Windows, ora è possibile accedere ai dati di un dispositivo Android da Esplora Risorse

3 weeks ago 71

Microsoft ha dato il via alla distribuzione dell'aggiornamento per Windows 10 e Windows 11 che rende possibile accedere ai file degli smartphone Android da Esplora Risorse tramite collegamento Wi-Fi. Di conseguenza è ora possibile interagire con i file del proprio telefono, a patto che sia dotato di sistema operativo Android 11 o superiore, senza bisogno di cavi USB e programmi come Collegamento a Windows.


Già disponibile nella versione di test da fine luglio per gli iscritti al programma Insider di Windows 11, la funzionalità in questione si basa sulla componente per la connettività ad alta velocità senza fili Cross-Device Experience Host.

Risulta quindi necessario aggiornare quest'ultima tramite Microsoft Store - oltre ad assicurarsi di avere l'ultima versione di Windows 10 e Windows 11 installata - per vedere finalmente il proprio smartphone Android comparire nella barra laterale di Esplora Risorse.

Se questo non dovesse succedere, è bene assicurarsi di aver abilitato il dispositivo dalle opzioni dedicate ai dispositivi mobile. Su Windows 10 si trovano nella home delle impostazioni mentre su Windows 11 è necessario seguire il percorso Impostazioni > Bluetooth e dispositivi > Dispositivi mobili. Nel caso in cui l'update non sia ancora disponibile, bisogna pazientare: lo sarà nel corso dei prossimi giorni.


Una volta completata la procedura diventa possibile utilizzare Esplora Risorse per rinominare i file direttamente sul telefono, per spostarli dal PC allo smartphone e per eliminarli. Ed è anche possibile cercare un file immagazzinato nel dispositivo Android utilizzando la funzione Cerca di Windows. I dati eliminati finiscono in un nuovo cestino che viene creato automaticamente sul telefono per poi essere rimossi definitivamente dopo 30 giorni.

Il tutto perfettamente funzionante, almeno stando a quanto riportato da Windows Latest che nel testare la funzionalità ha rilevato una velocità di trasferimento sul singolo file - in questo caso un'immagine ISO - di quasi 1.2 Gbps, sufficienti per spostare un video da 5 GB in poco più di 30 secondi.


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