Adesso Google e in generale i produttori di telefoni Android sono piuttosto attenti a fornire un supporto software adeguato, ma una volta non era così, ed è per questo che il messaggio che alcuni utenti potrebbero ricevere a breve suona ironico (per non dire tragico).
A quanto pare infatti la GrandeG impedirà l'utilizzo di Android Auto sui telefoni che ancora montano Nougat come sistema operativo, ma, per aggiungere beffa al danno, lo farà con un messaggio in cui li si invita ad "aggiornare il telefono".
A scoprirlo, i ragazzi di 9to5Google, che hanno scovato nelle linee di codice di Android Auto v11 (attualmente in beta) alcuni riferimenti a questa novità.
Nel codice, identificato dalle stringhe di testo "phone_os_deprecation", si legge che gli utenti riceveranno sul telefono il messaggio:
Aggiorna Android
Per continuare a utilizzare Android Auto, aggiorna il tuo telefono all'ultima versione di Android
E lo stesso messaggio apparirà sullo schermo del veicolo, in quanto le stesse stringhe sono identificate dal codice "car_os_deprecation".
A quanto sembra, quindi, dopo l'aggiornamento ad Android Auto 11 gli utenti con Nougat non potranno più utilizzare l'interfaccia per veicoli e la versione di Android minima richiesta sarà Oreo.
Introdotto nel 2016 con i primi Pixel, a luglio 2023 Nougat aveva ancora una percentuale di utenti mondiale del 2,36% (1,78% Nougat 7.0 e 0,58% Nougat 7.1), il che si traduce comunque in circa 85 milioni di dispositivi (attualmente sono 3,6 miliardi i dispositivi Android al mondo).
A quanto pare Google ha deciso di tagliare Nougat da tutti i suoi servizi, perché il mese scorso avevamo appreso che anche Chrome (a partire dalla versione 120) e Calendar non avrebbero più supportato il sistema operativo.
Il che implica la necessità di acquistare un nuovo telefono o scavare nei forum di XDA alla ricerca di una ROM funzionante, perché checché ne dica Google, se si ha uno smartphone con Nougat nel 2023 è altamente improbabile che possa essere aggiornato a una versione più recente.
Ma non si sa mai.