Ricaricare le auto elettriche mentre si guida? La sfida delle strade a ricarica induttiva

7 months ago 139

La strada verso la mobilità elettrica si scontra con un grande ostacolo, per i detrattori della tecnologia insormontabile: la ricarica (sapete come funziona la ricarica alle colonnine?).

A nessuno piace trovarsi con lo smartwatch e il telefono scarichi, così come odiamo dover attendere che recuperino l'autonomia sufficiente a portarci a fine giornata, figuriamoci trovarsi con una vettura "a secco", con la prospettiva durante uno spostamento di dover aspettare anche 20 o 30 minuti per potersi rimettere in viaggio. 

Ecco perché si stanno cercando delle soluzioni che consentano di semplificare questa procedura, e Electreon ha una soluzione a portata di mano: la ricarica induttiva

Come per gli smartphone, la ricarica induttiva consente di caricare una batteria senza necessità di connessione via cavo, ma in modalità wireless sfruttando la legge di Farady, secondo la quale quando viene generata corrente elettrica quando un filo passa attraverso un campo magnetico.

In teoria, quindi, basterebbe montare un elettromagnete a terra e avere un filo arrotolato sul lato inferiore dell'auto, ma è più semplice a dirsi che a farsi.

Diverse aziende, tra cui Tesla, hanno sviluppato pad di ricarica in stile MagSafe su cui parcheggiare la propria auto, ma è anche possibile incorporare degli elettromagneti nel manto stradale in modo che mentre le auto ci passano sopra possano ricaricarsi.

Electreon porta avanti tutte e tre le idee: sia per la ricarica stazionaria, che per quella semi-dinamica (per esempio per veicoli che si muovono lentamente, come i taxi in coda mentre attendono di caricare i passeggeri), che per quella dinamica.

Quest'ultima si è concretizzata nel 2022 con un progetto italiano chiamato Arena del Futuro, una pista di prova di 1050 metri realizzata in collaborazione con Stellantis e A35 BreBeMi per testare il "trasferimento dinamico di energia in modalità wireless" con auto elettriche in movimento.

Ora l'azienda ha compiuto un passo ulteriore, portando il progetto negli Stati Uniti, il primo nel Paese, con un tratto di strada a Destroit, mentre in Francia ha appena vinto un bando per costruire un tratto di circa 2 km sull'autostrada A10 vicino a Parigi.

Ma è solo l'inizio. Nel Paese transalpino il piano è quello di costruire un sistema stradale elettrico (ERS) su quasi 5.000 km di strade entro il 2030 e quasi 10.000 km entro il 2035, con l'obiettivo di rendere completamente elettrico tutto il trasporto pesante, su autobus e camion. 

Qualcosa si sta muovendo anche in Svezia, dove Electreon guida il consorzio Smart Road Gotland, istituito nel 2019 e che prevede di costruire quasi 2.000 km di strade a ricarica induttiva entro il 2030. 

Per quanto non applicabile su tutta la rete autostradale, l'idea della ricarica induttiva sembra avere un futuro, almeno per il trasporto pesante. Electreon infatti dichiara che un camion con rimorchio da 40 tonnellate ha guidato per 1,6 km a 80 km/h, ricevendo 100 kW di energia dalla strada. 

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