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C'è stato un tempo, in Italia, in cui pochi potevano immaginare il successo di auto come Renault Captur. Prima di Qashqai (2006/2007) e di Juke (2010), i crossover di Nissan che hanno aperto un mercato rivelatosi poi un successo enorme, il SUV era declinato solo nei segmenti più grandi.
Erano i tempi in cui i fuoristrada tradizionali e votati all'offroad convivevano con i SUV di fascia alta pensati. Questi ultimi erano nati per proporre dimensioni, altezza e praticità tipiche dei 4x4, aggiungendo un comfort maggiore in strada e nei viaggi e mantenendo comunque alcune delle capacità fuoristradistiche.
Nel tempo la parola fuoristrada è sparita dai vocabolari del marketing, la trazione integrale è diventata sempre più rara e il SUV è diventato "urbano". Insomma, il contagio è dilagato in maniera trasversali: c'è il SUV di lusso, il SUV coupe, il SUV compatto, il crossover che si sente un po' SUV, e via dicendo, fino al punto in cui i confini tra le categorie sono quasi spariti...
Nato nel 2013, Captur non ci ha messo molto ad imporsi nelle preferenze del Bel Paese, oggi, esistono tantissime alternative in uno dei segmenti più ricchi di competizione per il mercato Italiano. Renault aggiorna così uno dei suoi best seller, auto che nel 2023 era al terzo posto nel segmento B-SUV.
RENAULT CAPTUR IN BREVE
Già vista nell'anteprima statica, trovate tutte le informazioni nel link qui sotto, la nuova Renault Captur è un SUV di segmento B da quasi 4,24 metri (4.239 mm) con un passo di 2,64 m. Non è un nuovo modello e la piattaforma non cambia: si tratta di un restyling che però rinnova l'estetica esterna e la dotazione, in particolare la parte dell'infotainment dove ora trova posto OpenR Link con la piattaforma Android Automotive 12, la fluidità tipica dei sistemi più moterni e uno schermo da 10,4", oltre alle funzioni "cross" di interazione tra navigazione e schermo della strumentazione se si sceglie quella digitale da 10,25" (di serie c'è quella più tradizionale con display da 7").
La gamma dei motori propone il turbo benzina TCe da 90 cv (tre cilindri da un litro, cambio manuale), il turbo GPL da 100 cv (tre cilindri da 1 litro, cambio manuale), il benzina automatico quattro cilindri da 160 cv (mild hybrid, 1.3 litri di cilindrata) e la versione Full Hybrid E-Tech da 145 cv che combina l'elettrico con un quattro cilindri da 1.6 litri.
PROVA SU STRADA CAPTUR E-TECH 145
Il sole di Madrid accoglie le versioni Full Hybrid di nuova Captur 2024. Si parte quindi dalla più costosa per prendere confidenza con la dinamica di guida di un'auto che, nel tempo e con le varie generazioni, ha affinato telaio, motori e risposta del gruppo sospensioni.
L'obiettivo di Renault, condiviso con la maggior parte dei suoi concorrenti, è quello di proseguire nella trasformazione dei crossover verso una dinamica di guida più simile alle auto "a ruota bassa". A livello di scheda tecnica questa trasformazione è in parte già avvenuta, perché oggi è difficile trovare crossover con la trazione integrale, e quasi nessuno ha in gamma una versione più specialistica per chi necessità di affrontare il fuoristrada leggero.
In questa fascia è il look che comanda: fascioni in plastica per resistere ai piccoli colpi e affrontare in tranquillità qualche buca e i marciapiedi, qualche riferimento stilistico al fuoristrada, ma in generale si tratta di auto che si trovano a proprio agio sull'asfalto.
Con Captur la ricetta è la stessa, con l'unica eccezione dell'Extended Grip, un optional che aggiunge due controlli elettronici di fino per le situazioni a scarsa aderenza: Snow e un evocativo "All Terrain" da non prendere alla lettera).
Fatte queste premesse, Captur non è mai stata l'auto per chi cerca le emozioni, piuttosto un B SUV votato a comfort e praticità. In questo riesce a gestire bene le asperità della strada e trova un compromesso tra assorbimento e rigidità, anche se il rollio resta qualcosa con cui fare i conti nei tornanti più dinamici.
Bene, invece, a livello di beccheggio, complice anche la parte di frenata rigenerativa della Full Hybrid che aiuta a ridurre solo ai casi d'emergenza le frenate più violente, e fa parte del lavoro già fin da quando si lascia l'acceleratore e ancor prima di toccare il freno.
Il 145 cv sa il fatto suo con batteria medio carica, e anche scalare le colline in una serie di curve molto interessanti da guidare non è un'impresa troppo difficile grazie ai 250 Nm di coppia combinata, a patto di mettere in Sport per liberare tutta la potenza e di accettare un ingresso maggiore del sound del quattro cilindri benzina aspirato, costretto a fare gli straordinari quando la batteria inizia a scaricarsi.
In città è tutta un'altra storia: il millesei sonnecchia risvegliandosi raramente e solo se affondiamo troppo sul gas. Per il resto è l'elettrico a gestire la maggior parte delle situazioni e, anche quando serve un aiutino per generare energia, il termico non diventa mai troppo fastidioso in questi contesti. Il primo contatto ha restituito una media di consumi di 4,5 litri ogni 100 chilometri, poco meno del dichiarato di 4,6 litri. Ovvio, con poca autostrada, ma è una piacevole sorpresa visto quanto è stato spremuto il powertrain nella parte guidata in modalità Sport tra le curve in collina.
QUANTO COSTA NUOVA RENAULT CAPTUR
Partiamo dalla versione in prova, quella con il 145 Full Hybrid. Captur Techno E-Tech è l'allestimento d'ingresso (per avere la Evolution bisogna andare su altri motori) e costa 30.150€.
La nuova gamma Captur 2024 pare dalla Evolution TCe 90 a benzina che costa 22.550€. L'alternativa è la Evolution TCe 100 a GPL da 23.350€.
Tutte le altre versioni partono dall'allestimento Techno, disponibile con il benzina mild hybrid da 160 cv con cambio EDC (automatico) che costa 27.350€ o con il full hybrid da 145 cv, anch'esso automatico e proposto da quei poco più di 30.000€. La più costosa è la E-Tech Full Hybrid 145 in allestimento Esprit Alpine: 32.450€.
La dotazione di serie per le versioni Evolution prevede clima manuale, proiettori a LED, cerchi in lega da 17", sensori di parcheggio posteriori, ADAS obbligatori e infotainment con schermo da 10,4". La strumentazione è da 7". Sulle versioni Techno si aggiungono, a quanto già citato per la Evolution, i cerchi da 18", il climatizzatore che diventa automatico, il supporto per la ricarica wireless degli smartphone compatibili con lo standard Qi e il riconoscimento automatico dei segnali stradali.
Infine la Esprit Alpine, livello top di gamma disponibile solo sulle versioni più potenti da 160 e 145 cv (rispettivamente Mild e Full Hybrid) è quello che ha il cambio automatico, cerchi da 19", strumentazione da 10" e cruise control adattivo.
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