Dopo il lancio del nuovo iMac da 24 pollici, recentemente aggiornato con i chip M3, si sono rincorse diversi rumor riguardanti un possibile iMac da 27 pollici con Apple Silicon, ma a questo punto appare un miraggio sempre più lontano (sapete come aggiungere una stampante sul Mac?).
Secondo infatti The Verge, a domanda diretta la rappresentante delle pubbliche relazioni di Apple Starlayne Meza ha incoraggiato gli utenti per cui il desktop All-in-One attuale è troppo piccolo (e poco potente) di prendere in considerazione l'abbinata Studio Display e Mac Studio o Mac Mini (leggi anche: come fare il backup del Mac).
Oppure Apple dice che l'iMac da 24 pollici, con il suo schermo 4.5K, è la perfetta via di mezzo tra i vecchi modelli Intel, quello con schermo 4K da 21 pollici e quello 5K da 27 pollici.
Non una porta chiusa ma poco ci manca.
Fin qui tutto bene, ma ci sono due considerazioni da fare, una economica e una di prospettiva. Cominciamo dalla seconda, ovvero che direzione stanno prendendo i computer desktop All-in-One.
L'iMac è praticamente l'archetipo di questo tipo di dispositivi, che una volta attraevano professionisti, anche con esigenze particolari (qualcuno ricorda l'iMac Pro?).
Ora Apple ha cambiato strada. L'iMac è diventato un computer per la famiglia o da usare nelle casse dei negozi o dei centri di bellezza alla moda, mentre gli utenti con maggiori esigenze vengono indirizzati verso altri prodotti. Ne è la prova anche la scelta dei processori, che non contemplano le versioni Pro o Max, e questo, soprattutto lato GPU, è un grosso limite.
Senza considerare la scelta di porte. Il vecchio iMac da 27 pollici offriva un'ampia disponibilità, tra cui un indispensabile slot per schede SD, mentre l'attuale iMac presenta quattro porte USB-C (guardate la dotazione di porte sul Mac Studio: 2 USB-C + lettore di schede davanti, 4 porte USB-C, 2 USB-A, Ethernet, HDMI e jack audio dietro).
Insomma, non è certo la macchina per chi ha bisogno di lavorare, senza considerare i limiti dimensionali dello schermo.
E questo ci porta all'alternativa proposta da Apple, con le considerazioni economiche del caso. Quanto costava un iMac da 27 pollici e quanto costerebbe oggi una combo Mac desktop + Studio Display?
Poco prima della messa fuori produzione a inizio 2022, un iMac da 27 pollici con processore Intel Core i5 6-core di decima generazione a 3,1GHz, 8GB di RAM e SSD da 256GB costava 2.049 euro, che diventavano 2.649 euro per il modello con Intel Core i7 8-core di decima generazione a 3,8GHz, 8GB di RAM e SSD da 512 GB.
Aggiungeteci 230 euro per avere una RAM decente e altri 230 euro per passare dai miseri 256 GB a 512 GB del modello base. Comunque, prezzi tra 2000 e 3000 euro.
Adesso un Mac Mini base è veramente economico, 729 euro (da sito Apple, al netto di sconti su Amazon) per la versione con CPU 8‑core, GPU 10‑core, 8GB di RAM e SSD da 256GB, mentre per una macchina più performante si arriva sui 1.200 euro.
Lo Studio Display, che più o meno offre le stesse caratteristiche dello schermo dell'iMac da 27 pollici, parte da 1.799 euro.
In totale, si parte di listino da 2.500 euro e si arriva a 3.000 euro per una macchina decente, mentre chi opta per il Mac Studio (che parte da 32 GB di RAM) deve mettere in conto 2.449 euro per il modello base più lo schermo.
Insomma, appare chiaro che Apple abbia alzato sempre più l'asticella, andando a cercare di accontentare i professionisti che non avessero bisogno di passare al Mac Pro, ma perdendo sulla strada quegli utenti con necessità intermedie. Guardando questi prezzi viene però da fare una considerazione: se mai dovesse uscire, difficile pensare che un iMac da 27 pollici costerà meno di un'abbinata Mac Mini + Apple Studio Display, ed è ipotizzabile un prezzo di partenza paurosamente vicino ai 3.000 euro. Forse è meglio che resti un miraggio.