Recensione Ray-Ban Meta: i primi occhiali smart che userei davvero

10 months ago 280

Questo prodotto non è il primo dei tentativi che Ray-Ban fa per entrare nel mondo degli indossabili smart. Ma possiamo confermarvi che è il primo davvero sensato. E in questa recensione completa vi spieghiamo perché.

Uno dei punti chiave per il successo di un paio di occhiali smart è come questi appaiono come occhiali classici. Questi Ray-Ban Meta (non era possibile trovargli un nome migliore?) sono in tutto e per tutto una versione rivista della classica linea Wayfarer dell'azienda di occhiali. C'è anche une versione Headliner, che ha il design dell'omonima linea di occhiali. Per questo Ray-Ban Meta sono degli occhiali che passano "inosservati" nel quotidiano. Sono un po' più grandi dei classici Wayfarer e potrebbero stonare sui volti più esili, ma assolutamente "scomparire" sulla faccia di buona parte delle persone. Sono sicuramente le aste a essere un po' più spesse, ma considerando anche le varie mode esistenti, molti potrebbero non farci mai caso.

Per suggellare questo nuovo percorso anche la custodia è stata ripensata ora somiglia moltissimo a quella dei classici Ray-Ban. Una volta aperta però quello che sembrava essere un bottone si rivela essere un led di stato della ricarica.

Sulla parte inferiore c'è il connettore USB-C per la ricarica degli occhiali. La custodia stessa è poi una sorta di power bank e può fornire agli occhiali fino a 6 ricariche complete. La ricarica è molto rapida e se non tenete gli occhiali sempre indossati sarà facile trovarli sempre al 100% della loro carica. Parlando di autonomia questi occhiali garantiscono circa 8 ore di utilizzo misto o solo 4 ore di riproduzione musicale continua.

La parte tecnologica di questi occhiali è stata ovviamente realizzata da Meta che si è occupata di ingegnerizzare un hardware decisamente rilevante all'interno di questa scocca. Si è partiti dall'includere il SoC Snapdragon AR1 Gen 1 lanciato solo pochi mesi fa. Questo ha sicuramente inciso positivamente sulle prestazioni degli occhiali e sulla loro autonomia. Gli occhiali una volta estratti dalla custodia rimangono in standby e si accendono solo quando le aste vengono dispiegate. A quel punto si collegano anche al Bluetooth dello smartphone, che è quasi indispensabile per qualsiasi operazione che non sia semplicemente fare foto e video.

La connessione fra i dispositivi è sempre parsa solida e stabile. Non siamo mai incappati in problemi

All'interno degli occhiali è presente un tasto per spegnere definitivamente gli occhiali. Sull'asta sinistra è presente un tasto fisico di scatto per foto e video, mentre l'asta destra è touch e sostituisce i classici controlli multimediali: play, pausa, avanti, indietro e volume. È facilissimo prendere confidenza con i comandi e li padronerete rapidamente. Frontalmente, sul lato sinistro è presente la nuova fotocamera da 12 megapixel, mentre nel foro simmetrico a destra è presente un led che serve a salvaguardare la privacy degli altri indicando la registrazione di foto e video. Non è possibile coprire questo led: gli occhiali hanno un sensore che bloccano le funzionalità della fotocamera se rilevano un'ostruzione sulla luce. C'è poi un'altra luce all'interno degli occhiali che serve a dare un'indicazione rapida a chi indossa gli occhiali se la registrazione video è ancora in corso e se l'assistente vocale ha recepito un comando.

I video hanno una lunghezza massima di 1 minuto e tutti i contenuti multimediali vengono registrati in verticale. La prospettiva è fantastica, perché vi permette di fare foto e video a mani liberi e con l'esatta prospettiva dei vostri occhi.

La qualità degli scatti è molto buona quando le condizioni di luce sono ottimali. Quindi di giorno o in ambienti ben illuminati. Al buio le foto hanno comunque superato le nostre aspettative per degli occhiali smart, ma non immaginatevi di avvicinarvi alla qualità di un buon smartphone. Può comunque competere con i risultati attesi da uno smartphone di fascia media o bassa. I video sono circa in formato Full HD e hanno anche loro una buona qualità, ma al buio soffrono decisamente più delle foto, con delle vibrazioni dovute ai passi che si tramutano in tremolii fastidiosi. Stando fermi però potrete comunque avere buoni risultati.

La fotocamera può anche essere sfruttata per fare live su Instagram.

L'integrazione è molto semplice e avrete un tasto da premere nell'interfaccia Instagram dell'app per smartphone e da lì i vostri occhi saranno la vostra telecamera. Meta vi avviserà vocalmente di reazioni o commenti durante la diretta, anche se per una interazione completa dovrete comunque utilizzare lo smartphone (e inquadrarlo nella diretta stessa quindi se non avete qualcuno ad aiutarvi).

Cos'altro possono fare questi occhiali Meta? Si possono fare telefonate e si può ascoltare musica. C'è un'integrazione nativa con Spotify, ma in realtà potrete riprodurre qualsiasi formato audio dallo smartphone, anche di video YouTube o di musica locale, come se fossero delle qualsiasi cuffie. A meno che non siate in un ambiente estremamente silenzioso le persone attorno a voi non si accorgeranno che state ascoltando musica dagli occhiali. La qualità è buona per quanto riguarda il volume, ma molto meno per quanto riguarda la qualità. Onestamente però non ci saremmo aspettati di più da un prodotto simile, senza coinvolgere delle cuffie che entrassero davvero nelle orecchie.

Potrete poi anche inviare messaggi di testo tramite WhatsApp, Messenger e SMS ai vostri contatti. La dettatura è buona. Peccato solo che non sia possibile invece ascoltare nessuna notifica ricevuta. Neanche di queste app appena elencate.

Se fino a qui questi Ray-Ban Meta sono dei buoni occhiali smart, la verità è che il bello deve ancora venire. Questo perché Meta sta sbloccando varie funzionalità AI in beta ad alcuni utenti statunitensi (in Europa non è possibile neanche candidarsi per la beta). MKBHD ha mostrato per esempio la nuova funzione in cui gli occhiali analizzano cioè che c'è davanti a voi ve lo descrive.

Ci sono quindi tantissimi sviluppi potenziali nel breve periodo, come traduzioni al volo, sia di testo che stiamo guardando che a voce, oppure la possibilità di avere un riassunto di tutte le notifiche che abbiamo nel telefono. Non sono funzionalità annunciate da Meta, ma sono solo funzioni che noi vorremmo vedere su questi occhiali e che ci sembrano comunque realistiche.

Ray-Ban Meta sono disponibili sul sito Ray-Ban a partire da 329€, un prezzo tutto sommato giusto per il prodotto. Potrete acquistarli nei due design, in vari colori e con lenti di vario tipo, anche graduate.

Le due aziende hanno deciso di non introdurre un display su questi occhiali, andando quindi a ridurre le potenziali funzionalità di questo prodotto, ma anche abbassandone il prezzo e aumentando drasticamente l'autonomia (qualcuno ha detto Google Glass?).

Foto

Giudizio Finale

Ray-Ban Meta

Ray-Ban Meta sono i migliori smart glasses in circolazione. E soprattutto sono i primi che userei davvero. Ci sono alcuni limiti condivisi con tutti gli occhiali e c'è l'assenza di uno schermo, che però come detto ha permesso a questi Ray-Ban Meta di essere un prodotto semplice e soprattutto che fa molto bene quello che promette. Se li acquisterete come montatura da vista per esempio, o con lenti fotocromatiche, potreste davvero valutare di indossarli tutto il tempo. Sempre che le funzioni di questi occhiali vi offrano qualche tipo di comodità. Il percorso degli occhiali smart non è certo finito qui. Ma possiamo dire, quantomeno, che sia iniziato qui (di nuovo).

Pro

  • Sembrano occhiali classici
  • Funzionano bene
  • Audio e foto migliorati
  • Autonomia migliorata

Contro

  • Design non per tutti
  • Non leggono le notifiche
  • Video limitati a un minuto
  • Musica e live abbassano l'autonomia sensibilmente

Emanuele Cisotti

Emanuele Cisotti Vivo nel mondo della telefonia dal Nokia 3210 e nel mondo di linux da Ubuntu 5.04. Ma quello che provo oggi qui su SmartWorld sono principalmente smartphone, smartwatch e prodotti per la smart home. Ma le mie passioni riguardano anche il LEGO e la musica elettronica.

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