In rete sta emergendo un profilo abbastanza preoccupante per la situazione che ha coinvolto i processori di Intel. Sembra infatti che i processori Intel di 13a e 14a Gen soffrano di crash irreversibili.
Nelle ultime ore infatti anche Intel ha commentato ufficialmente la vicenda, confermando che almeno due serie di modelli dei suoi più recenti processori potrebbero incorrere in problemi irreversibili dati dal loro utilizzo a potenze più spinte rispetto all'uso standard.
Cosa sta succedendo ai processori Intel, e quali modelli sono coinvolti
Quello che si è diffuso in rete negli ultimi giorni è un vero e proprio allarme. Questo riguarda da vicino i processori Intel di 13a e 14a Gen, e non solo i modelli i9. Si parla di crash irreversibili che potrebbero verificarsi quando i processori vengono usati a potenze alte. E per irreversibili si intende proprio che i processori in questione potrebbero danneggiarsi in maniera permanente.
Dunque, i processori Intel Raptor Lake soffrirebbero di un problema, molto probabilmente localizzato nel loro microcodice, che potrebbe sfociare in danni irreversibili.
Alcune testimonianze indicano che tali problemi potrebbero esplodere nel momento in cui i processori vengono usati in condizioni non standard, ovvero a potenze particolarmente elevate, risultato di pratiche come l'overclocking. Ma il voltaggio troppo alto potrebbe non essere l'unica ragione alla base del problema, come suggerito dalla stessa Intel.
L'azienda ha infatti lasciato intendere che i voltaggi troppo alti si troverebbero tra le cause principali, ma non uniche. Il community manager di Intel - Lex Hoyos - ha infatti riferito che alcuni report di instabilità sembrano poter essere ricondotti a un problema di ossidazione.
Secondo quanto emerso online, i modelli che potrebbero essere coinvolti nella problematica sono i processori desktop Intel Core di 13a e 14a generazione, con potenza di base di 65 W o superiore, incluse le varianti K/KF/KS e 65 W non K.
Come capire se il vostro processore Intel è a rischio
Uno degli aspetti più allarmanti della vicenda non consiste tanto nell'ipotetico danno, ma anche da come sta reagendo Intel.
L'azienda infatti sta fornendo delle contromisure poco decise. E in merito a come verificare se il proprio processore può essere a rischio, la vicenda è abbastanza fosca.
L'unica risposta di Intel a questo quesito consiste nel suggerimento a effettuare il test mostrato dallo youtuber Robeytech. Nel suo video infatti, che trovate qui sotto, viene mostrato come capire se il proprio processore Intel può essere interessato dal problema dei crash irreversibili. Si tratta sostanzialmente dell'installazione ricorsiva di un pacchetto di driver NVIDIA, e controllare che non vi siano errori.
Sembra infatti che tale operazione farebbe emergere eventuali problemi di crash irreversibili, se il processore in questione ne dovesse soffrire. La limitazione è che per condurre il test serve avere una GPU accoppiata al processore che si intende testare. E soprattutto che, se il crash dovesse materializzarsi, allora il danno sarebbe già irreversibile.
Cosa fare se il vostro processore Intel è danneggiato
Se siete invece già nella situazione in cui il vostro processore già risulti danneggiato, allora non vi resta che contattare Intel per ricevere supporto.
L'azienda, intervistata da The Verge, però non ha riferito quali prove dovranno essere fornite per ottenere la sostituzione in garanzia del prodotto. Così come non ha riferito se la garanzia sui processori potenzialmente coinvolti verrà estesa per coprire eventuali danni che si verificheranno in futuro, collegati alla stessa problematica.
Intel ha però riferito che, nel caso in cui una prima richiesta di sostituzione fosse stata respinta, di tornare a contattare il servizio clienti per trovare una soluzione. Intel non è stata più specifica di così.
Cosa sta facendo Intel per rimediare
Attualmente Intel ha riferito di essere ancora in fase di investigazione del problema. Oltre alle raccomandazioni fatte in merito ai contatti con il servizio clienti, l'azienda ha anche fornito qualche dettaglio su cosa sta facendo per risolvere definitivamente.
Si parla infatti di una patch che dovrebbe arrivare per metà agosto. Questa patch dovrebbe aggiornare il microcodice dei processori, in modo da scongiurare possibili problemi in futuro.
Peccato che la patch non avrebbe alcun effetto sui processori che già risultano danneggiati in maniera irreversibile.
Inoltre, Intel ha riferito che non ha intenzione di interrompere le vendite dei processori coinvolti nel problema, così come non ha in mente di effettuare alcun richiamo dei prodotti già venduti. Intel consiglia però di usare i suoi processori nelle condizioni standard, e di monitorare con attenzione gli aggiornamenti del BIOS, in modo che sia sempre tutto aggiornato alla versione più recente rilasciata da Intel.
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