Spiati su WhatsApp senza saperlo: il lato oscuro degli spyware

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Negli ultimi anni, la sicurezza degli smartphone è diventata un argomento sempre più rilevante. Il nostro smartphone è uno strumento essenziale nella vita quotidiana: lo usiamo per comunicare, lavorare, gestire informazioni personali e persino per pagamenti digitali. Ma fino a che punto è sicuro? Possiamo essere spiati senza nemmeno accorgercene? Sono domande che sono tornate alla ribalta di recente con un caso che ha toccato anche l'Italia.

Smartphone e spionaggio: un problema reale

Il concetto di spionaggio attraverso lo smartphone non è nuovo. Da quando esistono i telefoni (anche prima degli smartphone), esistono anche i metodi per intercettare le comunicazioni e raccogliere dati sensibili. Tuttavia, l'evoluzione della tecnologia ha reso queste pratiche più sofisticate e pericolose.

Un recente caso ha scosso il mondo della sicurezza informatica: una vulnerabilità di WhatsApp ha permesso (probabilmente a dei governi) di spiare giornalisti e attivisti senza che questi facessero nulla di particolare per compromettere il proprio dispositivo.

Tra le vittime, il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, ha raccontato la sua esperienza: il suo smartphone è stato violato semplicemente ricevendo un messaggio su WhatsApp, senza dover cliccare link sospetti o installare app pericolose.

Come Funzionano gli Spyware?

Gli spyware sono software malevoli progettati per raccogliere informazioni senza il consenso dell'utente. Ne esistono di due principali categorie:

  1. Spyware Classici
    Questi malware esistono da anni e sfruttano l'errore umano: convincono le vittime a installare file dannosi attraverso email di phishing, messaggi ingannevoli o app contraffatte. Una volta installati, possono monitorare le attività dello smartphone, rubare password e dati sensibili.

  2. Spyware Avanzati
    Gli spyware più sofisticati, come Graphite, non necessitano alcuna interazione da parte dell'utente. Possono infettare il dispositivo tramite falle nei sistemi operativi o nelle app di messaggistica. Questi strumenti vengono spesso utilizzati da governi e gruppi organizzati per sorvegliare individui mirati.

Cosa può fare uno spyware?

Se uno spyware è installato su uno smartphone, può:

  • Intercettare chiamate e messaggi (inclusi quelli criptati su app come WhatsApp e Telegram)
  • Accedere alla fotocamera e al microfono per registrare conversazioni senza che l'utente se ne accorga
  • Raccogliere password e credenziali bancarie
  • Monitorare la posizione GPS in tempo reale
  • Scaricare file e contatti senza autorizzazione

In altre parole, un telefono infetto può diventare un vero e proprio dispositivo di sorveglianza per l'attaccante.

Non è detto che tutti gli spyware possano compiere tutte queste azioni contemporaneamente, ne esistono di varie versioni e che sfruttano falle di verse, che possono anche garantire "poteri" diversi con il proprio smartphone.

Come Proteggersi?

Anche se nessun sistema è infallibile, ci sono alcune misure fondamentali per ridurre il rischio di essere spiati:

1. Aggiornare il Sistema Operativo e le app

Le vulnerabilità vengono spesso corrette con aggiornamenti di sicurezza. Mantenere il software sempre aggiornato è una delle migliori difese contro gli attacchi informatici. Può aver anche senso puntare all'acquisto di dispositivi che garantiscano molti anni di aggiornamento.

2. Attenzione ai link e ai file sospetti

Non cliccare su link ricevuti via email, SMS o WhatsApp da fonti sconosciute. Anche i documenti allegati possono contenere malware. Anche installare app crackate è un rischio concreto. Magari è davvero una versione piratata di un'app ma questo non esclude che possa anche contenere un malware.

3. Limitare le autorizzazioni delle app

Molte app richiedono accessi non necessari a fotocamera, microfono e dati di localizzazione. Controllare le autorizzazioni nelle impostazioni del telefono e concedere solo quelle strettamente necessarie.

4. Usare l'autenticazione a due fattori

Attivare la verifica in due passaggi per gli account importanti, come WhatsApp, email e servizi bancari online.

7. Monitorare il consumo di batteria e dati

Se il telefono si scarica rapidamente o consuma molti dati anche senza utilizzo, potrebbe esserci un'app sospetta in esecuzione in background. L'importante è non prendere questo come unico indicatore, visto che un consumo eccessivo di batteria potrebbe dipendere anche da tanti altri fattori.

In sostanza essere spiati tramite lo smartphone è una possibilità concreta, ma con le giuste precauzioni si possono ridurre notevolmente i rischi. La sicurezza digitale è una responsabilità di tutti, e la consapevolezza è il primo passo per proteggersi.

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