrete collegarla via cavo. Da G Hub potete controllare una serie di parametri di standby atti a risparmiare autonomia preziosa, e potete anche consultare il consumo energetico del sistema, della velocità di aggiornamento (polling rate), e dell'illuminazione. Se modificate alcuni parametri, come banalmente la luminosità dei LED, vedrete questi valori modificarsi e di conseguenza aumentare l'autonomia.
Funzionalità
Torna anche su questo modello la nuova funzionalità KEYCONTROL. Per farla semplice, quasi tutti i tasti della tastiera (a eccezione di Win, FN e pochi altri) possono essere programmati con un numero totale di 15 funzioni ciascuno. Come? Potete abbinargli 5 funzioni di base, da attivare con apposite scorciatoie (ctrl, alt, maiusc, pressione di base o eventi specifici), altre 5 alla pressione combinata di FN e altre 5 con il G-Cambio, che è un livello extra a disposizione dei device Logitech G che si attiva assegnando a un tasto specifico l'attivazione della funzione G-Cambio.
E potete assegnare di tutto a ogni tasti: dalle opzioni di equalizzazioni dell'audio al cambio dei DPI del mouse, dai comandi di editing (zoom, copia, incolla, avanti, indietro) ai comandi Windows (come l'apertura della Game Bar).
Al livello FN sono già assegnate alcune funzioni secondarie, come avevamo visto poco fa fra l'altro. Se per qualche motivo non vi piacessero basta riprogrammarle tramite G Hub. Occhio che la tastiera ha anche una memoria interna programmabile. P potete creare più profili da memorizzare a livello hardware, e potete anche realizzare più profili di utilizzo personalizzati da richiamare tramite una combinazione da programmare sempre via software. Molto comoda la modalità Gioco, con il suo tab dedicato, che disabilità tasti e combinazioni a scelta dell'utente. Una volta settata a piacimento potete richiamarla tramite l'apposito pulsante fisico posto in alto a sinistra. E infine c'è anche il tab LIGHTSYNC che permette di personalizzare la retro illuminazione dei tasti.
Non manca nulla, come al solito d'altronde. Alla fine G Hub negli ultimi anni non è cambiato molto, e le funzioni sono sempre molto simili. Difficile però non lodare KEYCONTROL che offre un controllo ancora maggiore sulla mappatura.
Esperienza d'uso
È davvero facile innamorarsi di una tastiera del genere. C'è da dire che, visti gli switch tattili e visto il profilo ribassato, è quasi più facile vederla come tastiera meccanica ibrida che come modello gaming puro. Per quanto le sue funzionalità sono pensate per facilitare proprio il gioco, l'esperienza di digitazione e persino KEYCONTROL si prestano benissimo all'ambito lavorativo, tant'è che a questo punto sono diverse settimane che la uso attivamente per scrivere, lavorare e giocare senza per forza dover passare a modelli specifici. E Logitech G non ne fa certo un segreto. Sul sito ufficiale parla esplicitamente di "esperienza avanzata di digitazione", giusto per ribadire quanto ci si trovi di fronte a un modello ibrido.
I piedini posteriori permettono di rialzare tutta la struttura, rendendola più ergonomica e adattabile ai gusti di quanti più utenti possibile. L'ho usata senza poggiapolso, e in caso non possiate farne a meno dovrete trovare modelli specifici ribassati. Non c'è il tastierino numerico, e c'è chi non la vorrà per scopi lavorativi proprio per questo. Privarsi di una tastiera del genere per l'assenza del tastierino però non ha senso: acquistatene uno wireless separato e tenetelo a portata di mano.
Il vantaggio della TKL a livello gaming è che la tastiera occupa meno spazio, permettendovi di avere più spazio per manovrare il mouse e anche di avere le periferiche più vicine fra loro, e di conseguenza braccio e spalla destra più vicini alla parte sinistra.
In conclusione, Logitech G G515 a livello di esperienza di utilizzo è a dir poco ottima. Il polling rate classico farà forse storcere il naso ai giocatori più incalliti, ma questo modello nello specifico non punta agli appassionati di eSports come invece fa la già citata G PRO X 60.
È comoda, gradevole esteticamente, ha delle ottime sonorità e switch tattili che appunto, per la digitazione, sono davvero buoni.
Prezzo e acquisto
Una delle cose che mi aveva colpito positivamente di questa tastiera era il prezzo. I prodotti Logitech G non sono così economici, e la già citata G915 TKL all'epoca costava 239€, non certo spiccioli. Logitech G G515 LIGHTSPEED TKL al debutto su Amazon costava 139,99€. Top! Peccato che un paio di settimane fa, quando stavo per terminare questa recensione, il costo salì a 165€, che è poi è lo stesso prezzo di listino riportato sul sito ufficiale di Logitech G.
Rimane un ottimo prodotto, ma pagarlo 139 o 165 fa la sua differenza. Fortunatamente Amazon (o Logitech?) ci ha ripensato, e la tastiera è tornata a costare 139€. Un prezzo più che giusto a mio avviso. È una delle poche meccaniche low-profile ISO ITA che non suona come se fosse un tamburo a ogni pressione di tasti, e vanta delle funzionalità software e delle accortezze costruttive davvero niente male.
L'ulteriore buona notizia è che a breve arriverà anche una versione solo cablata a 109,99€. Non c'è però ancora una data precisa. Potreste anche abbinarci il nuovo G G309, non troppo costoso e dalle caratteristiche in linea con la G515.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Logitech G, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
Logitech G G515 LIGHTSPEED TKL
Siete a caccia di una tastiera meccanica basso profilo di qualità che possa facilmente adattarsi alle attività lavorative e alle pause gaming? Siete nel posto giusto. Logitech G G515 LIGHTSPEED TKL non costa una follia, almeno in relazione a quanto costavano i modelli low profile precedenti, e ha tanto da dire. Triplice modalità d'uso, qualità costruttiva ottima, sonorità ricercate e funzionalità software esclusive. Peccato per il polling rate limitato e per l'autonomia non al top (ma comunque sufficiente).
Voto finale
Logitech G G515 LIGHTSPEED TKL
Pro
- Solida e ricercata da un punto di vista estetico
- Basso profilo, ottime sonorità
- KEYCONTROL e tante altre funzionalità
- Wi-Fi o Bluetooth
Contro
- Solo 1.000 Hz di polling rate
- Autonomia sottotono
- Prezzo... variabile!
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.