Recensione Redmi Note 11 Pro 5G: poco coraggio ma tanta resa

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Recensione Redmi Note 11 Pro 5G: poco coraggio ma tanta resa

17 Febbraio 2022 1

Oggi sono stati comunicati gli ultimi dettagli sull'arrivo del nuovo Redmi Note 11 Pro 5G in Italia, sarà acquistabile tra un paio di settimane online e nei principali negozi di elettronica con prezzi a partire da 379 Euro. Come sempre un prodotto molto atteso, che insieme ai fratelli minori Redmi Note 11 Pro, Redmi Note 11S e Redmi Note 11 va a completare lo schieramento "Redmi" per la fascia media del 2022.

Con la recensione completa andiamo a scoprire cosa è cambiato rispetto alla scorsa generazione, pregi, difetti e tutto ciò che di importante c'è da sapere.

INDICE

ATTENZIONE AL NOME

Partiamo innanzi tutto dal nome, Redmi Note 11 Pro 5G, da non confondere con Redmi Note 11 Pro, tra i due cambia la dicitura 5G ma sotto il cofano cambia il motore, ovvero un Qualcomm Snapdragon 695 per il 5G e un Mediatek Helio G96 per la versione normale.

Tutto il resto dei componenti rimane lo stesso, ad eccezione delle configurazioni di memoria e RAM.

Redmi Note 11 Pro però parte con la versione base 6/64 GB, poi si sale alla 6/128 GB, mentre il modello 5G è previsto solo nei tagli 6/128 GB e 8/128 GB. A parità di taglio di memoria, ovvero 6/128 GB ci sono 30 Euro di differenza tra i due modelli.

Quale acquistare? Molto dipenderà dalle offerte del momento e dalla fisiologica svalutazione che segnerà l'andamento del prezzo di mercato. Tendenzialmente vi sconsigliamo Redmi Note 11 Pro nella versione base, 64 GB di memoria interna sono pochi e vi risulteranno stretti dopo un po' di tempo, la versione più equilibrata è dunque la 6/128 GB per entrambi, se la differenza di prezzo dovesse risultare contenuta entro i 50 Euro, allora certamente vale la pena orientarsi sul modello 5G, se invece la forbice fosse più larga è bene valutare anche il modello standard.

Tenete presente che il Redmi Note 10 Pro rimane ancora oggi una valida scelta, non ha il 5G ma se vi dovesse far risparmiare molto rispetto al 11 Pro standard sceglietelo a cuor leggero, vedremo in questa recensione che i cambiamenti generazionali sono davvero pochissimi.

COSA E' CAMBIATO

Xiaomi, con la sua linea Redmi, è sempre stata piuttosto coraggiosa nel proporre hardware di qualità a prezzi molto competitivi, questo è l'ingrediente principale che ha sospinto gli importanti volumi di vendita in Italia negli scorsi anni.

Con l'11esima generazione le cose sono un po' cambiate, non ci sono stati grandi cambiamenti e grossomodo Redmi Note 11 Pro 5G rispecchia ciò che era Redmi Note 10 Pro, con alcuni cambiamenti piuttosto marginali nell'ambito dell'esperienza d'uso complessiva e alcune caratteristiche che storicamente accompagnano i Redmi Note, come la qualità costruttiva e l'attenzione al comparto multimediale.

DESIGN

Il design ha subito un restyling che ha reso lo smartphone più moderno e al passo con le tendenze attuali. Ne sono una prova i bordi squadrati e la back cover piatta, un trend che sicuramente vedremo riproposto su diversi prodotti nel corso dei prossimi mesi.

La parte posteriore oltre ad essere piatta è anche rifinita con un trattamento satinato, vetro e si sente immediatamente al tatto.

Le dimensioni generali e l'ergonomia rimangono quelle del 2021, Redmi Note 11 Pro 5G è uno smartphone piuttosto grande che punta più sulla multimedialità che sulla maneggevolezza, i suoi 76 mm di larghezza e il peso di 202 grammi non mentono, venendo dal test di Pixel 6 Pro e Galaxy S22 Ultra non è cambiata un granché la sensazione in mano, sempre di "bestioni" si tratta.


DISPLAY

Il display è sempre uno dei punti forti del Redmi "PRO", come lo scorso anno lo smartphone è equipaggiato con uno schermo OLED da 6,7 pollici e risoluzione FULLHD+, con refresh rate che arriva a 120 Hz (non dinamico). E' cambiata leggermente la luminosità massima all'aperto, passando da circa 400 a circa 600 nit, mentre il picco in HDR rimane di 1200 nit.

Numeri a parte si nota il piccolo incremento nelle situazioni di uso comune, in linea di massima però il display rimane da fascia superiore, senza ombra di dubbio l'aspetto più interessante e valido di Redmi Note 11 Pro 5G.


SOC

L'altra caratteristica importante che cambia rispetto alla precedente generazione è il SoC che, come abbiamo già sottolineato in molte occasioni, è sempre più l'elemento essenziale attorno al quale ruotano tutti i componenti dello smartphone e che ne influenza immediatamente il comportamento.

Si passa da Qualcomm Snapdragon 732G a Qualcomm Snapdragon 695 5G, un apparente passo indietro nella linea di prodotti Qualcomm, ma un effettivo passo in avanti in termini di connettività e parzialmente anche di prestazioni.

Il rammarico c'è, per uno Snapdragon 778, 778+ o 780 che avrebbero chiuso il cerchio con una bella ciliegina, attenzione però a snobbare il 695, perché si tratta di un SoC moderno in molti aspetti, realizzato a 6 nm e basato su Core A78 e Core A55, proprio come i fratelli maggiori, decisamente superiore ad un 732G, che appartiene ad una vecchia generazione di CPU, sia negli elementi fondamentali che nell'architettura e nel processo produttivo.

I limiti del 695 non emergono tanto nelle prestazioni (a conti fatti rispetto al 778G manca solo 1 core Kryo Prime a 2,4 GHz sostituito da 1 Kryo Gold a 2,2 Ghz) quanto piuttosto nel supporto alla registrazione e playback di file multimediali (Spectra 346T) e nella connettività (modem X51), leggermente inferiore alla linea 700.

Per questo motivo non si possono registrare video oltre il FullHD+, non sono supportati video in HDR (poco male visto che il display non è HDR) non c'è il WiFi 6, e il 5G arriva virtualmente a 2,6 Gbps in download anziché 3,7 Gbps come sul 778 5G.

SCHEDA TECNICA DI REDMI NOTE 11 PRO 5G

  • display: DotDisplay AMOLED 6,67" FHD+ con frequenza di aggiornamento fino a 120Hz, touch sampling fino a 360Hz, 1200nit, DCI-P3, Reading mode 3.0, contrasto 4.500.000:1, Gorilla Glass 5
  • piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 695
  • tecnologia LiquidCool
  • memoria: 6/64GB, 6/128GB, 8/128GB (LPDDR4X/UFS 2.2) - memoria interna espandibile fino a 1TB
  • connettività: 5G, WiFi 5, Bluetooth 5.1, NFC, USB-C, IR, jack da 3,5mm, GPS
  • sensore impronte: laterale
  • dual SIM: ibrido
  • fotocamere:
    • anteriore: 16MP, f/2,4
    • posteriori:
      • principale 108MP Samsung HM2 da 1/1,52" con pixel binning 9-in-1, pixel da 0,7um (2,1um), f/1,9, doppia ISO nativa
      • ultra grandangolare 8MP, FOV 118°, f/2,2
      • macro 2MP, f/2,4
  • audio: 2x speaker
  • batteria: 5.000mAh, ricarica rapida 67W (50% in 15 minuti)
  • OS: MIUI 13 basato su Android 11
  • dimensioni e peso: 164,19x76,1x8,12mm per 202g
  • resistenza acqua: IP53
  • colori: Graphite Gray, Polar White, Atlantic Blue

COME VA

Qualcuno ricorderà che lo scorso anno posticipammo la recensione completa rispetto al lancio della famiglia Redmi a causa di diversi problemi di gioventù, che son stati poi risolti col tempo.

Per fortuna quest'anno è tutta un'altra storia, Redmi Note 11 Pro 5G ci ha dato immediatamente l'impressione di uno smartphone ben funzionante sotto tutti i punti di vista. Le prestazioni sono solide, non ci sono lag o impuntamenti (consigliamo di disabilitare l'espansione della RAM virtuale), anche in gaming sa il fatto suo, senza mai surriscaldamenti o indecisioni anche nelle app più pesanti.

Merito certamente del processore ma anche di un software finalmente ben ottimizzato, libero da fastidiosi bug, la MIUI 13, ma ancora con Android 11. Un mix non così strano come si potrebbe pensare nel mondo Xiaomi, tant'è che arriverà presto l'aggiornamento ad Android 12 ma sempre su MIUI 13, che porterà verosimilmente tutte le novità che al momento mancano.

In effetti delle nuove funzioni portate dall'ultima versione della MIUI non c'è traccia, ad eccezione dell'espansione della memoria RAM virtuale. Poco male, l'interfaccia personalizzata è già molto completa e ricca di possibilità tra personalizzazione e funzionalità.

Benissimo su tutta la parte telefonica: la ricezione è efficace anche nelle zone poco coperte, nessun problema con il carrier aggregation, l'audio in capsula è forte e stereo quando si passa al vivavoce, infine si possono registrare le chiamate. Tutto bene anche nella gestione dual SIM, con entrambi gli slot che, uno alla volta, possono collegarsi al 5G.


E il sensore di prossimità? Ebbene sì, è ancora virtuale! Incredibile, davvero, ma Xiaomi prosegue in una scelta quantomeno discutibile, probabilmente dovuta a contratti in essere con Elliptic Labs, la casa che fornisce il software necessario a simulare un sensore di prossimità virtuale.

La buona notizia però è che, contrariamente alle aspettative, pare che su Redmi Note 11 Pro 5G questo sistema funzioni bene. Ci è capitato in una sola occasione, su circa una settimana di utilizzo, che lo schermo si riaccendesse mentre lo smartphone era all'orecchio in fase di chiamata, zero problemi invece con le note vocali.

Darvi la certezza che Redmi Note 11 Pro 5G non vi creerà problemi con il sensore di prossimità è impossibile, ma almeno siamo partiti con il piede giusto.

AUTONOMIA E RICARICA

Leggete con attenzione, molto probabilmente questo paragrafo sarà quello che vi farà decidere di acquistare Redmi Note 11 Pro 5G. La batteria è da 5000 mAh, l'autonomia da leccarsi i baffi, si va per le 8 ore di display attivo con schermo impostato a 120 Hz e nessuna rinuncia sulle funzioni (AOD su tutte). Tradotto siamo sulle due giornate piene di utilizzo medio e nessuna paura delle fasi di stress intenso, a cui lo smartphone reagisce sorprendentemente bene.

Per esempio molto raramente capita di provare un prodotto che non si prosciuga con hotspot attivato, Redmi Note 11 Pro invece sembra non accorgersene. Se il merito è del SoC, allora ben venga qualche sacrificio sulle specifiche.

Sacrificio che di certo non bisogna scontare quando si parla di ricarica: 67 Watt (solo con cavo, non c'è la ricarica wireless) e caricabatterie incluso in confezione, insieme al suo cavetto. In 45 minuti si va da 0 a 100%, in 15 minuti si raggiunge il 50%, what else?

FOTOCAMERA

Il comparto fotografico di Redmi Note 11 Pro è quasi uguale a quello del predecessore, per la precisione sparisce il sensore di profondità da 2 MP e il sensore macro passa da 5 a 2 MP. La fotocamera principale è il pezzo più pregiato del trio, 108 MP ma senza stabilizzazione ottica, con il solito ISOCELL HM2, completa lo schieramento una ultrawide da 8 MP a fuoco fisso e FOV di 118 gradi.

Le foto vengono bene di giorno, meno bene quando la luce cala. Siamo in linea con i principali competitor a cavallo dei 300 Euro, mentre alcuni prodotti vicini ai 400 riescono ad offrire hardware e prestazioni migliori. Xiaomi non ha implementato una modalità notturna davvero efficace, per cui per ottenere buone foto in notturna bisogna avere la mano ferma, inoltre non è possibile sfruttare la ultrawide.

Proprio la grandangolare risulta comoda per offrire un punto di vista differente, ma la qualità non è un granché, come del resto su tutti gli smartphone relativamente economici, per avere qualcosa in più bisogna almeno raddoppiare il budget.

Non classificabile la macro, 2 MP sono davvero pochi per il 2022, per altro il fuoco è fisso per cui non è semplice mettere azzeccare la distanza giusta dal soggetto. Evitabile.

I selfie vengono abbastanza bene, bisogna ricordarsi di disattivare i tantissimi effetti di miglioramento del volto se non siete amanti delle foto patinate, diversamente avrete di che sbizzarrirvi.

Video che possono raggiungere solo la sufficienza, si fermano al FullHD a 30 fps, vengono bene a dir la verità ma la risoluzione e il frame rate sono anacronistici e inadeguati per uno smartphone che sfiora i 400 Euro di listino.

IN CONCLUSIONE

Redmi Note 11 Pro 5G è uno smartphone che nel complesso ci è piaciuto, l'autonomia come detto è un portento, ma se la cava bene a 360 gradi e il sensore di prossimità questa volta sembra svolgere il suo compito. Soprattutto riesce a convincere il buon funzionamento generale fin dal day one, ormai merce rara nel mondo Android.

Il prezzo di listino è di 379 Euro per la versione 6/128 GB e 399 euro per la versione 8/128 GB, ecco il problema di questo smartphone è proprio nel prezzo, cresciuto sensibilmente rispetto allo scorso anno senza che però sia stato realmente introdotto qualcosa che potesse cambiarne il valore, tolto il processore con supporto 5G, che però reputiamo semplicemente una doverosa aggiunta per rimanere al passo.

La musica è cambiata rispetto a qualche anno fa, ci sono nuovi agguerriti competitor, molti smartphone validi offrono di più a prezzi più bassi e nei prossimi mesi arriveranno tanti nuovi prodotti, se Xiaomi non vuole puntare su prezzi imperdibili, allora deve tentare di dare qualcosa in più dal punto di vista tecnico.

Ve lo consigliamo? Certamente sì ma al giusto prezzo.

VOTO FINALE: 7.0


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