Truth veramente un'app libera? Se non va colpa di Apple!
23 Febbraio 2022 5
E se Truth non fosse poi così vera come richiama il suo nome? Che esista non ci sono dubbi, considerato il suo debutto a inizio settimana. Il problema riguarda più che altro la sua sincerità: è nata come rifugio per tutti coloro che su Twitter - e in generale sui social - si sentono "imbavagliati", non liberi di dire la (loro) verità su qualsivoglia argomento, dal Covid all'attacco al Campidoglio. Eppure, dicono i primi utenti che si sono iscritti al social (o meglio, che sono riusciti a iscriversi, visti i blackout tecnici di questi primi giorni), tanta libertà di espressione pare non esserci.
500.000 TRUTHSAYER ANCORA IN ATTESA
Innanzitutto partiamo da un numero: 500.000. Sono i truthsayer (così vengono chiamati gli utenti del'app) in lista d'attesa che aspettano di vedersi sbloccato l'account per poter accedere alla piattaforma. Considerando il lancio avvenuto solo un paio di giorni fa - e solo su iOS - i numeri sembrano decisamente promettenti. Certo è che se l'app fosse stata in grado sin da subito di accogliere gli adepti, forse sarebbe stato meglio.
MODERAZIONE: TWITTER VS TRUTH
Non è poi vero, a quanto pare, che Truth adotta una politica di moderazione più... moderata rispetto a Twitter. Anzi. Per fare un esempio riportato da diverse testate americane, un utente è stato rifiutato dal social perché aveva scelto come username @DevineNunesCow, scimmiottando uno degli account Twitter che in passato erano stati utilizzati per fare satira sul repubblicano Devin Nunes che, casualmente, è anche CEO della società che gestisce l'app Truth Social.
C'è poi chi dice che Twitter, in confronto a Truth, sia un'app molto più libera. I termini e le condizioni della piattaforma di Trump sono infatti particolarmente stringenti: dire (ciò che Truth ritiene sia) il falso comporta la sospensione o il ban, così come la pubblicazione di contenuti diffamatori, ingannevoli, "calunniosi o discutibili". Twitter, su questo, ha maglie più larghe.
L'APP NON VA? COLPA DI APPLE
Intanto, su App Store, l'app ha un punteggio di 4,1 su 5. Non male, nonostante tutto, specie considerando che la gran parte degli utenti si lamenta del fatto che ancora non è riuscita a completare l'iscrizione. C'è anche chi accusa Apple di boicottare deliberatamente l'app, creando problemi tecnici ad hoc per farla collassare prima che entri a regime.