T-Mobile ha annunciato ufficialmente l’avvio della fase beta pubblica del suo nuovo servizio di connettività satellitare, T-Mobile Starlink, sviluppato in collaborazione con Starlink, la sussidiaria di SpaceX di Elon Musk. Il nuovo servizio sarà disponibile gratuitamente in USA fino a luglio 2025, anche per i clienti di altri operatori come AT&T e Verizon.
TECNOLOGIA E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO
T-Mobile Starlink si basa su una rete di oltre 450 satelliti con funzionalità Direct-to-Cell, che orbitano a circa 320 chilometri dalla superficie terrestre a una velocità superiore ai 27.000 km/h. Questi satelliti sono progettati per trasmettere segnali di rete mobile direttamente agli smartphone, senza la necessità di infrastrutture terrestri tradizionali come le torri cellulari. Attualmente, il servizio consente esclusivamente l’invio e la ricezione di messaggi di testo, inclusi SMS, RCS e iMessage.
Il supporto per le chiamate vocali, la trasmissione di dati mobili e l’invio di contenuti multimediali, come foto e video, è previsto per una fase successiva, con l’obiettivo di rendere disponibili queste funzionalità entro la fine del periodo beta. T-Mobile sta collaborando con sviluppatori di applicazioni per ottimizzare i servizi in base alla larghezza di banda limitata disponibile sulla rete satellitare.
COMPATIBILIT E ACCESSO AL SERVIZIO
Il servizio è compatibile con la maggior parte degli smartphone prodotti negli ultimi quattro anni, sia iOS che Android. Gli iPhone 14, 15 e 16 possono utilizzare la rete satellitare Starlink visualizzando l’icona “SAT” nella barra di stato quando connessi. L’opzione può essere disattivata manualmente tramite le impostazioni del telefono.
Apple, ricordiamo, offre già funzionalità di connettività satellitare tramite Globalstar, principalmente per comunicazioni di emergenza e servizi come Find My e assistenza stradale. La differenza principale con T-Mobile Starlink risiede nella possibilità di utilizzare la connettività satellitare anche per comunicazioni non di emergenza, con una copertura geografica più ampia grazie alla costellazione di satelliti di Starlink.
Per utilizzare il servizio, è necessario iscriversi alla fase beta, che offre un numero limitato di posti. Una volta approvati, gli utenti possono inviare e ricevere messaggi non appena il segnale cellulare tradizionale non è più disponibile. Non è necessario puntare il dispositivo verso il cielo, come avviene per altri servizi satellitari.
COSTI E DISPONIBILIT DOPO IL PERIODO BETA
Durante la fase beta, l’accesso a T-Mobile Starlink è gratuito per tutti gli utenti negli Stati Uniti, indipendentemente dall’operatore di telefonia mobile. Al termine di questo periodo, previsto per luglio 2025, il servizio sarà disponibile con le seguenti modalità:
- Clienti T-Mobile con piani Go5G Next: il servizio sarà incluso senza costi aggiuntivi.
- Clienti T-Mobile con altri piani: il servizio potrà essere aggiunto al costo di 15 dollari al mese per linea.
- Utenti di altri operatori (AT&T, Verizon, ecc.): sarà possibile accedere al servizio al costo di 20 dollari al mese per linea.
Per chi si iscrive alla beta entro la fine di febbraio 2025, è previsto uno sconto denominato Early Adopter, che ridurrà il costo a 10 dollari al mese a partire da luglio.
Un elemento rilevante dell’offerta è la possibilità di accedere al servizio anche per i clienti di operatori concorrenti. T-Mobile consente infatti agli utenti di AT&T, Verizon e altri operatori di iscriversi alla beta senza dover cambiare operatore. Questo è possibile grazie all’uso di eSIM, che possono essere configurate come connessione secondaria o attivate solo in assenza di segnale della rete principale.
PROSPETTIVE FUTURE E ALLEANZE INTERNAZIONALI
T-Mobile non è l’unico operatore a investire nella connettività satellitare. AT&T ha siglato un accordo con AST SpaceMobile per fornire servizi di banda larga dallo spazio, mentre Verizon collabora con Skylo per offrire funzionalità di messaggistica satellitare. In Europa, Vodafone sta conducendo test sempre con AST SpaceMobile.
T-Mobile e Starlink puntano a estendere la copertura satellitare a livello globale, invitando altri operatori a unirsi a un’alleanza internazionale per il roaming satellitare reciproco. Tra i partner già coinvolti figurano KDDI (Giappone), Telstra e Optus (Australia), One NZ (Nuova Zelanda), Salt (Svizzera), Entel (Cile e Perù), Rogers (Canada) e Kyivstar (Ucraina).
L’obiettivo è fornire una connettività affidabile anche nelle aree più remote del pianeta, riducendo le disuguaglianze nell’accesso alle reti mobili. Tuttavia, nonostante le ambizioni globali, il servizio si trova ancora in una fase sperimentale e dovrà affrontare diverse sfide tecniche e commerciali prima di raggiungere una copertura universale.