Che Chrome sia avido di RAM è un meme vecchio di un decennio ormai, con il browser di Google che viene sempre accusato di essere la fonte di rallentamenti per tutto il PC, o di essere esso stesso lento. Ma se la colpa in realtà non fosse sua, bensì nostra?
Chrome è basato su Chromium, un browser web open-source che è alla base anche di Microsoft Edge, Opera, Brave e Vivaldi. Allora perché questi ultimi non sono così criticati quanto Chrome in merito alle prestazioni? Qualcuno potrebbe dire semplicemente perché Chrome è il più usato al mondo, e senz'altro c'è del vero, ma potrebbe anche esserci un'altra ragione.
Linus Sebastian, meglio noto al grande pubblico per il canale YouTube Linus Tech Tips, ha da poco pubblicato un video nel quale sostanzialmente trova un colpevole, e lo dimostra in modo abbastanza scientifico, misurandone l'impatto sul consumo di risorse del browser.
Parliamo delle estensioni.
Estensioni: la soluzione a, e la causa di
Il browser è già di per sé un programma estremamente complesso: è una chat, un lettore multimediale, un visualizzatore/editor di foto e tanto altro. Di fatto è la summa di tantissime app e servizi che magri hanno anche applicazioni dedicate. Pensate a Skype Web, WhatsApp Web, YouTube, Spotify e tanti altri servizi che magari avete aperto nel browser, aggiungeteci poi i siti su cui state navigando, che avranno le loro animazioni, effetti e magari contenuti multimediali, e capirete che già così è logico che sia un programma "esigente".
Se quindi gettiamo nel calderone anche le estensioni si potrebbe pensare che le cose non peggiorino più di tanto, invece non è così. In base ai test effettuati da Linus, l'estensione di LastPass ad esempio consuma non poca RAM, e così quella di Grammarly, con un impatto direttamente proporzionale al numero di schede aperte.
Gli adblocker sono una sorta di eccezione, perché di fatto alleggeriscono la pagina, e per quanto riguarda il mero consumo di memoria possono in effetti apportare dei benefici, ma proprio il loro continuo "ripulire" i siti web che visitiamo riduce invece le performance di rendering del browser. Allo stesso modo altre estensioni, ad esempio quelle che correggono il testo o che mirano a riempire campi di testo, possono avere impatti negativi sulle prestazioni in pagine piene di contenuti di questo tipo.
Per farla breve, con sole 5 estensioni (Honey, LastPass, Grammarly, Adblock e Ublock Origin), Linus ha misurato una riduzione di prestazioni prossima al 25% (vedi screenshot sopra), rispetto allo stesso browser senza queste estensioni. Un quarto in meno è un valore che non passa inosservato, soprattutto per chi faccia della navigazione il suo pane quotidiano.
È chiaro che l'esperienza sia variabile, in base al numero e tipo di estensioni installate, ma allo stesso tempo è chiaro che il loro impatto può non essere irrisorio.
Come controllo (e disinstallo) le estensioni?
A questo punto viene spontaneo chiedersi come tenere sotto controllo le estensioni e il loro consumo, e la risposta la dà Chrome stesso con il suo task manager.
Su Windows è possibile raggiungerlo premendo shift+esc con il browser aperto, in ogni caso lo trovate nel menu di Chrome (quello in alto a destra con i tre pallini), alla voce Altri strumenti.
Qui potete tenere sotto controllo il consumo di ogni scheda e di ogni estensione di Chrome. Potete anche terminare quelle che volete, premendo su Termina processo in basso a destra, ma questo le fermerà solo temporaneamente. Meglio allora andare sempre nel menu di Chrome, alla voce Gestisci estensioni, e rimuovere quelle più "energivore".
Non vogliamo scatenare una caccia alle streghe nei confronti delle estensioni: se un'estensione è utile, se rende la nostra navigazione migliore, allora deve rimanere dov'è. Ma se vedete che un'estensione è sempre attiva, anche quando non la state usando, oppure se curiosando nell'elenco di quelle installate vi accorgete che ce ne sono alcune che non usate mai, provate semplicemente a rimuoverle.
Lo dicevo anche poco tempo fa nel video sui consigli per gli acquisti sui notebook (se ve lo foste perso, lo trovate qui sotto): 8 GB di RAM possono essere sufficienti per la maggior parte degli utenti (soprattutto su Mac con Apple Silicon), ma poi sta proprio all'utente stesso fare la sua parte.
Del resto questa stessa pulizia che abbiamo appena suggerito di fare con le estensioni di Chrome la farete già con i tanti programmi installati sul vostro PC, no? Ogni tanto rimuovete quelli che non vi servono e che magari stanno lì a girare in background, vero? Spesso diamo insomma la colpa al software o all'hardware, quando anche noi qualche responsabilità la abbiamo; almeno finché non arriverà l'IA a fare tutto al posto nostro, ma questo è un altro discorso.