Sono passato a eSIM: gioie e dolori di non avere più una scheda fisica

4 months ago 242

Alla fine è toccato anche a me: sono passato a eSIM. Nonostante lavori nel settore della tecnologia da parecchi anni, finora non avevo mai sentito l'esigenza di fare a meno delle SIM fisiche, specialmente considerando che, fino a qualche tempo fa, alcuni operatori provavano a fare i furbetti applicando costi nascosti legati alle eSIM. Negli ultimi mesi, invece, la maggior parte dei gestori italiani stanno spingendo verso le eSIM, forse anche perché iPhone 16 potrebbe non avere più il carrellino per la SIM fisica anche in Italia (come già visto negli USA da due anni). 

E così, dopo l'ennesimo problema con Tiscali Mobile, che dopo essere stato in una zona con poca copertura non riusciva a riagganciare il segnale 4G neanche dopo parecchi minuti (al centro di Milano!), una sera sono tornato a casa così frustrato che, nonostante la tarda ora, ho preso il Mac e aperto la pagina Passa a TIM, per effettuare portabilità verso questo operatore (in casa mia prendono bene solo TIM e relativi operatori virtuali).

Dopo aver selezionato operatore di provenienza e offerta desiderata, mi si è parata davanti la scelta: voglio SIM fisica o eSIM? Non ci avevo pensato.

Scelta SIM fisica eSIM dal sito TIM

Vuoi SIM fisica o eSIM? Bella domanda, caro sito di TIM, non ci avevo pensato

Non volevo rinviare il cambio operatore al giorno dopo, quindi nonostante sia tarda sera, decido di informarmi. Per prima cosa controllo che TIM non faccia (più?) il giochetto che facevano molti operatori, che chiedevano di pagare nuovamente il costo di una SIM per ogni eventuale cambio di smartphone. Ok, per fortuna non succede e spostare la eSIM su un altro dispositivo è gratis.

Che il mio smartphone sia supportato ne sono sicuro (avendo un iPhone molto recente) e mi attira l'idea di poter avere immediatamente la connettività di TIM, per non rischiare di provare mai più la frustrazione che si prova quando vuoi prenotare una  Enjoy per tornare a casa ma Tiscali Mobile prende solo in 2G. Vedo anche che l'attivazione è istantanea grazie a SPID e decido quindi di procedere.

Il tutto procede molto rapidamente, con un'esperienza utente fluida e senza problemi. Francamente meglio del previsto. Arriva una mail di TIM che contiene il codice QR con i dati della eSIM e una spiegazione su come attivare la eSIM (c'è da registrarsi su MyTIM e seguire una breve procedura, poi l'attivazione via SPID).

Screenshot della mail di TIM con dati e indicazioni per l'attivazione della eSIM

Nel giro di mezz'ora massimo da quando ho messo piede in casa, avevo una nuova SIM virtuale attiva sul mio telefono, che affiancava la mia scheda fisica di Tiscali Mobile in attesa di pensionamento (e trasferimento del numero).

Non c'è stata l'attesa del corriere, la firma illeggibile al portone col postino che dovrebbe identificarti ma in realtà non gliene può fregar di meno (e giustamente) e neanche quel periodo di attesa in cui hai una nuova SIM che stai già pagando, ma che tieni nel cassetto finché non viene completata la portabilità perché non hai un secondo slot per la SIM.

Insomma, esperienza decisamente promossa.

Una mano regge una SIM fisica davanti un cestino

La mia vecchia SIM fisica, poco prima di finire nel cestino

Nel titolo ho parlato di gioia e dolori, ma finora ho parlato solo di aspetti positivi. Quindi nessuna controindicazione?

Francamente quasi nessuna, o per lo meno infinitamente meno di quanto avrei temuto. L'unica seccatura è stata nel momento in è stata effettivamente completata la portabilità e la vecchia SIM ha smesso di funzionare, ma sinceramente il "problema" sta più nel sistema di gestione della doppia SIM di iPhone, piuttosto che nella eSIM in sé. Una volta disattivata la scheda (che io avevo mantenuto come numero primario) ho avuto un momento di nevrosi quando dovevo fare una telefonata urgente ma l'iPhone non eseguiva la chiamata perché il numero principale, che avevo assegnato alle chiamate, non aveva campo (o meglio, non era più attivo, ma l'iPhone non lo sapeva).

E poi dovrò fare attenzione quando cambierò smartphone: a differenza di quanto fatto in passato, non basterà più sfilare la SIM da un telefono e metterla nell'altro, ma dovrò ricordarmi di eliminare il profilo eSIM prima di scannerizzare nuovamente il codice QR dal nuovo dispositivo.

Tutto qui.

Insomma: per me il passaggio a eSIM è ampiamente promosso e l'intero processo di attivazione e gestione è stato andato decisamente più liscio di quanto non avrei pensato. Con buona pace di quella piccola scheda di plastica che è finita nel cestino.

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