X sta sviluppando una propria soluzione per videoconferenze

X, il social network precedentemente noto come Twitter, si prepara a fare il suo ingresso nel mondo delle videoconferenze. La nuova funzionalità, denominata X Conference, è attualmente in fase di test interno. La conferma arriva da Chris Park, dipendente di X, che ha recentemente condiviso alcuni dettagli sulla piattaforma.

Stando alle sue parole, X Conference si presenta come uno strumento di base per videoconferenze multi-utente, sulla scia di Zoom o Google Meet. Tra le funzionalità in sviluppo, Park ha menzionato la possibilità di fissare i relatori e un sistema di notifiche migliorato. Con un certo ottimismo, ha persino dichiarato che X Conference si propone già come una valida alternativa alle piattaforme di videoconferenza più affermate.

A gettare ulteriore luce sul progetto è intervenuto Nima Owji, noto ricercatore nel campo delle app, il quale ha rivelato che X Conference supporterà l'audio spaziale e includerà i sottotitoli integrati. Tuttavia, nonostante queste interessanti caratteristiche, rimane da capire quale sia il pubblico target di questa nuova funzionalità.

Va ricordato che la piattaforma offre già videochiamate uno-a-uno e trasmissioni pubbliche attraverso Spaces, tuttavia X ha dovuto affrontare problemi tecnici durante alcuni streaming di alto profilo, sollevando dubbi sulla stabilità di un servizio di videoconferenza più complesso. Quello in arrivo potrebbe essere la risposta? Lo scopriremo presto.

Nonostante le incertezze, questa mossa si allinea perfettamente con l'ambizione di X di diventare una piattaforma onnicomprensiva. Che X Conference abbia successo o meno, è evidente che l'azienda non teme di sperimentare e spingersi oltre i propri confini. Solo il tempo ci dirà se questa nuova avventura si rivelerà un trionfo o un azzardo, ma va ricordato che la crescita di utenti attivi al giorno su X è ormai praticamente stazionaria. Secondo le ultime statistiche viste dal Financial Times, il social di Elon Musk ha aggiunto solo circa 4 milioni di “DAU” (Daily Active Users, appunto) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, passando da 247 a 251 milioni circa.