Ora che la prima missione Artemis I si è conclusa con successo, come vi abbiamo riportato poche ore fa, si guarda al futuro e al prosieguo del programma. Qualcuno di voi ricorderà l'estremo ottimismo dell'era Trump, in cui si parlò di un ritorno dell'uomo addirittura nel 2024! Nel tempo il progetto si è ridimensionato e come ipotizzato sin dall'inizio, le tempistiche si sono distese arrivando a parlare di 2025 - 2026, che sono attualmente gli anni più realistici per arrivare al risultato. Eppure c'è un nuovo inguaribile ottimista, e non è Elon Musk, ma Bill Nelson....continuate nella lettura per capire meglio il perché.
Sappiamo che la NASA ha scelto come prima soluzione per ritornare sulla Luna con un equipaggio, la nave stellare attualmente in sviluppo da parte di SpaceX, Starship, nella versione modificata per essere un lander lunare e contraddistinta dalla sigla HLS.
M lasciamo per un attimo da parte la navicella di SpaceX, che non sarà coinvolta nella prossima missione per un motivo ben preciso: la prossima missione Artemis coinvolgerà un equipaggio che non scenderà sulla superficie lunare, ma riproporrà un viaggio simile a quello affrontato da Artemis I e dunque non coinvolgerà anche la soluzione lander di SpaceX.
Ma prima di procedere sarà necessario apportare altri cambiamenti alla capsula Orion e questi riguarderanno aspetti come i sistemi di controllo manuali, il sistema di supporto vitale e i display, che consentiranno all'equipaggio di monitorare e controllare il veicolo spaziale. Tuttavia, la navicella dell'equipaggio riutilizzerà diversi componenti della navicella atterrata solamente ieri, e tra questi le antenne, unità di controllo e ricevitori GPS.
Bill Nelson, l'amministratore della NASA, si è fatto prendere dall'euforia per il successo di Artemis I e si è addirittura sbilanciato nel dire che la NASA pianifica un viaggio con equipaggio per andare su Marte entro il 2030. Ecco le sue parole pronunciate in conferenza stampa ieri sera.
L'obiettivo di andare su Marte è stato annunciato per la prima volta dal presidente Obama. E all'epoca si pensava che sarebbe stato intorno al 2033. Ma è stato una dozzina di anni fa. E ora, un obiettivo più realistico è la fine del decennio del 2030. Ma molto di questo dipenderà dalle nuove tecnologie, dalla capacità di sostenere gli esseri umani per un lungo periodo di tempo fino in fondo. Parte di questo dipenderà dalla velocità con cui possiamo arrivare su Marte con un equipaggio. E, così, abbiamo finalmente sfondato con l'Ufficio di gestione e bilancio sulla propulsione termica nucleare e sulla ricerca sulla propulsione nucleare elettrica. Penso che sarà sostenuto dal Congresso. Nuove tecnologie per spingerci lì più velocemente. Ed è per questo che abbiamo fissato un obiettivo alla fine del decennio del 2030 per andare su Marte. E poi andiamo oltre.
Ma poi l'amministratore della NASA ha giustamente fatto un passo indietro per condividere dettagli sullo stato di sviluppo di Starship HLS, che inevitabilmente segnerà il destino delle future missioni lunari, che avverranno molto prima del tentativo di raggiungere Marte con astronauti a bordo.
Sono stato a Boca Chica. È uno spettacolo da vedere. Come stanno mettendo insieme quelle astronavi e poi il grande booster. E il loro piano è che faranno alcuni voli di prova lì. [...] Sai, stai sviluppando un nuovo veicolo, un nuovo razzo. Puoi aspettarti alcuni ritardi, ma finora mi è stato detto che sono nei tempi previsti. Il loro piano è di fare un atterraggio senza equipaggio nel 23, alla fine del 23, tra un anno! E poi fare l'atterraggio con equipaggio alla fine del 24. Quindi gli errori sono sempre possibili perché, è un sistema nuovo di zecca, ma sono stati piuttosto impressionanti in quello che hanno fatto con altri sistemi.
Dunque Bill Nelson rilancia e crede ancora che il 2024 sia un obiettivo possibile, ma sarà davvero così? Da un lato abbiamo la NASA e il lavoro da svolgere sulla capsula Orion, e dall'atro quello di SpaceX su Starship e Super Heavy, che per noi che osserviamo sembra essersi parzialmente arenato negli ultimi mesi, complici forse gli impegni a tutto campo di Elon Musk che con Twitter ha avuto il suo bel da fare in tempi recenti.
Allo stato attuale sappiamo che negli stabilimenti di SpaceX si lavora costantemente e proprio di recente il booster Super Heavy è ritornato nella sede in Texas dopo aver portato a termine alcuni test, iniziati già a marzo di quest'anno. Lo abbiamo visto entrare e uscire diverse volte dalla factory, ma in generale c'è la sensazione che gli sviluppi abbiano subito un rallentamento da quando a maggio dello scorso anno il prototipo SN15 di Starship è riuscito a completare una manovra d'atterraggio.
In effetti, al pari di quanto accaduto nelle ultime ore con Bill Nelson, i maggiori aggiornamenti nell'ultimo periodo sono arrivati dalla NASA stessa, che lo scorso 31 ottobre ha offerto una quantità sorprendente di dettagli sui piani a breve termine di SpaceX e ha persino riferito che il primo volo di prova orbitale di Starship sarebbe dovuto avvenire già nel dicembre 2022, ma era in attesa di diversi test cruciali. Eppure, a distanza di oltre 1 mese SpaceX sembra aver fatto modesti progressi.
In tutta onestà, Starship HLS molto difficilmente sarà pronta per un volo attorno alla Luna già nel 2023, e per una volta l'inguaribile ottimista non è più Elon Musk, ma Bill Nelson della NASA. Avrà ragione? Solo i fatti potranno confermarlo o dargli torto, ma non speriamoci troppo...