Google ha recentemente aggiornato il suo modello Gemini 1.5 Pro, potenziando le funzionalità della piattaforma AI Gemini Advanced con miglioramenti alla qualità dei dati e alle prestazioni complessive. Anche se il changelog non fornisce dettagli specifici, l’aggiornamento sembra mirato a rendere Gemini ancora più preciso ed efficiente nelle risposte.
Il precedente aggiornamento di ottobre aveva già portato risultati notevoli, migliorando le capacità del modello in ambiti come la matematica, la visione artificiale e la codifica, offrendo risposte più accurate a richieste complesse.
Gemini 1.5 Pro era stato presentato come una versione migliorata del LLM, ora in grado di gestire con facilità anche testi estremamente lunghi: in questo modo, è possibile dare in pasto all'AI anche interi documenti, ottenendo analisi approfondite. Da allora, Google ha lavorato per affinare ulteriormente il modello, con un aggiornamento intermedio ad agosto e ora con quest'ultima versione, che promette di rendere l’esperienza ancora più fluida. Una delle novità recenti, seppur minore, riguarda anche la dicitura del prompt. In passato usando la versione Pro, l'interfaccia mostrava il testo "Chiedi a Gemini Advanced", ora è stato semplificato in "Chiedi a Gemini".
IL FUTURO DELL'AI DI GOOGLE
Nel frattempo, Google continua a lavorare alla sua intelligenza artificiale. Tra le novità più attese dagli utenti - e già annunciate da Google - troviamo, ad esempio, la nuova modalità planner: il nuovo strumento è progettato per aiutare gli utenti a pianificare eventi o progetti complessi, come le vacanze. Il planner è stato presentato diversi mesi fa, a maggio, ma non è ancora stato implementato e Google non ha ancora confermato una possibile data di lancio.
Gemini sta diventando una presenza sempre più integrata all’interno dell’ecosistema Google, con connessioni che abbracciano molte delle app e dei servizi offerti dal colosso tecnologico. Questo sviluppo conferma la visione di Google per il futuro dell’AI generativa, dove l’intelligenza artificiale diventa uno strumento centrale, capace di rispondere a ricerche in modo naturale e conversazionale. Inutile dire che la nuova AI di Google ricoprirà un ruolo sempre più centrale anche nell'esperienza d'uso dei device Android.