Samsung Galaxy S22 Ultra vs iPhone 13 Pro: cosa può imparare Apple da Samsung

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Samsung Galaxy S22 Ultra vs iPhone 13 Pro: cosa pu imparare Apple da Samsung

06 Marzo 2022 7

Galaxy S22 Ultra è ormai disponibile da qualche giorno e abbiamo avuto modo di usarlo a lungo e mettere a confronto l'esperienza offerta dall'ultimo top di gamma Samsung con quella proposta da Apple e dai suoi iPhone 13 Pro e Pro Max.

Questo è il primo pezzo di una serie composta da due speciali, nei quali i top di gamma verranno messi a confronto in una maniera un po' diversa dal solito. Invece che concentrarci su aspetti tecnici, prestazioni e altri elementi facilmente misurabili dalla scheda tecnica, lo scopo è quello di portare alla luce alcune caratteristiche uniche di questi dispositivi, andando a scovare quegli elementi in cui un'azienda è riuscita a fare meglio dell'altra e dai quali potrebbe imparare per migliorare l'esperienza a 360° della sua proposizione.

Nessuno scontro fotografico, di benchmark o altri elementi scontati, ma una vera e propria sfida tra filosofie che potrebbe aiutarvi anche a capire quale prodotto - al netto della classica divisione Android/iOS - si avvicina di più a quello che cercate in uno smartphone. Come anticipato, oggi vedremo gli aspetti in cui è Samsung a convincere maggiormente, mentre nella prossima puntata sarà Apple ad avere la meglio.

In questo caso Galaxy S22 Ultra e iPhone 13 Pro/Max diventano i massimi esponenti di ciò che le due società desiderano esprimere nella loro visione di smartphone estremo. Su questi prodotti troviamo tutte le soluzioni software e hardware più avanzate per poter realizzare questa visione, motivo per cui sono stati scelti questi dispositivi, anche se molte delle cose discusse possono essere applicate anche ad altri iPhone (e anche iPad) e altri Galaxy. Andiamo quindi a vedere i principali punti che tretteremo.

GESTIONE DEI DISPLAY DI GRANDI DIMENSIONI

Partiamo subito dall'elemento che maggiormente incide sull'esperienza d'uso di questi ultra top di gamma: la gestione degli spazi. iOS è un sistema operativo nato per offrire una delle migliori esperienze ad una mano, solo che nel corso degli anni abbiamo assistito ad una forte divergenza tra le idee alla base dell'os e il corpo fisico degli iPhone, divenuto sempre più grande di generazione in generazione.

Sotto questo profilo Samsung ha sempre fatto meglio (ancor prima di Android in generale), andando ad ottimizzare l'utilizzo degli spazi offerti dai display sempre più ampi già con le prime versioni della One UI, la quale sposta verso il basso molti degli elementi dell'interfaccia per renderli facilmente raggiungibili anche ad una mano, ma non solo.


In questo senso Galaxy S22 Ultra rappresenta il terminale che meglio di chiunque altro - incluso il suo predecessore - riesce a dimostrare l'efficacia delle soluzioni adottate da Samsung; il suo display non è solo estremamente ampio in senso assoluto, ma è anche decisamente più largo rispetto a quello che solitamente troviamo in altri smartphone, anche della stessa linea, quindi potenzialmente molto più scomodo.

Ora non vogliamo dire che Samsung è riuscita a rendere comodo uno smartphone enorme come S22 Ultra - sia chiaro, le dimensioni possono risultare proibitive per molti -, ma quello che soddisfa è il modo in cui tutto lo spazio a disposizione viene messo a disposizione dell'utente. Se infatti un iPhone 13 Pro Max presenta un display sostanzialmente più ampio di un 13 Pro e di un 13 mini, l'area a disposizione per i contenuti non è poi così differente. Inoltre su iOS non esistono funzionalità in grado di trarre un reale vantaggio da questi schermi, riducendo il tutto al fatto stesso di vedere più grande lo stesso contenuto.

S22 Ultra, invece, pesca da tutte le caratteristiche della One UI e dal suo DNA da Galaxy Note per andare ad offrire un'ampia superficie in grado di diventare molto più malleabile tra le mani dell'utente, a partire dal supporto al multi windows - che continua ad essere un punto di riferimento per tutto il mondo Android (tra le coppie di app salvabili, la possibilità di visualizzare più elementi anche in un riquadro piccolo, ecc.) -, sino a tutte le funzioni legate alla S Pen che (al netto dei bordi curvi, ma ne parliamo dopo) risultano utili e in grado di diversificare S22 Ultra rispetto a qualsiasi altro dispositivo.

Nel complesso si ha quindi tra le mani un terminale che è in grado di sfruttare realmente tutti quei 6,8" proposti dal pannello e l'utente ha a disposizione una superficie di lavoro ottimizzata al millimetro, specialmente se sceglie di andare ad aggiustare ulteriormente tutti quei piccoli dettagli che permettono di rendere ancora più personale l'approccio allo smartphone. Ovviamente parliamo di tutti gli strumenti della suite Good Lock (di cui vi abbiamo parlato in passato) che permettono di recuperare ulteriore spazio nell'interfaccia durante l'utilizzo delle app in multi schermo o di ottimizzare le gesture di navigazione per aggiungere ulteriori funzioni che permettono di controllare efficacemente ad una mano anche un peso massimo come S22 Ultra.

Tra soluzioni stock e non (ma comunque legate all'esperienza software Samsung, visto che parliamo di app ufficiali), è chiaro che uno schermo di grosse dimensioni riesce a dare il meglio di sé solo in un contesto del genere.

LA SCELTA DI PUNTARE SULLO ZOOM

Sin da quando è cominciata la moda di integrare più di una fotocamera sul retro degli smartphone, in tanti hanno richiesto a gran voce che il proprio produttore di fiducia aggiungesse un'ottica ultra wide sul proprio top di gamma. Samsung e Apple si sono adeguate alla richiesta con tempi diversi e ora che tutti hanno un'ultra-grandangolare tra le mani è emerso che forse queste ottiche non sono esattamente rivoluzionarie come ci si aspettava.

Tra gli effetti della distorsione da compensare e la scarsa qualità generale degli scatti prodotti dall'ultra wide, spesso ci si trova nella situazione in cui una foto ultra grandangolare è comoda solo per la sua capacità di contenere più elementi del normale, ma in diverse occasioni non si tratta di scatti gradevoli da condividere. Al contrario, la tanto bistrattata fotocamera tele ha cominciato a ricevere sempre più riconoscimenti da quando la qualità di questo componente permette di sfruttare al meglio lo zoom, che ci dona una nuova prospettiva in tanti scenari.

Con Galaxy S22 Ultra, Samsung ha raffinato ulteriormente le capacità di zoom del suo top di gamma, andando a migliorare - principalmente lato software - la qualità di tutti gli scatti effettuati a livelli di ingrandimento che richiedono l'applicazione dello zoom digitale su ognuna delle varie ottiche. S22 Ultra diventa quindi uno smartphone che non delude affatto quando si scatta tra i 3x e i 30x, mentre a livelli successivi la perdita di dettagli comincia a diventare comunque problematica. Certo, gli scatti a 100x sono comunque più belli (diciamo meno brutti) rispetto a quelli di S21 Ultra, ma si tratta comunque di immagini largamente inutilizzabili.

In ogni caso, la versatilità in questo campo è nettamente superiore a quella offerta da Apple, la quale non ha ancora deciso di fare sul serio nel campo dello zoom. È vero che qualsiasi confronto tra S22 Ultra e gli iPhone 13 Pro che superi i 15x non ha proprio senso di essere imbastito (se manca la seconda ottica zoom c'è poco da confrontare), ma è altrettanto vero che esiste un merito da parte di Samsung per aver scelto di continuare a puntare su questo aspetto e aver dotato S22 Ultra di un'ottica tele 3x e una 10x.

Un buono zoom permette di ottenere una prospettiva completamente diversa della stessa scena, grazie anche alla profondità di campo molto più evidente negli scatti realizzati con queste ottiche. Oltre a ciò, si tratta anche di uno strumento utile in diverse situazioni; la più banale? Ad esempio, pensate a quando volete scattare una foto a qualcosa che si trova sul vostro tavolo e volete evitare che la vostra ombra o quella dello smartphone rovinino lo scatto. Lo zoom vi permette di non scendere a compromessi con la qualità e, allo stesso tempo, di posizionarvi in maniera più efficace per portare a casa il risultato.

La qualità delle foto zoom è migliorata rispetto al passato, ma non siamo ancora ai livelli della cam principale. Nonostante ciò, la prospettiva offerta è unica e permette di immortalare il soggetto con un livello accettabile di dettaglio per un utilizzo social o per ricordare semplicemente il momento

A ciò aggiungiamo il fatto che l’applicazione Expert RAW - disponibile ufficialmente già da ora su S22 Ultra - permette di utilizzare le cam tele in tutte le le condizioni di luce, bypassando l’automatismo che regola la loro attivazione nell’applicazione stock della fotocamera (possibile anche con la modalità Pro). Questo permette all’utente di avere maggior controllo sul loro utilizzo anche nel caso in cui ci sia poca luce, ovviamente a suo rischio e pericolo.

Naturalmente questo è solo uno su tantissimi casi in cui un buono zoom è sicuramente più utile della solita ultra wide. Per chi riesce a dare la giusta importanza a questo aspetto, la soluzione proposta da Samsung con S22 Ultra è sicuramente tra le più interessanti e ora aspettiamo che anche Apple faccia un passo in avanti con l'implementazione di un'ottica periscopica aggiuntiva.

LA QUALIT COSTRUTTIVA

Per molti potrebbe sembrare quasi una bestemmia andare a parlare di qualità costruttiva tra i punti in cui Apple potrebbe imparare qualcosa da un altro produttore, ed effettivamente la casa di Cupertino non ha nulla da invidiare a nessuno sotto questo profilo, o quasi. C'è infatti un piccolo dettaglio per il quale Samsung potrebbe aver trovato una risposta migliore a quella implementata da Apple sui suoi smartphone top di gamma, ovvero l'utilizzo di un frame in alluminio rinforzato che restituisce una sensazione al tatto davvero premium, come nessun altro Galaxy aveva fatto sino ad ora.

Come ben sappiamo, Apple ha raggiunto questo scopo attraverso l'utilizzo di una cornice in acciaio, la quale garantisce un livello di piacevolezza al tatto sino ad ora ineguagliato. Purtroppo questa soluzione ha lo svantaggio di essere particolarmente pesante, fatto che incide in maniera diretta sull'ergonomia di iPhone 13 Pro e Pro Max. Nel prossimo futuro pare che Apple punterà sul titanio per la sua fascia di top di gamma, un metallo con un peso specifico nettamente inferiore a quello dell'acciaio; staremo a vedere quale sarà il risultato.


Fatto sta che Samsung, nel frattempo, sembra aver trovato una soluzione alternativa in grado di conciliare leggerezza e piacevolezza nell'armor aluminum che compone il frame di Galaxy S22 Ultra, raggiungendo risultati eccelsi per quanto riguarda la qualità costruttiva. Nel complesso S22 Ultra è uno smartphone incredibilmente piacevole da maneggiare - al netto delle dimensioni - e si tratta del dispositivo Samsung meglio realizzato degli ultimi anni, senza alcuna ombra di dubbio.

L'INTEGRAZIONE CON LA PENNA

Questo aspetto non riguarda propriamente il confronto tra S22 Ultra e iPhone, quanto quello tra le due filosofie diverse che intercorrono tra Samsung e Apple. La casa sudcoreana ha infatti standardizzato le funzionalità della sua S Pen tra smartphone e tablet, mentre Apple continua a non rendere compatibili i suoi iPhone con una qualsiasi versione di Apple Pencil, che resta ancora riservata esclusivamente a tutti gli iPad.

L'integrazione della S Pen su S22 Ultra si riallaccia anche al primo punto di questo confronto, ovvero come Samsung riesca a sfruttare al meglio la presenza di un ampio display, ma non si limita solo a quello. La S Pen, infatti, smette di essere un semplice dispositivo di puntamento e diventa un vero e proprio accessorio dello smartphone, considerando anche tutte le capacità di cui si è arricchita dai tempi di Note 9 ad oggi.


In tanti potranno ritenere superflua l'integrazione di questo accessorio in uno smartphone della serie Galaxy S, ma quando un top di gamma viene fatto pagare ben oltre 1270 euro, è piacevole trovarsi tra le mani una serie di funzionalità che permettano di fare qualcosa di più con il proprio dispositivo, anche se non era stato pianificato originariamente. Ad esempio, in tanti troveranno un grande valore aggiunto nella capacità di S Pen di agire come controllo remoto per effettuare gli scatti fotografici, o la possibilità di creare GIF al volo e di intervenire in maniera più rapida sull'editing di una foto.

Ovviamente non citiamo le classiche funzioni di appunti e disegno proprie della S Pen; quelli sono già gli elementi che andava a ricercare chi puntava al Note e non ai Galaxy S, mentre tutte queste funzioni accessorie possono essere comode anche a chi non è un fan del pennino.

Da questo punto di vista Samsung ha fatto molto meglio di Apple, non tanto per la qualità dell'esperienza di scrittura, quanto per il non vergognarsi del suo accessorio e aver provato quindi ad inserirlo in più contesti possibili per renderlo utile anche a chi non disegna. Apple, invece, sembra quasi dover fare i conti con le parole di Jobs che nel 2007 sancirono la morte dei touch screen resistivi e dei pennini. Solo negli ultimi tempi la Apple Pencil ha cominciato a diventare più presente anche su iPad, ma siamo ancora lontani dal controllo completo del sistema operativo o dalla sua integrazione su iPhone.

Un difetto di Samsung in questo fronte? Non saper raccontare a sufficienza la sua stessa S Pen e tutte le caratteristiche che la rendono interessante anche per chi non è un fan della serie Note.

SAMSUNG DEX: LO SMARTPHONE SEMPRE PI VERSATILE

C’è poi un ultimo punto che gioca a vantaggio di Samsung da qualche generazione a questa parte è si tratta della suite DeX. Anche in questo caso il discorso è quello fatto per la S Pen, ovvero rientra nell’ottica di quelle funzioni accessorie che non sono fondamentali per l’utilizzo di tutti i giorni, ma che diventano un valore aggiunto non da poco quando si guarda alla completezza del pacchetto offerto da uno smartphone di questa fascia.

Galaxy S22 Ultra non tradisce le aspettative in questo senso e propone - come era lecito attendersi - la versione più completa e aggiornata della piattaforma desktop introdotta su S8. Lato funzionalità non assistiamo a stravolgimenti rispetto a quanto visto in passato, se non il fatto che la suite è ora accessibile dalla piattaforma hardware più recente e avanzata di Samsung.

DeX non sostituisce un PC, ma è uno strumento che può risultare particolarmente utile nel momento in cui si dispone di uno schermo esterno e si vuole spingere ulteriormente l’acceleratore sul tema della produttività, grazie ad un’interfaccia che permette di usare il proprio smartphone - e tutti i file e le app al suo interno - come un vero e proprio computer. Sotto questo aspetto Apple non fornisce alcuna alternativa su iPhone.

IN ATTESA DELLA PARTE 2

Questi sono i principali aspetti in cui, secondo noi, Samsung è riuscita a proporre qualcosa in più di Apple sotto diversi aspetti. Ovviamente non si tratta degli unici punti in cui la casa di Seoul ha fatto bene, ma di quelli che - al netto del divario tra iOS e Android - riescono a rappresentare meglio cosa distingua le due diverse filosofie alla base delle aziende. In attesa di dirvi quali sono gli aspetti in cui Apple riesce a fare meglio di Samsung, vi invitiamo a raccontarci la vostra esperienza nei commenti!

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(aggiornamento del 28 febbraio 2022, ore 09:48)


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