Recensione SteelSeries Arctis Nova 5: cosa significa "lusso accessibile"?

2 months ago 158

Nel panorama tecnologico attuale, siamo ormai abituati a vedere un'infinità di prodotti di fascia media mascherati da dispositivi di fascia alta. In questo contesto, SteelSeries si inserisce con l'ambizioso slogan di "lusso accessibile" per le sue cuffie gaming Arctis Nova 5 Wireless, promettendo un'esperienza premium grazie ad un'app da vero leader di categoria. Ma sarà davvero così? Scopriamolo analizzando ogni aspetto, dalla confezione alla qualità audio, ma non prima di avervi segnalato la recensione delle ottime Turtle Beach Atlas Air, le quali mi hanno accompagnato per tutta questa estate.

Le SteelSeries Arctis Nova 5 arrivano in una confezione ben curata. Devo dire che l'adesivo che la tiene chiusa è davvero tosto a levarsi: una volta riusciti, oltre alle cuffie, troviamo un dongle USB-C per la connettività wireless, un adattatore USB-A/USB-C, degli adesivi, un cavo di ricarica USB-C e il manuale di istruzioni. L'organizzazione degli accessori è semplice e ordinata, in uno sgargiante colore arancione, confermando l'attenzione di SteelSeries per i dettagli. Peccato manchi una custodia per riporle.

  • Peso: 266 grammi
  • Dimensioni: 174 (L) x 185 (A) x 89 (P) mm
  • Driver: 40 mm
  • Risposta in frequenza: 20 Hz - 22 kHz
  • Connettività: dongle USB-C a 2.4 GHz, Bluetooth 5.3 (con Quick-Switch)
  • Microfono: retraibile, ClearCast Gen 2.X, frequenza 100-10,000 Hz | 32 kHz/16 bit
  • Batteria: 50 ore in modalità wireless, fino a 60 in Bluetooth (con ricarica rapida)
  • Compatibilità: PS5, PC, Nintendo Switch, Mobile, Meta Quest

Il design delle Arctis Nova 5 è interamente in plastica, il che le rende decisamente più leggere rispetto ad altri modelli, ma non sono affatto fragili.

Il design sembra quasi una sorta di fusione tra le Turtle Beach Stealth 500 e le 600 Gen 3, poiché combinano la fascia elastica e la leggerezza delle prime, con i cuscini traspiranti delle seconde.

Nel dettaglio, l'archetto è flessibile ed estensibile (ci vuole un po' di forza per farlo), mentre una larga fascia elastica interna con un motivo geometrico, eventualmente regolabile con varie tacche, lo sospende comodamente sopra la testa.

I padiglioni circolari sono rivestiti in memory foam avvolto da un tessuto traspirante, garantendo comfort ed un discreto isolamento passivo del suono. Tra l'altro non sporgono molto, è piuttosto compatta come cuffia, e tenerla intorno al collo è abbastanza comodo poiché i padiglioni ruotano verso l'interno.

Sul lato destro, sono presenti i comodi pulsanti di accensione e per il Quick-Switch (Wireless / Bluetooth), insieme alla porta USB-C per la ricarica. Sul padiglione sinistro, invece, vi è la rotella per il volume e il tasto per mutare il microfono.

A proposito del microfono, lo si "estrae" dal lato sinistro, e lo si può ritrarre per richiuderlo, così da preservare il design delle cuffie quando non è necessario: ne parlerò meglio nell'apposito paragrafo.

Come buona parte delle cuffie gaming moderne, anche le Arctis Nova 5 dispongono della doppia connettività wireless, qui denominata Quick-Switch, la quale consente di passare rapidamente da una connessione a 2.4 GHz a Bluetooth 5.3: non possono essere usate in contemporanea, ma il passaggio da una all'altra è semplice e fulmineo.

Il ricevitore USB-C è compatibile con diverse piattaforme (PlayStation, Switch, persino Meta Quest) e ha una forma rettangolare a T piuttosto particolare, con un design compatto ma abbastanza largo da occupare più spazio rispetto ad altri dongle sul mercato. Questa larghezza potrebbe risultare scomoda in alcune configurazioni: ad esempio, se collegato a una PlayStation 5, il dongle finisce per bloccare anche la porta USB accanto, limitando l'uso di altre periferiche.

Fortunatamente, nella confezione è incluso un cavo adattatore USB-A/USB-C, che aiuta a evitare questo problema posizionando il ricevitore in un punto più conveniente. Tuttavia, avrei preferito un dongle con una forma più piccola e discreta, in grado di integrarsi meglio con le diverse configurazioni di porte dei dispositivi, senza la necessità di adattatori aggiuntivi: del resto, chi vuole un altro cavo nel proprio setup, oltre a quelli necessari?

A livello di funzionalità, il tutto ruota attorno alla nuova Companion App Nova 5 disponibile per Android e iOS, la quale offre accesso diretto a diversi preset audio per film e musica, oltre a più di 100 preset ottimizzati per giochi molto noti come Baldur's Gate 3 e Helldivers 2.

È possibile impostare un preset diverso per la connessione Bluetooth e quella a 2.4 GHz, mantenendo così l'equilibrio audio preferito per i giochi su console o PC, mentre si utilizza una configurazione più adatta alla musica quando si ascolta tramite smartphone.

Tuttavia, l'app mobile è molto meno completa rispetto al software Steelseries GG per PC, che include l'equalizzatore parametrico e altre funzionalità avanzate per il suono e il microfono.

Ho preferito il software per PC rispetto a quello mobile, sia a livello di completezza che di interfaccia, anche perché si può agire sul microfono, che di default, almeno quando mi sono arrivate, non aveva la cancellazione attiva del rumore attivata. Il fatto che ci sia un'app fa comunque piacere, proprio perché è possibile passare in rassegna i vari preset senza dover accendere ogni volta PC, specie se siete giocatori console.

SteelSeries afferma che proprio i preset sono stati realizzati dai propri ingegneri audio, alle volte in collaborazione con gli sviluppatori, per enfatizzare le caratteristiche audio specifiche dei vari titoli. Ed è qui che si apre la parentesi dedicata alla parte audio.

La qualità audio delle SteelSeries Arctis Nova 5 è generalmente buona, ma presenta alcune limitazioni, in special modo a volumi più alti.

L'audio posizionale eccelle nei giochi competitivi come Counter Strike 2, Fortnite o Overwatch 2, permettendo di distinguere con precisione direzione e distanza dei suoni: in più, l'effetto può essere enfatizzato attivando l'apposita impostazione dal software PC.

Provando però esperienze in solitaria, come appunto il nuovo Black Myth: Wukong, è possibile notare come il sovrapporsi di suoni può mettere le cuffie in difficoltà, poiché il bilanciamento di bassi, medi e alti non è sempre ottimale, soprattutto a volumi elevati. La situazione migliora a volumi medi e con il giusto preset attivato, ma in linea generale mi aspettavo qualche dettaglio in più.

Inoltre, nonostante sia un headset da gaming, le cuffie offrono un'esperienza musicale piacevole, con bassi tutto sommato corposi, mentre il preset che enfatizza le voci migliora notevolmente la chiarezza dei podcast.

Insomma, Arctis Nova 5 offrono una resa sonora solida per la fascia di prezzo, con buone prestazioni per giochi e musica a volumi moderati, ma senza riuscire a competere con cuffie di gamma superiore per purezza e precisione audio.

Il microfono ClearCast delle Arctis Nova 5 mi ha sorpreso: occhio a non avvicinarlo alla bocca, altrimenti le catture potrebbero apparire sibilanti, ma la qualità di registrazione è buona e i miei amici su Discord ne hanno apprezzato la qualità.

Tra l'altro, è progettato in modo innovativo per essere discreto e funzionale allo stesso tempo. Si tratta di un microfono ClearCast di tipo richiudibile, che rimane nascosto all'interno del padiglione sinistro quando non è in uso.

Per attivarlo, basta tirare delicatamente un piccolo elemento a scomparsa, che fa fuoriuscire il braccio flessibile del microfono. Questo braccio è regolabile, consentendo di posizionare il microfono alla giusta distanza dalla bocca per una qualità audio ottimale. Una volta estratto, come anticipato, il microfono offre un suono pulito e chiaro, con la capacità di ridurre i rumori di fondo grazie alla cancellazione del rumore.

Quando non è necessario, il microfono può essere facilmente ritratto e nascosto nel padiglione, mantenendo il design delle cuffie pulito e minimale.

Tuttavia, è importante notare che il microfono non può essere utilizzato in modo efficace quando è riposto, poiché l'interlocutore percepirebbe un audio ovattato o di bassa qualità.

A seguire potete ascoltare un test di registrazione dal player sottostante.

Molto buona l'autonomia delle Arctis Nova 5, poiché offre sulla carta fino a 60 ore di autonomia in modalità Bluetooth. In realtà, durante i miei test, le ho utilizzate principalmente tramite il ricevitore wireless, con cui mi hanno accompagnato per circa 45 ore, rispetto alle 50 promesse. Un risultato comunque buono, soprattutto perché supportano la ricarica rapida: basta tenerle collegate per 15 minuti per ricaricare la batteria di 6 ore.

Le SteelSeries Arctis Nova 5 hanno un prezzo di listino pari a 139,99€, una cifra più bassa rispetto a modelli top di gamma come le SteelSeries Arctis Nova Pro o le Turtle Beach Stealth Pro, ma stiamo parlando comunque di prodotti diversi.

Le Nova 5 si avvicinano più alle nuove Turtle Beach Stealth 600 Gen 3, il cui prezzo si aggira sui 109€.

SteelSeries Arctis Nova 5 - Foto

Il sample è stato fornito da SteelSeries, che non ha avuto un'anteprima di questa recensione testuale e non ha fornito alcun tipo di compenso.

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Giudizio Finale

SteelSeries Arctis Nova 5

Cosa significa veramente "lusso accessibile" per le SteelSeries Arctis Nova 5? In sostanza, queste cuffie offrono una gamma di caratteristiche tipiche degli headset di fascia alta, come un'app di supporto ben progettata, una buona qualità del microfono e un'ampia selezione di preset EQ personalizzati, mantenendo comunque un prezzo non esagerato. Tuttavia, la qualità audio non raggiunge i livelli di eccellenza dei modelli di punta, specialmente quando viene spinta ai volumi elevati, ma stiamo comunque parlando di cuffie valide, versatili e molto personalizzabili, dotate pure di un'ottima autonomia.

Voto finale

SteelSeries Arctis Nova 5

Pro

  • Ampia selezione di preset EQ ottimizzati per vari giochi
  • Microfono di qualità con cancellazione del rumore
  • Leggere e con una solida autonomia
  • Software ricco di funzionalità, con ottima app mobile…

Contro

  • … non completa come quella su PC
  • Qualità audio non ottimale a volumi elevati
  • Impossibilità di ricevere audio da due fonti contemporaneamente
  • Il ricevitore ha una forma un po' scomoda

Giorgio Palmieri

Giorgio Palmieri Da oltre 10 anni scrive sulle pagine del network di SmartWorld. Adora la tecnologia come Winnie The Pooh con il miele. Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.

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