Forse non tutti i lettori lo sapranno, ma da sempre Google conserva una copia cache delle pagine web presenti nel suo indice (non per forza di tutte), che gli utenti possono richiamare tramite un apposito pulsante presente nei risultati di ricerca, anche se sarebbe più corretto dire "potevano", perché questa funzione è ormai agli sgoccioli. Per fortuna ci sono delle alternative, ma il metodo di Google era particolarmente rapido e pratico, visto che era... su Google!
Chiariamo che sono almeno un paio d'anni che l'azienda di Mountain View stava pensando al pensionamento di questa cache, perché già nel 2021 la funzione veniva descritta come "vecchia e non più sviluppata", e come confermato anche da un recente tweet, la pagina cache era stata pensata per quei tempi in cui internet non era così affidabile come oggi, e il caricamento di una pagina non era altrettanto scontato. Fatto sta che la copia cache di Google è un modo molto più veloce della waybackmachine, che in quanto a lentezza e farraginosità è decisamente un pezzo in avanti, per quanto quest'ultimo sia uno strumento molto più potente, che consente letteralmente di andare indietro nel tempo.
Per fortuna comunque è ancora possibile accedere alla cache di google semplicemente scrivendo cache: nella barra degli indirizzi, prima dell'url desiderato. Ad esempio, con cache:www.smartworld.it potrete vedere l'ultima copia disponibile del nostro sito. Attenzione però, perché anche questo metodo sarà deprecato "nel prossimo futuro" e non più disponibile. Del resto quando Google spedisce qualcuno al cimitero lo fa per bene!