Quel che è successo in Argentina potrebbe far giurisprudenza anche altrove: il caso è di per sé comune, perché riguarda l'ordine da parte di un tribunale di oscurare una IPTV pirata, ma la novità è che lo stesso tribunale ha ordinato a Google di trovare una soluzione per eliminare l'app da tutti i dispositivi Android su cui era stato installato l'APK tramite sideload da fonti non ufficiali.
La vicenda di Magis TV è dunque destinata a fare rumore anche al di fuori dei confini del Paese sud americano. L'ordinanza del giudice Esteban Rossignoli del Tribunale 4 di San Isidro ha imposto agli ISP locali di bloccare i 69 domini associati al servizio, così da impedire l'accesso alla piattaforma che trasmetteva contenuti multimediali violando la legge sulla proprietà intellettuale.
Nel corso delle perquisizioni effettuate presso alcuni punti vendita, le forze dell'ordine hanno sequestrato diversi set-top-box Android con l'app Magis TV preinstallata. Ma il tribunale argentino ha ritenuto che per sconfiggere la pirateria informatica non era sufficiente bloccare i domini e sequestrare i decoder: accogliendo la richiesta del procuratore Alejandro Musso, è stato deciso che le copie di Magis TV già installate dovevano essere eliminate.
RICHIESTO L'INTERVENTO DI GOOGLE
Per questo motivo a Google è stato richiesto di "adottare i mezzi tecnici necessari per disinstallare immediatamente dai sistemi Android [...] l'applicazione denominata Magis TV". Il procuratore Musso definisce questa misura come necessaria, riconoscendo che non è mai stata adottata in precedenza.
Ciò che è stato ottenuto è un ordine giudiziario senza precedenti - in fase di analisi da parte di Google - che consiste nel disinstallare tramite aggiornamento del sistema operativo Android l'applicazione su tutti i dispositivi che hanno un indirizzo IP in Argentina - Alejandro Musso
DECISIONE PRESA PER ESSERE COPIATA
La decisione è stata presa con la consapevolezza che tribunali di altri Paesi la potrebbero replicare. Eliminare l'app illegale senza limitarsi al sequestro di dispositivi (in Italia è recente il caso delle 12.000 console) ed al blocco dei domini "interrompe il ciclo della pirateria digitale", spiega sempre Musso. Sul fatto è intervenuto il presidente de LaLiga spagnola:
Questa sentenza delle autorità argentine [...] rappresenta un esempio mondiale nella lotta contro la pirateria e il furto di contenuti audiovisivi. [...] Google deve impedire l'uso di applicazioni illegali già installate sui dispositivi Android tramite il suoi meccanismi di sicurezza.
Ora la palla passa a Google che dovrà esprimersi sulla sentenza.