Ieri Google ha rilasciato la seconda Beta di Android 15 QPR1 su tutti i dispositivi Pixel compatibili, quindi Pixel 6, Pixel 6 Pro, Pixel 6a, Pixel 7, Pixel 7 Pro, Pixel 7a, Pixel Tablet, Pixel Fold, Pixel 8, Pixel 8 Pro, Pixel 8a, Pixel 9, Pixel 9 Pro, Pixel 9 Pro XL e Pixel 9 Pro Fold. A differenza di quanto visto con la Beta 1, che era chiaramente più incentrata sull’infrastruttura, per così dire, qui ci sono diverse novità significative lato utente, soprattutto per quanto riguarda i tablet, che diventano sempre più simili ai Chromebook.
Come potete vedere nelle immagini qui sopra, Google sta infatti lavorando alla possibilità di ridurre le app in finestra, esattamente come avviene su Chrome OS (e in effetti su ogni sistema operativo desktop che si rispetti). Le finestre possono essere ridimensionate, naturalmente, e compare la barra di intestazione in alto con controlli per massimizzare, ridurre a icona, spostare - insomma, le operazioni classiche di un’applicazione in finestra.
Per default, spiega Google, le app vengono lanciate in modalità tradizionale, a schermo intero; la modalità “freeform” va attivata espressamente dalle impostazioni (per ora bisogna entrare nelle Opzioni sviluppatori), oppure tramite il trascinamento verso il basso del nuovo indicatore che appare nella parte alta dello schermo in un’app fullscreen (del tutto analogo a quella inferiore per il multitasking) oppure tramite una combinazione di tasti fisici se c’è una tastiera collegata (Cerca/Windows/Command + CTRL + freccia in basso).
I colleghi di 9to5google, che hanno avuto modo di fare qualche test preliminare, hanno alcune osservazioni:
- È possibile trascinare una scheda di Chrome “fuori” da una finestra e ciò crea un’altra finestra, esattamente come su desktop.
- Si può ridimensionare una finestra agendo su tutti e quattro gli angoli.
- Un doppio tap/click sulla barra di intestazione permette di ingrandire e rimpicciolire la finestra.
- Si può nascondere la taskbar in basso.
- Quando si torna alla modalità fullscreen predefinita, l’ambiente desktop risulta nella pagina multitasking come un’altra app. Un altro modo per tornare rapidamente alla modalità a finestre, insomma.
Sempre per i tablet, Google ha aggiunto la possibilità di inserire i widget nel lock screen, come vedete qui sopra. Non è la prima volta che la società lavora a questa idea, speriamo che questa sia la volta buona. A quanto pare i Pixel Tablet inseriscono in automatico qualche widget non appena si installa l’aggiornamento, molto probabilmente per rendere noto all’utente l’arrivo della novità. Chiaramente è possibile interagire con i widget senza autenticazione, ma per aprire l’app vera e propria sarà necessario inserire la propria password. Ci teniamo a sottolineare che anche questa novità è esclusiva dei tablet: gli smartphone erano esclusi. Chi c’era all’epoca ricorderà il precedente di Android 4.2 Jelly Bean, ma l’esperimento durò poco.
Per il resto, un po’ più telegraficamente, si segnalano:
- Nuova icona per il tasto di cambio lingua/tastiera (immagini 1 e 2, qui sotto)
- Possibilità di attivare la correzione colore dalle impostazioni, con tanto di slider dell’intensità (immagine 3)
- Gli indicatori che la registrazione e il casting dello schermo sono attivi sono più evidenti: dei “chip” sulla sinistra della barra di stato, come quello della chiamata. Sono di colore rosso acceso e quindi immediatamente identificabili; c’è anche un timer che indica da quanto tempo la registrazione/trasmissione sta andando avanti (immagini 4 e 5).
- Alcuni ritocchi grafici e cambiamenti all’organizzazione delle Impostazioni (immagine 6).