A valle delle corpose discussioni che si sono create dallo scorso anno in merito ai sistemi di fatturazioni di Apple e Google, i quali prevedono delle commissioni ai danni degli sviluppatori per gli incassi generati da tutte le app presenti sui loro rispettivi store, proprio da BigG arriva una decisione importante quanto significativa.
Google ha appena annunciato che aprirà alla fatturazione di terze parti sul Play Store. Questa decisione è di fondamentale rilevanza per tutti gli sviluppatori che collaborano con il Play Store per promuovere le loro app. Google ha comunicato che ha iniziato a esplorare la possibilità di implementare sistemi di fatturazione di terze parti su un ristretto numero di sviluppatori, per capire le esigenze degli utenti e la fattibilità su più larga scala.
La novità permetterà agli sviluppatori di offrire un sistema di fatturazione aggiuntivo oltre a quello del Play Store durante gli acquisti in-app. Questo permetterà chiaramente di non sottostare alle commissioni sugli incassi imposte dalla policy di Google.
Google ha comunicato che avvierà il progetto in collaborazione con Spotify, un attore molto centrale nel settore dello streaming multimediale su tutte le piattaforme, comprese Android e iOS, e che pertanto è esperto in pagamenti in-app.
La scelta di Google ha un significato anche politico, che la stessa Google ha sottolineato riferendo che un progetto simile è il primo nel suo genere su piattaforma mobile, desktop e console. Staremo a vedere come evolverà.