Non sembra particolarmente comodo a guardarlo adesso, ma nel 1999 SPH-WP10 era uno scorcio nel futuro: un telefono al polso! Samsung ripercorre la storia dei suoi indossabili con un'infografica che parte da 25 anni fa, facendoci rivivere momenti indimenticabili per arrivare ai giorni nostri con il nuovo Galaxy Ring.
Ripercorriamo questi anni, ma non prima di ricordarvi le nostre selezioni dei migliori smartwatch e smartband sul mercato.
Iniziamo appunto dal 1999 e da quel mitico SPH-WP10 dal sapore di Megaloman. Era il primo orologio commerciale con capacità telefoniche, dotato di schermo LCD monocromatico retroilluminato e pulsanti fisici per navigare tra i menu. Ah, e si poteva chiamare un contatto usando i comandi vocali, ma la disponibilità era limitata, così come nel 2000 con SPH-S100, un orologio con capacità telefoniche da 1.000 dollari molto meno ingombrante.
Nel 2003, la casa di Seul ci riprova con Watch Phone, un altro orologio con capacità telefoniche dotato di schermo a colori, finalmente ad ampia disponibilità commerciale ma con una durata della batteria di un'ora e mezza, se usato per chiamare.
Facciamo un salto di qualche anno, e Samsung sembra abbandonare (momentaneamente) l'idea di emulare Dick Tracy: dopo il primo auricolare Bluetooth dell'azienda vediamo i primi smartwatch che nel 2013 salutano l'arrivo del capostipite della serie Gear.
Sono gli anni più importanti per gli smartwatch dell'azienda, che riesce a trovare la quadratura del cerchio, si direbbe, passando dai primi Gear con schermo quadrato al Gear S2, che anticiperà una serie di soluzioni in uso ancora oggi, come lo schermo circolare, la corona rotante e il pagamento con NFC. Il retaggio di Dick Tracy è sempre forte, e infatti Gear S supporta la connettività 3G per parlare senza smartphone.
Arriva inoltre il primo Gear Fit, dotato di schermo curvo (allora diversi produttori puntavano molto sugli schermi curvi), poi seguito dal Gear Fit Pro e dal Gear Fit 2, mentre nel 2016 vengono lanciati i primi auricolari dell'azienda, i Gear IconX.
Nel 2018, cambia tutto: il nome Gear è abbandonato e gli orologi vengono chiamati Galaxy Watch.
Lo stesso avviene nel 2019 per la serie Fit, che abbandona lo schermo curvo, e per gli auricolari, che diventano Galaxy Buds. Sempre nel 2019 Samsung prova a lanciare la serie Active dei suoi Galaxy Watch, a cui però non darà grande seguito.
Arriviamo nel 2020, e se la serie Galaxy Watch è ormai matura, Samsung prova ancora qualche esperimento con gli auricolari con i curiosi Galaxy Buds Live, i primi dell'azienda di tipo aperto e dalla forma a "fagiolo".
La novità non è apprezzata dal mercato e Samsung, affinando sempre più il concetto Galaxy Watch e Galaxy Buds, rilancia dopo quattro anni con un Galaxy Fit 3 dallo schermo più grande, annunciato a febbraio 2024.
Come potete vedere, però la spinta innovativa sembra essersi un po' esaurita, ma ecco che arriva il Galaxy Ring, il capostipite di un nuovo tipo di indossabile. Quando arriverà, ma sopratutto quanto costerà?