Recensione Turtle Beach Atlas Air: cuffie fresche per le sessioni estive

4 months ago 166

Come possono delle cuffie "volare"? Non lo fanno per davvero, ci mancherebbe, ma Turtle Beach ha pensato a tutti coloro che sono, come dire, "annoiati" dal classico design delle cuffie gaming. Ecco quindi che nascono le Turtle Beach Atlas Air, delle cuffie che si distinguono per essere un modello da gaming con design aperto sul retro ("open-back" per gli anglofoni) e padiglioni fluttuanti, pensati per massimizzare il comfort e la longevità. Ve le racconto nella recensione, dopo averle utilizzate per più di un mese.

Non appena si apre la scatola delle Atlas Air, ci si ritrova davanti ad una borsa per il trasporto contenente le cuffie in tutta la loro bellezza. Una volta sfilate, troverete il resto della dotazione: un microfono staccabile con la spugnetta anti-pop, un dongle USB con tanto di LED RGB, un cavo intrecciato USB-C per la ricarica ed un cavo audio da 3.5 mm.

  • Peso: 301 grammi
  • Dimensioni: 198 x 167 x 102 mm
  • Driver: 40 mm
  • Risposta in frequenza: 20 Hz - 40 kHz
  • Connettività: dongle a 2.4 GHz, Bluetooth 5.2, cavo audio da 3.5 mm
  • Microfono: staccabile, design flip-to-mute, frequenza 100 Hz - 16 kHz
  • Batteria: 800 mAh, fino a 50 ore di autonomia, con ricarica rapida
  • Compatibilità: PC, PS5, PS4, Nintendo Switch, Mobile

Come anticipato in apertura, le Turtle Beach Atlas Air sono delle cuffie con design "open-back". Vale però la pena specificare cosa questo comporta e quali sono le differenze rispetto ad un design classico.

Se si guarda il lato esterno dei padiglioni, si noterà che non sono chiusi, poiché hanno una griglia, e non sono saldati all'archetto, ma risultano fissati stabilmente tramite delle bande elastiche che lasciano "respirare" i padiglioni anche dal retro: ecco perché il nome di "padiglioni fluttuanti".

La struttura open-back offre dunque un suono più panoramico, proprio perché riesce a disperdersi meglio rispetto ad un design più standard "chiuso", dove il suono riverbera e rimbalza all'interno del padiglione. 

C'è però da sottolineare una cosa: le cuffie open-back non offrono isolamento acustico, dunque continuerete a sentire i suoni esterni in maniera abbastanza naturale, a differenza appunto dei modelli classici che bloccano il suono esterno anche in modo passivo. Questo può essere un pro o un contro, a seconda delle vostre esigenze.

A livello di comodità, però, le Turtle Beach Atlas Air sono tra le migliori cuffie che io abbia mai provato. Il motivo è da ricercare anche nell'archetto, che è in poliuretano, ma è rivestito da una rete regolabile, traspirante e confortevole, che si adatta perfettamente alla testa e quindi non la fa collidere con l'archetto stesso. Lo si può estendere e torcere con grande facilità, e regolare con un sistema in velcro che non è il massimo della comodità, ma fa senz'altro il suo dovere.

Non finisce qui: sono leggere (301 grammi) e i cuscinetti, oltre ad essere morbidi e in memory foam, vantano materiali traspiranti. Sono dunque perfette per le sessioni più lunghe di gioco o lavoro, poiché riescono a non esercitare pressioni eccessive.

In quanto cuffie wireless multipiattaforma, le Atlas Air offrono diverse opzioni di connettività: un dongle a 2.4 GHz per il collegamento wireless, Bluetooth 5.2 per dispositivi mobili e una connessione cablata tramite un cavo da 3.5 mm. 

Prima però di parlare del software, soffermiamoci un attimo sui controlli, iniziando prima di tutto sulla rotella del volume: la superficie esterna del padiglione sinistro, lo stesso che include i pulsanti di controllo, è ruotabile per la regolazione del volume. Ha un buon feeling, superiore anche a quello delle costosissime Turtle Beach Stealth Pro, anche se l'avrei preferita un pelino meno sensibile. Delude infatti che basti sfiorarla per diminuire o aumentare il volume a multipli di 6, un po' troppo rispetto a quanto effettivamente sia necessario in alcuni casi: come se non bastasse, l'audio è appena udibile sotto il 40/50%.

Tuttavia, i controlli delle cuffie sono posizionati in modo discreto sul padiglione sinistro: oltre alla rotella per il volume della quale vi ho già parlato, spuntano un interruttore per il cambio della modalità, il pulsante di accensione e il tastino di sincronizzazione Bluetooth. Purtroppo non possono gestire due flussi audio contemporaneamente, come le recenti Trust Gaming GXT 491 Fayzo per intenderci, ma dovrete scegliere una singola modalità wireless, ed eventualmente passare all'altra tramite il bottoncino apposito.

Per quanto riguarda il software, ovviamente fa capolino Turtle Beach Swarm II su PC Windows, Android e iOS, cioè l'hub che racchiude anche le altre periferiche da gaming del produttore, come il Turtle Beach Burst Air II. Da qui, potrete impostare un po' di tutto, dall'equalizzazione a 10 bande, fino alla sensibilità del microfono, all'attivazione di opzioni audio come l'audio tridimensionale Waves 3D e la Superhuman Hearing, una modalità che va ad incrementare la resa audio degli effetti sonori: può risultare utile nei titoli competitivi, altrimenti è meglio disattivarla per non alterare il bilanciamento.

Le Atlas Air sono dotate di driver ad alta precisione da 40 mm, con una risposta in frequenza di 20 Hz - 40 kHz e supporto per l'audio a 24-bit. L'esperienza audio è nitida e dettagliata, nonostante il design open-back possa far pensare erroneamente al contrario. I medi e gli alti sono limpidi, puliti, tanto è vero che nei giochi come Hellblade 2, dove l'audio è un aspetto nevralgico, si può notare come la gamma sonora sia ricca: ecco, i bassi però non sono proprio "corposi", ma in generale ho molto apprezzato il bilanciamento generale.

Vi è però una questione importante che fa da ago della bilancia per l'acquisto o meno di queste cuffie. Se si gioca in ambienti rumorosi, l'esperienza audio potrebbe essere compromessa, proprio in virtù della struttura a retro aperto, che appunto non presenta alcun isolamento. Sentirete ciò che vi circonda, dunque se cercate qualcosa di immersivo, che vi isoli del tutto, questa soluzione non farà per voi.

E la stessa cosa vale nel caso in cui dobbiate giocare con qualcuno al vostro fianco che magari dorme o vuole starsene in silenzio: l'audio che viene fuori dalle cuffie viene propagato un po' di più all'esterno rispetto ad un design chiuso.

Discorso diverso invece se foste alla ricerca di un paio di cuffie dall'ottima qualità audio che non vi isoli del tutto, e che vi renda consapevoli dei suoni circostanti in modo naturale, senza ricorrere a modalità digitali come quelle Trasparenza, che qui ovviamente sono assenti.

Segnalo poi una piccola problematica relativa alla dissolvenza del suono: non appena si comincia ad ascoltare un qualche tipo di contenuto, se le cuffie sono state inattive per qualche manciata di secondi, l'audio rientra in cuffia, appunto, con una piccola dissolvenza. Ho pensato che questa scelta sia stata fatta per preservare la batteria, ma avrei preferito fosse disattivabile: lo sarà con un prossimo aggiornamento software?

Ottima la presenza di un microfono flip-to-mute: se proprio devo trovare un difetto, avrei voluto che l'atto di alzare e abbassare lo stesso per attivarlo o mutarlo fosse più fluido, perché l'ho trovato un po' rigido, ma almeno lo si può regolare e avvicinare verso la bocca con semplicità.

La qualità di registrazione (100 Hz - 16 kHz), invece, è molto buona, chiara e dettagliata, ma un po' bassa nelle impostazioni standard: a seguire potete ascoltare un test di registrazione dal player sottostante, dove ho aumentato la sensibilità nel software Swarm II.

La batteria delle Atlas Air, con una capacità di 800 mAh, offre sulla carta fino a 50 ore di autonomia, un valore pienamente rispettato dai miei test. Siamo un filino sotto le Turtle Beach Stealth 600 Gen 2 Max, ma il risultato è comunque eccezionale.

Le Turtle Beach Atlas Air hanno un prezzo di listino pari a 179,99€, una cifra sicuramente molto più bassa rispetto alle costose Stealth Pro (329€), ma comunque alta. Considerando però le caratteristiche uniche come il design flessibile, la qualità audio e il comfort, l'investimento può essere giustificato per chi volesse una struttura open-back, che non è affatto così diffusa. Non sono disponibili ancora su Amazon Italia, ma presumibilmente lo saranno a breve: in ogni caso, le potete acquistare dal sito ufficiale Turtle Beach.

Turtle Beach Atlas Air - Foto

Il sample è stato fornito da Turtle Beach, che non ha avuto un'anteprima di questa recensione testuale e non ha fornito alcun tipo di compenso.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Turtle Beach Atlas Air

Le Turtle Beach Atlas Air sono senza dubbio un prodotto unico, che potrebbe rappresentare una svolta per chi volesse delle cuffie comodissime senza rinunciare ad un'ottima qualità del suono. Il design open-back può essere tanto un pro, quanto un contro, in base alle vostre esigenze: scarso per l'insonorizzazione, perfetto se volete rimanere vigili sui suoni circostanti e vivere un audio più panoramico. Sta a voi scegliere se è un qualcosa che può fare al caso vostro alla luce delle loro caratteristiche, ma di sicuro siamo contenti che esista un modello con queste funzioni e con questa struttura.

Voto finale

Turtle Beach Atlas Air

Pro

  • I plus del design open-back…
  • Cablate, Wireless e Bluetooth…
  • Ottima qualità del microfono...
  • Tra le più comode in assoluto
  • Autonomia notevole

Contro

  • … e gli inevitabili limiti
  • ... ma non contemporaneamente
  • ... ma un po' scomodo nel "flip-to-mute"

Giorgio Palmieri

Giorgio Palmieri Da oltre 10 anni scrive sulle pagine del network di SmartWorld. Adora la tecnologia come Winnie The Pooh con il miele. Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.

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