L'azienda cinese ByteDance ha annunciato una significativa modifica nella strategia di distribuzione di TikTok negli Stati Uniti, rendendo l'applicazione scaricabile direttamente dal proprio sito web per i dispositivi Android. Questa mossa arriva in risposta al recente divieto che ha portato alla rimozione dell'app dagli store ufficiali di Google e Apple.
La nuova modalità di distribuzione permette agli utenti statunitensi di scaricare sia la versione standard di TikTok sia TikTok Lite, quest'ultima ottimizzata per connessioni internet più lente. Il processo di installazione si è dimostrato rapido ed efficiente: gli utenti devono semplicemente scaricare il file APK dal sito ufficiale e procedere con l'installazione dopo aver autorizzato il processo.
Questa soluzione rappresenta un'importante alternativa per gli utenti Android, che dal mese scorso si trovavano nell'impossibilità di scaricare o aggiornare l'applicazione attraverso il Google Play Store. La procedura, nota come "sideloading", consente di installare applicazioni al di fuori degli store ufficiali, una pratica comune nel mondo Android ma non priva di potenziali rischi per la sicurezza quando il contenuto da scaricare non è conosciuto.
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ByteDance ha voluto rassicurare gli utenti sulla sicurezza dell'applicazione distribuita attraverso questo canale alternativo. Secondo quanto dichiarato nella pagina di supporto di TikTok, l'app mantiene gli stessi standard di sicurezza della versione precedentemente disponibile sugli store ufficiali. L'azienda sottolinea che il codice sorgente continua a essere sottoposto a verifiche da parte di Oracle e degli "Independent Security Inspectors", selezionati da ByteDance lo scorso anno in seguito alle accuse riguardanti il Project Texas, un'iniziativa volta a separare le operazioni statunitensi da quelle cinesi.
La situazione si presenta più complessa per gli utenti iPhone, dato che Apple non consente il sideloading negli Stati Uniti. Gli utenti iOS sono quindi costretti a utilizzare TikTok esclusivamente attraverso il browser web, in attesa di un possibile reintegro dell'app sull'App Store.
Tuttavia, le prospettive di un rapido ritorno sugli store ufficiali sembrano remote, considerando la cautela mostrata sia da Google sia da Apple nel sfidare il divieto, che potrebbe comportare sanzioni miliardarie nonostante l'ordine esecutivo del Presidente Trump che ne sospende l'applicazione.